Pediculosi: cos’è e come intervenire in caso di pidocchi

La pediculosi è un'infestazione causata dai pidocchi, piccoli insetti parassiti che vivono sui capelli o sui vestiti umani, provocando prurito intenso e irritazione della pelle

Pubblicato: 12 Aprile 2024 12:02

Carlotta Dell'Anna Misurale

Medico

Laureata in Medicina, appassionata di neurologia. Vanta esperienze in ricerca, con focus sui misteri del cervello e l'avanzamento scientifico.

La pediculosi è un’infestazione piuttosto comune causata da pidocchi, ectoparassiti di dimensioni ridotte, il cui colore varia dal bianco al grigio. Questi organismi si insediano tra i capelli e i peli corporei dell’essere umano, alimentandosi del suo sangue.

Pediculosi: come riconoscere l’infestazione

I pidocchi adulti hanno dimensioni che oscillano tra 1 e 3 mm e si distinguono per le loro zampe dotate di uncini, che consentono loro di attaccarsi con facilità e muoversi rapidamente tra i capelli. All’interno di questo habitat, i pidocchi si riproducono prolificamente: le femmine depongono uova, chiamate lendini, che sono piccole (circa 1 mm), leggermente allungate e di colore bianco, attaccandosi saldamente ai capelli o ai peli. Queste uova si schiudono approssimativamente in una settimana e, nel giro di un mese, i pidocchi possono deporre tra 80 e 300 uova. L’infestazione si manifesta con sintomi come irritazione cutanea, prurito e rossore, che possono degenerare in condizioni più gravi quali dermatite o impetigine.

Tipi di pidocchio

Esistono tre specie principali di pidocchio che affliggono l’essere umano:

Pediculosi: soggetti a rischio

I più colpiti dall’infestazione di pidocchi, soprattutto dal pidocchio della testa, sono i bambini in età compresa tra 3 e 11 anni. Questi trasmettono facilmente la pediculosi alle loro famiglie, in quanto la trasmissione avviene per contatto diretto con persone già infestate oppure attraverso lo scambio di indumenti o effetti personali, come cuscini, cappelli, sciarpe o pettini. A contrarre la pediculosi sono più soggette le bambine, a causa – in genere – dei loro capelli lunghi e folti.

I pidocchi del corpo, invece, solitamente infestano individui che vivono in condizioni affollate e con scarsa igiene. I pidocchi del corpo vivono su indumenti e biancheria da letto che sono a contatto con la pelle, non direttamente sulle persone e si diffonde attraverso la condivisione di tali indumenti contaminati. A differenza dei pidocchi della testa, i pidocchi del corpo a volte trasmettono malattie epidemiche gravi, come tifo esantematico, febbre ricorrente e febbre delle trincee.

Pediculosi: terapia

Di fronte a un’infestazione di pidocchi confermata, diventa imprescindibile l’uso di trattamenti insetticidi specifici, reperibili in farmacia sotto forma di shampoo, lozioni, spray o polveri, progettati per eliminare questi parassiti dal cuoio capelluto. Durante il trattamento è opportuno utilizzare un pettine a denti stretti per rimuovere facilmente pidocchi e lendini.

Generalmente, è necessario applicare il trattamento insetticida più volte, con una seconda applicazione dopo circa una settimana dalla prima, allo scopo di intercettare qualsiasi nuovo pidocchio nato da uova non distrutte inizialmente. Nel caso di infestazione del pube, è richiesta la rasatura completa della zona e l’uso attento degli stessi prodotti insetticidi indicati per il cuoio capelluto, considerata la delicatezza dell’area. Per quanto riguarda i pidocchi del corpo, sebbene siano meno comuni, il trattamento prevede un’accurata igiene personale con acqua e prodotti insetticidi dedicati, oltre al lavaggio dei tessuti in acqua molto calda.

Pediculosi: prevenzione

Si possono distinguere due tipologie di prevenzione nell’ambito della pediculosi: prevenzione collettiva e prevenzione individuale.

Una componente chiave nella prevenzione della pediculosi è l’implementazione di protocolli di prevenzione collettiva, specialmente nelle scuole e nelle comunità. È fondamentale l’informazione e la formazione su come riconoscere rapidamente i segni di un’infestazione e su come reagire in modo efficace. Le istituzioni educative dovrebbero organizzare controlli periodici e fornire ai genitori linee guida chiare sulla gestione e sulla prevenzione della pediculosi. L’istituzione di politiche che promuovano la segnalazione tempestiva di casi di pediculosi e la condivisione responsabile di informazioni può ridurre significativamente la diffusione dei pidocchi.

Oltre alle pratiche igieniche personali e alla pulizia della propria casa, la prevenzione individuale include anche il mantenimento di una certa distanza nel contatto fisico quotidiano, per limitare le opportunità di trasmissione. L’uso di prodotti preventivi, come spray o lozioni repellenti specifici per pidocchi, può essere un ulteriore strato di protezione, specialmente in momenti di focolai noti. Inoltre, l’ispezione regolare dei capelli dei membri della famiglia e l’adozione di misure rapide e appropriate alla prima scoperta di lendini o pidocchi possono impedire l’escalation dell’infestazione e la sua diffusione all’interno del nucleo familiare o della comunità più ampia.

Fonti bibliografiche:

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