Interessante intervista concessa da Fabio Fazio al Corriere della Sera. Confronto con Aldo Cazzullo, che ha portato il conduttore ad affrontare svariati temi, strettamente connessi al mondo televisivo e non solo. Sguardo rivolto, ovviamente, anche al suo nuovo percorso professionale, distante dalla Rai, lasciata con un notevole strascico di polemiche.
Che tempo che fa riparte
Il 15 ottobre riparte Che tempo che fa, stavolta su Discovery, sul NOVE. Fabio Fazio ha detto addio alla Rai dopo 40 anni di carriera nella TV pubblica. Il suo passo indietro non è stata una libera scelta. Ha paragonato quanto accaduto a un padrone di casa che ti annuncia di non avere alcuna intenzione di rinnovarti l’affitto: “O dormi per strada, o vai a cercare un’altra casa. Non me ne sono andato di nascosto. Ho avuto un’offerta importante ed entusiasmante per ricominciare. Mi cercavano già da sei anni”.
Fazio è poi sceso nei dettagli, svelando esattamente come siano andate le cose tra lui e l’amministrazione Rai. È stato convocato a marzo dall’Ad, spiegando come non sarebbe rimasto in carica e, dunque, non poteva rinnovare il suo contratto.
La trattativa con Discovery ha avuto inizio in quel periodo, con i giornali che ben sapevano cosa stesse accadendo. Ci tiene a sottolineare di non essere andato via di nascosto: “Nessuno si è fatto vivo e così ho capito che la storia con la Rai finiva lì”. La differenza di trattamento è stata evidente, rispetto a quest’ultima fase in Rai. Sentirsi voluti è bello, ha spiegato.
Ora è tempo di una nuova avventura, che spera poter avviare alla grande, facendo segnare numeri importanti in termini di share. Si inizia il 15 ottobre alle ore 19.30, ritrovando gli amici di sempre come Nino Frassica. Non può mancare, poi, Luciana Littizzetto, con la quale si va ben oltre il rapporto professionale. Sono ormai di famiglia, l’uno per l’altra. Nella prima puntata ci sarà un ospite speciale: Patrick Zaki. Ecco il grande annuncio, anche se non è da escludere una meravigliosa sorpresa, come l’ha definita Fazio.
Frecciatine al governo
Non potevano mancare però dei commenti su Giorgia Meloni e Matteo Salvini. In generale un giudizio sull’operato del governo in ambito Rai: “Si ha l’impressione che si sia abdicato all’idea di ciò che è sempre stato considerato pubblico. Ora è trasformato in governativo”.
Aldo Cazzullo ricorda il “Belli ciao” di Salvini che, dice Fazio, ha firmato l’uscita dalla Rai. Ci ha tenuto però a sottolineare di non essere interno al PD, o comunque così ammanicato come alcuni pensano e professano. Probabilmente sarebbe ancora in Rai, se stessero così le cose. Chiedere aiuti in tal caso, dice, avrebbe segnato la fine del suo lavoro.
Ora si sente voluto e apprezzato, pronto per un palcoscenico differente. Non vive però in una bolla e ha osservato come tutti l’operato del governo di Giorgia Meloni in quest’ultimo anno. Al di là di quello che è strettamente il discorso Rai e l’influenza politica dell’esecutivo, ecco il suo pensiero: “Ha fatto ciò che pensavo facesse. Non potendo fare molto, dedica la sua attenzione a battaglie identitarie. Nessuna delle quali mi sembra accettabile”.