Interviste che tengono incollato lo sguardo e l’ascolto al televisore. Domande puntuali, a volte pungenti, (quasi) mai inopportune. Francesca Fagnani, vera “belva” della serata del martedì targato Rai, torna sul secondo canale, in prima serata, con una nuova puntata di Belve, andata in onda ieri sera, 26 novembre. Un palcoscenico atteso, che, nel suo minimalismo riesce a mettere in luce aspetti privati e reconditi dell’ospite prescelto. Solo due sgabelli su un’infida pedana (più volte menzionata dai vip in studio con ilarità) con un maxi schermo alle spalle di intervistatrice e intervistato o intervistata. Il resto? Tutto frutto della ricerca e della bravura della giornalista: Fagnani è in grado di mettere a proprio agio, ma sa sempre come destabilizzare e scavare per arrivare al succo delle questioni: lo avevamo già visto con gli ospiti dell’esordio della stagione. Nella seconda puntata sullo sgabello si sono seduti Gianmarco Tamberi, Carmen Di Pietro e Valeria Golino.
Gianmarco Tamberi, un volto inedito (e inaspettato). Voto 9
Per motivi personali, quello dell’atletica è un mondo che ho a lungo seguito, negli stadi, nei palazzetti, in televisione. Gianmarco Tamberi, come è noto ed evidente, non è una persona che passa inosservata. Sulla pedana mette carattere, tanto, troppo a detta di molti. Mette in mostra quello che sembra essere un ego esorbitante e ingombrante, nel bene e nel male. Quando vince è una festa, sa commuovere e far gioire. Soprattutto, sa unire tutti e tutte sotto l’egida di uno sport, il salto in alto, senza l’appeal naturale di altre discipline (penso ai 200 metri o quelli di squadra, più coinvolgenti). Eppure ricordo che quando dalla pista arancione, preparandosi per la rincorsa per saltare quella “maledetta” asticella a improbabili altezze, tutta la platea concentrava lo sguardo su di lui, magnetico ed energetico. “Nel momento della gara ho dentro una carica di adrenalina che fa paura – esordisce durante l’intervista, prendendo di petto la spettacolarizzazione che spesso gli viene criticata – tutto quello che faccio, lo faccio per caricarmi, poi il pubblico vede solo quello e ti giudica su quello, ma dietro c’è già anche altro, io sono anche altro”.
Questo era quello che mi aspettavo di vedere nel salotto di Francesca Fagnani. Un Gianmarco Tamberi esplosivo, come in campo, un po’ sopra le righe, un po’ “troppo”. E invece sono rimasta positivamente delusa. L’atleta si è presentato con un volto inedito davanti alla giornalista.
Niente esagerazioni, niente schermi davanti alle proprie gioie o davanti ai propri dolori. Un ragazzo dolce, dotato di una profondità che spesso guardando i media non trapela, nascosta dalle aspettative riposte nel 32enne, che tanti incredibili risultati ci e si è “regalato”. Tra virgolette, sì, perché di regalato non c’è nulla. Gianmarco parla, a ragione, di una vita di privazioni e di regole strettissime arrivando ad ammettere di aver lasciato, a 17 anni, lo sport che più amava, il basket, in favore del salto in alto. E Ammette: “Mi piace tuttora di più il basket. Se non avessi lasciato il basket forse avrei potuto fare quello che amo. A me non piace il salto in alto ancora oggi, se avessi scelto il basket avrei vinto meno ma forse sarei stato più felice”.
A convincerlo a dedicarsi al salto in alto fu il padre, ex saltatore. Con lui “un rapporto difficile sia nell’infanzia che nell’adolescenza” e ancora adesso minato “da troppe cose successe”. Un argomento sul quale Gianmarco rivela grande maturità televisiva: non si espone e si chiede a voce alta “quanto può dire”, un modo anche per difendere un rapporto agli sgoccioli. Di tutt’altro tenore il discorso sull’amore. “Ora parliamo di Chiara (ndr Chiara Bontempi, moglie del saltatore)”, ha esordito Fagnani, “Finalmente, ho nominato Chiara 15 volte”: una relazione lunga, solida, felice, tenuta al sicuro dai gossip. Niente appigli per i graffi della giornalista. Voto 9.
Carmen Di Pietro dolcemente svagata. Voto 5
Un’intervista “dolcemente complicata” quella con Carmen Di Pietro, in cui lei all’inizio viene definita (nelle famose definizioni rinvenute da Francesca Fagnani), e rivendica di essere, frivola. “Mi piace essere così in tutte le situazioni, prendere le cose con leggerezza, non mi piacciono le cose pesanti”. Si può dire che Di Pietro mantiene la promessa, in un’intervista in cui spesso non si capisce con l’intervistatrice, risponde un po’ come vuole lei, ma, sicuramente, diverte. Un personaggio televisivo nato, ma che fatica a uscire dal personaggio, che emerge solo quando questo viene messo in difficoltà da alcune pungenti domande di Fagnani. Bello il velo di tensione che la Di Pietro mostra parlando del suo passato e degli esordi. A partire dalla replica piccata alla giornalista che cita l’esordio con film “al limite del porno”. “Se lo dice lei”.
Carmen Di Pietro si ribella anche alla vicinanza che le viene data alla televisione trash: “Trash è spazzatura, non mi sento così. Il mio talento? Non so ballare, non so cantare, sono brava a inciuciare. Non posso dire di avere un talento particolare, forse per le poesie. Mi sono divertita”. Sicuramente la Di Pietro da’ risposte inaspettate: “Della popolarità mi piace il fatto che fai le fotografie anche a prima mattina. Mi piace essere popolare. Non mi sento una morta di fama, se dovesse mancare non mi strapperei i capelli”, ha continuato rispondendo ai diversi commenti comparsi sul suo conto sui vari quotidiani. “Sono convinta di quello che faccio. Io non fingo, non sono un personaggio“, ha poi sottolineato. Difficile a dirsi, quello che è certo è che si lascia prendere in giro da Fagnani, ma non troppo, ci tiene a tenere il suo punto sulla sua vita, della cui veridicità è convinta al 100%.
Carmen ha poi offerto uno sguardo inedito sul suo passato: “Mungevo le capre, ho fatto la contadina fino a 14 anni. Ho avuto un’infanzia felice grazie all’amore dei miei genitori”. Quando andò via da casa a 18 anni non aveva soldi: “Mi facevo la doccia sui treni. Io volevo evadere, volevo dimostrare ai miei genitori che potevo dargli qualcosa“. Sui film erotici che ha fatto negli anni ’80: “Non rinnego niente. Mi diverto in tutto ciò che faccio. Lì avevo 20 anni, mi è piaciuto fare tutto”. Insomma, personaggio oppure no, Carmen Di Pietro diverte, ma non approfondisce. Voto 5.
Valeria Golino tenebrosa. Voto 7
Bellissima, oscura, tenebrosa, con occhi che riescono a scavarti l’anima e una voce che gratta la bocca dello stomaco degli spettatori. Valeria Golino si presenta così. Viene un po’ il dubbio (e lo solleva giustamente anche lei a inizio dell’incontro con Fagnani) che le interviste agli attori siano le più “infide”. Questi per formazione sanno mentire, e lo sanno fare molto bene. L’effetto, e mi perdonerà il paragone, è una vicinanza di postura all’intervista, andata in onda la settimana precedente, di Riccardo Scamarcio. Entrambi hanno saputo “farsi strada” attraverso il fuoco incrociato delle domande di Francesca Fagnani. Golino, certamente ci mette più cuore, si imbarazza, ride di gusto, tornando subito seria. Una postura che lei stessa definisce malinconica, ma efficace.
“Pensavo che fosse l’uomo della mia vita“, proprio così parla di Riccardo Scamarcio. L’attrice confessa che la fine del loro rapporto le ha provocato un grande dolore: “Con Riccardo – spiega – mi ero sentita al posto giusto, a casa”. La Fagnani le ha poi ricordato le parole rilasciate dal 45enne nella sua ospitata a Belve, ovvero “con Golino non finisce mai il vero amore”. Valeria ha replicato, pungente: “È un attore molto bravo“. Poi ha aggiunto: “È una cosa bella da dire, lo ringrazio”.
La Golino poi ha replicato alla conduttrice: “Non ho avuto tanti uomini perché ho avuto lunghe storie d’amore. Vengo attratta spesso da quei tipi che mi fanno sentire in pericolo, che mi vengono a salvare”. “Innamorata? Si, sono innamorata”, ha concluso Golino riferendosi all’attuale compagno, l’avvocato Fabio Palombi.
Senza remore parla delle proprie sofferenze, dell’infanzia difficile, colpita da alcuni pesanti problemi di salute, dei dolori legati ai rapporti, della difficoltà nell’affrontare gli anni che passano e la bellezza che cambia. “Non sono più bella come prima“, dice, facendoci impallidire (se non è bella lei chi lo è?), ma, a parte gli scherzi, pronuncia sicuramente una frase che fa luce su tanto di lei e del suo modo di vedersi. Più difficile per l’attrice aprirsi sulle gioie. Arrossisce quando viene definita sex symbol, si rifugia nelle proprie spalle. Allo stesso tempo riconosce i propri successi. Riconosce con onestà di aver perso dei ruoli perché chiaramente meno adatta, ma con altrettanta onestà rivendica la propria bravura in altre situazioni. Insomma, uno sguardo lucido su se stessa, sul proprio passato e sul proprio futuro, così è Valeria Golino. Voto 7.