Pippo Baudo, l’intervista inedita a Heather Parisi: “Mi preoccupa l’idea di sparire”

Heather Parisi svela un'intervista inedita a Pippo Baudo che ha il sapore di un testamento e racconta in modo straordinario il conduttore.

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Valentina Vanzini

Content Editor e Lifestyle Specialist

Cacciatrice di storie, esperta di lifestyle e curiosa per natura. Scrivo con e per le donne. Autrice del bestseller Mia suocera è un mostro.

Una chiacchierata intima e toccante, fra due amici seduti su un divano, a piedi scalzi: è l’intervista pubblicata da Heather Parisi per ricordare Pippo Baudo, scomparso il 16 agosto 2025 dopo una lunga malattia.

La promessa di Heather Parisi a Pippo Baudo

La showgirl americana ha postato il video su Youtube, annunciando l’uscita dell’intervista fatta a Pippo Baudo sui social. Un modo per omaggiare il grande conduttore e per ricordare quella chiacchierata fatta nel lontano 2008. “Diciassette anni fa, nella quiete di casa, mi hai regalato un’intervista che custodisco nel cuore – ha spiegato Heather Parisi -. Vorrei mi facessi un regalo”, mi dicesti con quel sorriso coinvolgente. “Quale?” chiesi curiosa. E tu, con la voce calda di chi sa parlare all’anima: “Tienila per un giorno lontano lontano”.

“Quelle parole Pippo – ha aggiunto Heather Parisi – sono diventate una promessa. La mia promessa a te. Oggi, mentre il mondo ti saluta, io sento solo un arrivederci. Perché qualcosa di così luminoso non può svanire: ritornerà, in un abbraccio, in una risata, in un sipario che si riapre. Ciao, Pippo”, aggiunge Heather Parisi sottolineando in un post scriptum che “l’intervista è inedita ed è stata girata nel 2008. Un Pippo a 360 gradi mai visto e la trovate su YouTube”.

Le parole di Pippo Baudo nell’intervista fatta da Heather Parisi

Heather ha rispettato quella promessa, svelando al mondo l’intervista a Baudo a pochi giorni dalla sua scomparsa. Nel video i due scherzano e ridono come due vecchi amici, parlando non solo di televisione, ma anche di temi importanti come la morte.

“Sarò molto egoista, ma mi preoccupa l’idea di non esserci più, di sparire – spiega Baudo -, di non lasciare un segno di non diventare un fiore, una palma”. ”Se tornassi cosa ti piacerebbe essere?”, gli chiede la Parisi. E lui risponde: “Una farfalla, quelle belle colorate”. Tante le riflessioni nell’intervista, legate sopratutto alla televisione.

“Se mi piace la tv di oggi? No – racconta Baudo. La televisione devo vederla perché la faccio e devo vedere quello che fanno gli altri, ma tutto quello che vedo non mi interessa, non mi soddisfa. La trovo vecchia, stantia, volgare. C’è un protagonismo di gente che non è capace di fare nulla. Oggi, se scorri la televisione, ti annoi moltissimo”.

“Se non avessi fatto il presentatore? Mi piacerebbe fare il direttore d’orchestra – rivela -. Non per un atto di potere, perché il Maestro è un conduttore che domina con la bacchetta da 80 a 150 persone, ma mi piace per l’armonia che deve trovare. Deve leggere contemporaneamente gli spartiti di tutti, e dare il via a ogni strumento ma non contemporaneamente: nella musica classica il tempo te lo inventi, il direttore decide il suo tempo, in modo personale. È una magia. Tornerei bambino per dirigere un’orchestra”.

E parlando ancora di sogni aggiunge: “Mi piacerebbe fare il telegiornale. Ma non come lo fanno adesso. Mi piacerebbe pigliare i giornali e raccontare le notizie, non con la lettura secca. Invitando la gente a meditare su quello che succede. Non possiamo andare avanti con questi mezzibusti, i quali a un certo punto se non parte un servizio chiamano la regia perché non sanno andare avanti”.

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