I Måneskin si esibiranno al Coachella 2022: non li ferma più nessuno

I Måneskin sono stati scelti tra i Big della musica che si esibiranno al "Coachella 2022", uno dei festival internazionali più iconici del mondo

Pubblicato: 13 Gennaio 2022 19:39

Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Sono “fuori di testa” e ci piacciono un mondo proprio per questo motivo. Anzi, ormai possiamo dire che i Måneskin abbiano l’intero mondo ai loro piedi: sono seguitissimi, ascoltatissimi, copiatissimi e i festival internazionali più importanti li vogliono sul palco. Sembrano passati secoli dalla loro partecipazione al Festival di Sanremo e adesso la band romana – dopo tante esperienze al fianco dei Big della musica – si prepara a calcare le scene del Coachella 2022 in California.

I Måneskin al Coachella 2022 tra i Big della musica

I Måneskin iniziano il 2022 alla grande con l’annuncio della loro partecipazione al Coachella 2002, uno dei festival più iconici e importanti di tutto il mondo. Il 17 e il 14 aprile li attende una doppia esibizione sul prestigioso palcoscenico californiano, al fianco di grandi artisti del panorama internazionale. Nomi del calibro di Harry Styles, Billie Eilish, Ye (sì proprio lui, Kanye West, storico ex di Kim Kardashian) e Swedish House Mafia, che impazzano tra i giovanissimi (e non solo).

Una line up d’eccellenza, che avrà un valore aggiunto grazie alla presenza della band romana, pronta a portare sul palco i brani dell’album dei record Teatro d’Ira – Vol. I. Per i Måneskin è solo l’ennesimo tassello di una carriera appena agli inizi ma già costellata di grandi successi, che si aggiunge ad altri importanti festival come il Rock in Rio, il Rock Am Ring, il Reading & Leeds Festival e il Lollapalooza.

Un successo dopo l’altro per la band romana

Damiano David, Victoria De Angelis, Ethan Torchio e Thomas Raggi sono attualmente tra gli artisti più ascoltati e premiati del mondo. Li ricordiamo ancora, acerbi ma già promettenti, sul palco di X-Factor quando non vinsero ma dimostrarono al pubblico italiano il loro valore. E la conferma l’abbiamo avuta con la loro vittoria al Festival di Sanremo 2021, quando hanno mandato il Teatro Ariston letteralmente in visibilio con quella Zitti e Buoni che ancora oggi cantiamo a squarciagola.

In quel preciso momento è iniziata l’ascesa di un fenomeno musicale senza precedenti: la vittoria all’Eurovision Song Contest li ha consacrati come una delle band più acclamate non solo in Italia, ma anche in terra straniera. Perfino negli USA, patria del rock di cui sono diventati a tutti gli effetti ambasciatori e in cui sono ascoltatissimi.

Sei dischi di diamante, 133 di platino e 34 d’oro a livello globale, quasi 4 miliardi di streaming su tutte le piattaforme digitali (Spotify in primis). Un bel bottino, non c’è che dire. Se poi a questi aggiungiamo tutti gli altri riconoscimenti internazionali – dal premio Best Rock agli EMA alla doppia nomination ai BRIT Awards, fino alla Top 10 del 2021 stilata dalla BBC – il successo dei Måneskin fa proprio venire i brividi (di piacere, s’intende).

Damiano e i Måneskin, nuove icone del rock

Come da tradizione, a un grande successo fanno da contraltare le critiche. Ricordiamo ancora con un sorriso (forse i Måneskin un po’ meno) le accuse rivoltegli in occasione dell’Eurovision, per non parlare di chi ha accusato la band di essere una sorta di “specchietto per le allodole” per chi, in fondo, di musica d’intende poco.

Damiano e i Måneskin finora hanno saputo dribblare gli ostacoli con gran classe e con quel pizzico di sfacciataggine (che non guasta mai), tipica della loro età, che ce li fa amare ancora di più. In fondo cosa c’è di male se quattro giovani ragazzi riescono a realizzare il più grande sogno della loro vita?

Da Mammamia I wanna be your slave, dalla rielaborazione di Beggin’ all’iconica Zitti e Buoni, non potremmo che essere più orgogliosi dei Måneskin. E ci auguriamo che il Coachella 2022 sia solo un’altra tappa di una lunga (anzi lunghissima) carriera.

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