Taylor Swift sta vivendo appieno la sua Golden Era. La cantante, dopo la pioggia di premi e riconoscimenti ottenuti grazie alla sua voce e al suo talento musicale, sta continuando il suo The Eras Tour: un’incredibile serie di concerti che la porteranno a cantare in tutto il mondo. Molto discussa la sua presenza a Singapore, che pare aver siglato un accordo per avere l’esclusiva sul tour della cantante nel sud-est asiatico, provocando così polemiche interne al territorio.
Taylor Swift, le polemiche per i concerti a Singapore
The Eras Tour è sicuramente uno degli eventi più acclamati e attesi del 2024: un concerto che permette all’iconica Taylor Swift, persona dell’anno per il Time e detentrice di record per tutti i premi ricevuti nell’ultimo anno, di portare la sua musica in live in giro per il mondo. La tappa della prima parte di marzo è Singapore: una serie di concerti iniziati il 2 marzo che hanno richiamato un incredibile numero di persone provenienti da tutto il sud-est asiatico.
Il motivo? Singapore è l’unica tappa di Taylor Swift e del suo show all’interno del territorio. Pare infatti che la cantante abbia firmato un accordo con il governo di Singapore che esclude tutti gli altri paesi dell’area dalla possibilità di ospitare lei e la sua musica.
La notizia è poi stata confermata dal primo ministro Lee Hsien Loong. Una mossa che, chiaramente, ha fatto storcere il naso ai paesi membri dell’ASEAN, l’Associazione delle Nazioni del sud-est asiatico, che hanno fatto dell’esclusiva di Singapore un caso politico: un divieto del genere, secondo i paesi, è infatti visto come un ostacolo allo sviluppo delle proprie economie interne considerando quando Taylor Swift sia influente in questo momento. Ospitarla sarebbe potuta essere un’opportunità di crescita economica non indifferente, se si pensa al tema del turismo musicale. Una critica piuttosto condivisibile se si considera che, come riportato dalla CNN, Taylor Swift suonerà sei serate da tutto esaurito davanti a 300.000 fan a Singapore, dove il 70% degli spettatori arriva dall’estero e spende fino a 370 milioni di dollari nella città-stato, secondo le stime di un economista di Maybank.
La risposta di Singapore alle critiche
I termini dell’accordo economico stipulato con Taylor Swift non sono ancora chiari: in un primo momento il primo ministro della Thailandia Srettha Thavisin aveva raccontato che gli era stato riferito che la cifra fosse vicina ai 3 milioni di dollari. Una notizia non confermata da Singapore, che ha però dichiarato che questa stima “non è accurata e non è così alta come ipotizzato.” In ogni caso, le opposizioni sono convinte che il compenso non sia stato divulgato per paura che l’opinione pubblica potesse considerarlo eccessivo.
Durante una conferenza stampa il primo ministro Lee Hsien Loong ha voluto rispondere alle critiche e placare il fastidio dei “vicini di casa” sottolineando che, non deve considerarsi una mossa ostile nei confronti degli altri paesi: “Le [nostre] agenzie hanno negoziato un accordo con lei per venire a Singapore e esibirsi e per fare di Singapore la sua unica tappa nel sud-est asiatico. Le sono stati forniti alcuni incentivi ed è stato raggiunto un accordo. Si è rivelato un accordo di grande successo. Non lo considero ostile”. Ha poi aggiunto: “Se non avessimo preso un accordo del genere, sarebbe venuta in più posti nel sud-est asiatico? Forse sì forse no?”