Meghan Markle ha fatto tappa a Vancouver, insieme al marito Harry, per promuovere i prossimi Invictus Games, che si terranno proprio nella città canadese a febbraio 2025, e anche in questa occasione non è mancato il suo impegno a supporto di cause sociali. Meghan ha fatto una visita a sorpresa all’associazione Justice for Girls per discutere “della leadership delle ragazze e delle donne, della giustizia e l’uguaglianza per le giovani che vivono in povertà in Canada e nel mondo”.
L’impegno di Meghan a battersi per le cause sociali in cui crede non è mai venuto meno, ma anzi è stato incentivato negli ultimi tempi ed è anche per questo che negli Stati Uniti si parla molto di una sua possibile candidatura alle prossime elezioni.
Indice
Il posto vacante in Senato
Lo scorso ottobre, dopo la scomparsa della senatrice Dianne Feinstein e il seggio rimasto vacante, tra le ipotesi è stato fatto il nome di Meghan Markle come possibile sostituta. Supposizione presto smentita dalla scelta di Laphonza Butler da parte del governatore della California.
Ma i dubbi, ormai sollevati, sul ruolo di Meghan in politica si stanno facendo più insistenti viste le imminenti elezioni del 2024.
Meghan sostenitrice di Joe Biden
Nel 2020, a pochi mesi dalla Megxit, la Duchessa di Sussex si è esposta per esortare gli americani a votare in termini che sembravano riflettere un’opposizione poco velata a Donald Trump, chiedendo “il cambiamento di cui tutti abbiamo bisogno e che meritiamo”.
Da allora, l’idea di avere Meghan in politica ha infervorato il dibattito pubblico con speculazioni che vanno da un suo presunto posto in Senato, fino addirittura a parlare di una sua possibile corsa alle presidenziali.
Meghan non ha mai dichiarato pubblicamente l’intenzione di candidarsi a una carica elettiva, ma il suo impegno in primo piano fa pensare ad una sua forte ambizione politica.
Le elezioni americane del 2024
Le opzioni per il 2024 potrebbero quindi spaziare da una ripetizione della campagna del 2020 schierandosi con Biden e facendo per lui un’attività di lobbying per cercare di fare aumentare il voto tra le donne, fino ad avere un ruolo più definito nella politica americana.
Lo statunitense Eric Schiffer, presidente di Reputation Management Consultants, ha dichiarato al magazine Newsweek che la prima domanda da porsi è se Meghan sia disposta a inimicarsi i repubblicani: “Dovrà decidere quali sono i suoi obiettivi per il futuro. È interessata a costruire il suo ‘brand’ coinvolgendo una grande fetta del pubblico potenziale, includendo tutti o ad inimicarsi il 50% degli americani prendendo una posizione che cambierà l’opinione della gente su di lei? Se si decide di sostenere un candidato alle presidenziali e si è una celebrità, si rischia di deludere una parte dei propri fan che è impegnata emotivamente con il versante politico opposto.”
Nel 2020 Harry e Meghan hanno unito gli americani nei consensi, con popolarità su entrambi i lati politici, poi, all’inizio del 2023, dopo il documentario su Netflix e l’uscita del libro del Principe, “Spare”, sono calati nei sondaggi, e ora, dopo quasi un anno, sono risaliti con i democratici ma non con i repubblicani.
La senatrice Meghan, Duchessa di Sussex
C’è anche la questione del titolo reale detenuto da Meghan. Qualsiasi passo in politica, anche informale, scatenerebbe le richieste dei conservatori di privarla del suo titolo reale. Infatti, sebbene nei media venga spesso indicata come Meghan Markle, ufficialmente è Meghan, Duchessa di Sussex.
Il britannico Nile Gardiner, direttore del Thatcher Center for Freedom presso il gruppo conservatore Heritage Foundation, intervistato da Newsweek sulla questione, ha dichiarato: “È sbagliato che la Duchessa di Sussex si impegni in attività politiche negli Stati Uniti. È un membro della famiglia reale, ha un titolo reale. Non è una working royal – una reale che lavora per la Corona – ma porta il titolo di Duchessa di Sussex e, a mio avviso, se inizia a fare campagna politica dovrebbe lei stessa rinunciare a quel titolo o esserne privata dalla Famiglia Reale”. Aggiungendo “Sicuramente le richieste di rimozione del suo titolo saranno accelerate se deciderà di iniziare a fare campagna elettorale per Joe Biden o per i candidati al Congresso. Non dovrebbe svolgere alcuna attività politica in quanto reale“.
E se Harry dovesse essere coinvolto, parlando a sostegno della moglie, anche lui potrebbe subire pressioni non solo per abbandonare il titolo di Duca di Sussex, ma addirittura quello di “principe”, con cui è conosciuto fin dalla nascita. Sarebbe una mancanza di identità forte per il secondogenito di Re Carlo III.
Per quanto riguarda Harry, Garinder ha dichiarato: “Sarebbe assolutamente scandaloso se il principe Harry venisse coinvolto in questioni politiche statunitensi. Se mai lo facesse, ovviamente, dovrebbe essere rimosso anche il suo titolo”.
Il titolo della discordia
Schiffer ritiene che gli americani non sarebbero scoraggiati dal titolo di Meghan: “Guarderanno al fatto che Meghan sostenga davvero e si batta per le questioni che contano. Sappiamo che Meghan ha una profonda esperienza nella lotta per l’ambiente, per la salute mentale, per i giovani e per l’uguaglianza e, se questi temi sono in votazione, sarebbe una candidata interessante”.
La famiglia “scomoda” di Meghan
Una possibile candidatura di Meghan la metterebbe nuovamente al centro di qualsiasi gossip, come è successo quando è stato annunciato il matrimonio con Harry. Il possibile candidato di opposizione tirerebbe fuori dal cilindro tutte le vicende che riguardano la famiglia d’origine di Meghan, mettendola di nuovo in difficoltà.
Meghan entrerà in politica?
Schiffer ritiene che Meghan possa avere un futuro in politica, ma pensa che debba farsi le ossa a un livello più basso prima di raggiungere il Senato. “Meghan ha sicuramente un potenziale“, ha detto, “Data la sua popolarità tra i democratici e il suo nome, con il giusto lavoro nella circoscrizione in cui si trova, potrei vederla avere successo con una squadra forte che la sostiene. A livello statale è meno probabile, ma a livello regionale o locale è possibile”.
Gardiner è di parere contrario: “L’idea che Meghan Markle diventi senatrice degli Stati Uniti è assolutamente ridicola. Non ha nessuna qualifica per questo lavoro e l’ipotesi che si candidi al Senato degli Stati Uniti e che venga eletta è un’idea ridicola. Non ha mai dimostrato di essere in grado di svolgere quel ruolo. Non c’è assolutamente alcuna giustificazione per la sua candidatura”.
Meghan è tornata a fare l’“aspirante starlette”
Sempre dalla Gran Bretagna arrivano i commenti più forti nei confronti della Duchessa e della sua vita hollywoodiana, divisa tra red carpet e impegno politico- sociale.
Nell’ultima edizione della newsletter Palace Confidential per il Daily Mail, l’esperto reale Richard Eden scrive: “Meghan era una celebrità a 24 carati quando era un membro della famiglia reale britannica, ora assomiglia più all’ “aspirante starlette di Hollywood” che era prima“.
Nell’articolo argomenta l’affermazione parlando di un contrasto sorprendente tra la vita a Londra e quella a Hollywood, aggiungendo che i membri della Famiglia Reale sfilano sul tappeto rosso quando gli altri ospiti di una prima cinematografica o teatrale, attori e attrici compresi, hanno già preso posto.
L’esperto avvalora la sua tesi comparando l’uscita della Principessa di Galles in occasione del banchetto di stato per la visita nel Regno Unito del Presidente della Corea del Sud al red carpet fatto da Meghan in occasione dell’evento Power Of Women definendo la Duchessa: “Solo un’altra celebrità in attesa di essere intervistata da un giornalista della rivista Variety“.
Al momento uno degli argomenti più dibattuti è l’invito per Harry e Meghan – sul quale non ci sono conferme – da parte di Re Carlo a passare con lui e la Royal Family il Natale a Sandringham. Forse un possibile riavvicinamento ai Windsor sarebbe la giusta strada per evitare nuovi scandali a corte e scongiurare la discesa in campo politico della Duchessa.