Indigestione: sintomi, cause e rimedi

L'indigestione è un disturbo dell’apparato gastrointestinale che può avere diverse intensità. Ecco quali sono i sintomi e i rimedi più efficaci.

Federico Beretta

Medico chirurgo

Medico Chirurgo abilitato, da anni collabora con diversi magazine online e si occupa di divulgazione medico/scientifica.

La parola indigestione è un termine generico che si utilizza per indicare una serie di disturbi di varia natura che colpiscono l’apparato digerente. Spesso viene indicata anche con il termine dispepsia e le sue cause possono essere molto diverse: dai pasti abbondanti, all’assunzione di farmaci, fino alle patologie dell’apparato digerente e allo stress.

L’indigestione può essere un problema che si presenta in maniera occasionale, oppure può essere cronica e manifestarsi con una certa regolarità per settimane o mesi. Inoltre, può essere organica oppure funzionale, ossia scatenata da cause non specifiche.

Tale disturbo può provocare dolore, fastidio e malessere generalizzato, con sintomi che possono essere transitori o cronici. Un episodio di indigestione può non destare particolari preoccupazioni, ma se la problematica persiste è necessario consultare un medico per compiere indagini più approfondite.

Analizziamo meglio i motivi che portano all’insorgere della dispepsia, i sintomi e i possibili rimedi.

Quali sono le cause dell’indigestione

Le cause dell’indigestione possono essere molteplici e si dividono principalmente in due gruppi: le cause organiche e le cause funzionali, ovvero prive di riscontri diagnosticabili tramite esami e visite specialistiche.

Le principali cause di dispepsia organica sono legate a patologie del tratto digestivo, tra le quali si possono trovare:

Tra le cause di dispepsia funzionale, invece, rientrano tutte quelle situazioni in cui non è possibile riscontrare una causa organica del disturbo e si propende per attribuire l’indigestione a diverse cause, quali:

Tra i fattori di rischio capaci di predisporre alla dispepsia ci sono la presenza di ulcere gastriche e di reflusso gastroesofageo, nonché lo stato di gravidanza. Infatti, la dispepsia può essere frequente nel corso della gestazione, soprattutto dopo la 20° settimana, quando il corpo della donna subisce cambiamenti ormonali e fisici che favoriscono l’insorgenza di tale disturbo (si tratta comunque di un fenomeno transitorio e non pericoloso)

Quali sono i sintomi dell’indigestione?

Generalmente i sintomi della dispepsia si manifestano un paio d’ore dopo il pasto e riguardano la parte alta dell’addome. Uno stomaco interessato da cattiva digestione tende a segnalare il suo malessere attraverso sintomi comuni e riconoscibili.

Tra i meno gravi ci sono:

Se l’indigestione è grave, i sintomi elencati qui sopra possono essere più marcati ed essere accompagnati da altri, che sono:

Quando consultare il medico?

Se è vero che la dispepsia, di solito, è un fenomeno passeggero che non deve destare eccessiva preoccupazione, è anche vero che chiedere un consulto medico è utile in tutti quei casi in cui il dolore è intenso, il disturbo perdura per più giorni senza miglioramento e, ai sintomi sopra elencati, si aggiungono astenia, perdita di appetito e dimagrimento eccessivo. Tra i segnali che devono indurre il soggetto ad eseguire una visita urgente dal proprio medico curante o in Pronto Soccorso c’è la presenza di tracce di sangue nel vomito o nelle feci.

Se i sintomi, inoltre, tendono a comparire con frequenza regolare o si prolungano settimane, è opportuno chiedere un parere al medico di fiducia, che potrà raccogliere dati utili alla diagnosi, consigliare l’eventuale esecuzione di esami diagnostici approfonditi e fornire una terapia adeguata.

Diagnosi della dispepsia

In casi di indigestione lo specialista a cui rivolgersi è il gastroenterologo che può raccogliere informazioni utili dal paziente, eseguendo un’anamnesi completa. Da analizzare sono le abitudini alimentari, la professione svolta, lo stile di vita e tutti i parametri che possono influire sulla funzionalità dell’apparato digerente.

Inoltre, il medico può raccogliere dati utili circa l’insorgenza dei fastidi, la loro frequenza, la tipologia dei sintomi associati e proporre, inoltre, l’esecuzione di esami specialistici, quali:

I rimedi naturali per l’indigestione

Solitamente, quando si soffre di indigestione si ricorre subito a rimedi antiacidi, come quelli a base di calcio, magnesio e alluminio o il dimeticone. A volte, bastano un po’ di acqua e bicarbonato di sodio per risolvere il problema.

Chi preferisce evitare l’assunzione di farmaci, per trattare l’indigestione, può utilizzare rimedi naturali, come le tisane a base di melissa, semi di finocchio, cardo mariano, liquirizia, zenzero, camomilla, cumino, coriandolo, menta, anice o tarassaco. Può anche essere utile assumere acqua e limone o bevande calde che favoriscano la digestione.

Tra i “rimedi della nonna” per la dispepsia c’è anche quello di masticare un pezzo di zenzero dopo i pasti abbondanti, per prevenire l’indigestione e alleviare la sensazione di nausea. Utile anche il carbone vegetale, che contrasta efficacemente il gonfiore addominale dovuto alla fermentazione del cibo nell’apparato digerente, e anche i fermenti lattici probiotici, che mantengono equilibrata la flora batterica intestinale. Prima di ricorrere a rimedi fai da te è sempre bene consultare il proprio medico per un consiglio.

Se la causa dell’indigestione è lo stress, un’eccellente idea è quella di ricorrere a tecniche di rilassamento che potrebbero aiutare a risolvere il problema, evitando che si ripresenti. Tipiche sono la meditazione e lo yoga, utili a favorire la corretta digestione e a riportare l’organismo al suo stato di equilibrio.

I farmaci per la dispepsia

I rimedi naturali non bastano quando il fenomeno si ripete con frequenza ravvicinata e causa problemi particolarmente gravi al soggetto che sperimenta l’indigestione. Dopo opportuni accertamenti, quindi, il medico può proporre diverse tipologie di farmaci, quali:

Come prevenire l’indigestione ed eliminarla definitivamente

Spesso l’indigestione è un episodio isolato, altre volte si presenta in maniera più frequente. È proprio in questi casi che, dopo averne alleviato i sintomi con i rimedi proposti qui sopra, bisogna cercare di prevenirne l’insorgenza.

Come? Mettendo in pratica alcuni semplici accorgimenti.

In conclusione, spesso l’indigestione causa solamente qualche fastidio, senza provocare conseguenze serie ma, se i sintomi si presentano in maniera troppo frequente e non accennano a passare, è opportuno rivolgersi al proprio medico per una indagine più approfondita e l’impostazione di una terapia adeguata.

 

Fonti bibliografiche

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