Re Carlo, il toccante messaggio in ricordo di nonno Giorgio

Nel giorno del VJ Day, Re Carlo lancia un messaggio di pace e ricorda le parole di Re Giorgio VI

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Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

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Ferragosto per il Re Carlo non è stato un giorno di festa, ma il momento per ricordare uno degli avvenimenti più importanti della storia mondiale. Il 15 agosto è la ricorrenza della resa del Giappone, il giorno che pose ufficialmente fine alla Seconda Guerra Mondiale, di cui quest’anno ricorre l’80esimo anniversario. In questo significativo momento, Carlo ha scelto di mandare un messaggio di pace e di ricorda il nonno, Re Giorgio VI.

Il messaggio di pace di Re Carlo

Ottant’anni fa, Re Giorgio VI, con un discorso alla radio dichiarava che “la guerra è finita”. Oggi, Re Carlo riprende le parole del nonno, “quattro brevi parole dopo sei lunghi anni di spargimento di sangue, paura dolore”. In occasione del VJ Day (così si chiama in Uk il giorno della resa del Giappone) Carlo III ha anch’egli diffuso un messaggio radio, registrato all’inizio di agosto nella Morning Room di Clarence House e diffuso in tutto il paese alle 7:30 del mattino.

Il Re ha reso omaggio ai veterani, agli “eroi del VJ Day” che “ci hanno dato più della libertà; ci hanno lasciato l’esempio di come essa possa e debba essere protetta”. Quello di Carlo, che fin dall’incoronazione ha dichiarato l’intenzione di essere un “pacemaker”, un portatore di pace, è un messaggio contrario alla violenza: “Le più grandi armi di tutte non sono quelle che porti con te, ma quelle che stringi unendo le braccia”. L’invito è quello di considerare la solidarietà e la cooperazione gli strumenti più importanti.

L’augurio è che “nessuna nazione debba mai più pagare un prezzo simile” a quello pagato da Hiroshima e Nagasaki con il lancio della bomba atomica. “Il vero costo della guerra – ha concluso il Re – va oltre i campi di battaglia, tocca ogni aspetto della vita”.

Le lacrime all’evento dei veterani

Nel corso della giornata, Carlo ha partecipato assieme a Camilla a un evento in onore dei veterani sopravvissuti alla guerra e ai caduti che persero la vita nel sanguinoso conflitto. Per l’occasione il Re ha indossato la divisa ufficiale e, dopo aver posto una corona di fiori presso il National Memorial Arboretum, ha osservato due minuti di silenzio. Assieme a lui, capi di Stato e ex soldati, tra i 95 e i 105 anni, che al VJ Day furono presenti.

Il momento più toccante è stato quello del discorso del capitano Yavar Abbas, 105 anni, che è venuto meno alla scaletta ufficiale dell’evento per rendere un sentito ringraziamento al Re. “Prima di leggere il mio discorso, mi scuso per discostarmi brevemente dal copione e rendere omaggio al mio coraggioso Re, che è qui con la sua amata Regina nonostante sia in cura per un cancro”. Parole che hanno profondamente commossa sia Carlo che Camilla, incapaci di resistere all’emozione e, anche loro al di fuori del protocollo, finiti a versare lacrime di sincera gratitudine.

Il capitano ha proseguito raccontando di condividere con il suo Re la lotta contro il cancro e rassicurandolo: “Me ne sono sbarazzato ormai da 25 anni”. Il discorso si è concluso tra gli applausi e, in seguito, Carlo ha personalmente incontrato e ringraziato il veterano per le affettuose parole.

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