Giulio Berruti si racconta senza filtri su Instagram, svelando di aver subito in passato degli episodi di bullismo. L’attore, star al cinema e in tv, oggi è una star sia in Italia che all’estero, con migliaia di follower e schiere di fan adoranti. Ma la sua vita non è stata sempre così, sui social Giulio ha svelato di aver vissuto un periodo complicato durante l’adolescenza a causa dei bulli.
Una storia raccontata per dare coraggio a chi non ne ha e per infondere speranza. “Ero un ragazzo a tratti introverso, curioso ma un po’ insicuro – ha spiegato su Instagram -. Ero anche molto magro e non troppo alto. Così qualcuno se ne approfittava. A 14 anni, un gruppo di ragazzi decise di gettare me ed il mio motorino dentro un cassonetto dell’immondizia davanti ad un locale molto frequentato solo per il gusto di umiliarmi. C’era anche una ragazza che all’epoca mi piaceva tantissimo, vide la scena e si mise a ridere con le sue amiche voltandomi le spalle. Fu un esperienza atroce per me, ma l’adolescenza è spietata si sa e purtroppo quello fu soltanto uno di mille episodi simili”.
Giulio ha ricordato quegli anni difficili, svelando di aver trovato la sua strada, dopo gli episodi di bullismo, grazie alle arti marziali. Attore e modello, Berruti è un artista molto apprezzato e ha vissuto un’intensa storia d’amore con Anna Safroncik, mentre di recente era stato avvistato in compagnia di Maria Elena Boschi. L’attore ha spiegato che tempo dopo ha incontrato nuovamente quei ragazzi che erano stati dei bulli nei suoi confronti e che oggi non riescono nemmeno a sostenere il suo sguardo.
“Poi gli anni passano, la vita cambia cosi come le amicizie, e conosco le arti marziali – ha svelato -. A 19 anni di colpo pesavo 104 chili per 1.92 di altezza. Non si avvicinava più nessuno, così come oggi. Capita che a volte, però, incontri ancora alcune di quelle persone, e quando succede, sento spesso il loro imbarazzo, la loro difficoltà nel sostenere il mio sguardo. Mi arrivano sì e no ai capezzoli e pesano la metà di me”.
“Ma non è questo il punto – ha aggiunto Berruti -. Il loro imbarazzo è dato da ciò che con il silenzio, la fatica e l’impegno, sono riuscito a costruire per me stesso mentre alcuni di loro ancora no. E non c’è rivincita migliore dei fatti, perché i traguardi, anche se piccoli, pesano come macigni a questa età. Perciò concentratevi su voi stessi, non su cosa pensano gli altri di voi”.