Harry è di nuovo sul piede di guerra contro Buckingham Palace che gli ha negato la protezione della polizia al suo ritorno in Gran Bretagna. E di nuovo ha scatenato i suoi avvocati. Naturalmente, Meghan Markle è al suo fianco in questa battaglia, anche se ormai si tiene in disparte dalle beghe di Palazzo, più interessata a fare carriera negli Stati Uniti. La strategia dei Sussex è debole e loro fanno una figura pessima.
Harry e Meghan Markle: è battaglia contro il Palazzo
Tramite i suoi avvocati, Harry ha chiesto all’Alta Corte di Londra di concedere il permesso per un riesame giudiziario sulla protezione finanziata dal governo britannico che spetterebbe a lui e alla sua famiglia. Come è noto, Harry e Meghan Markle non parteciparono alla commemorazione per il Principe Filippo, perché non era prevista per loro la protezione di Scotland Yard, in quanto non più membri attivi della Famiglia Reale. E temevano per la loro sicurezza.
Hanno fatto un’eccezione per il Giubileo della Regina. In questo caso sono tornati in Inghilterra, coi figli Archie e Lilibet, ma di fatto non sono mai usciti da Windsor e quando l’hanno fatto per assistere alle cerimonie in programma, erano sempre insieme agli altri membri della Corte e per tanto hanno potuto condividere con loro la protezione della polizia, schierata per l’occasione ma non specificamente per i Sussex.
Nonostante quello che agli occhi dei media britannici è apparso un capriccio di Harry e Meghan, il Principe ha deciso di portare avanti la sua battaglia e di ricorrere nuovamente per vie legali, perché vuole ottenere quello che secondo lui gli spetta di diritto, cioè che la sua sicurezza e quella di Meghan e dei figli venga garantita da Scotland Yard. Implicitamente questo gli permetterebbe non solo di dormire sonni tranquilli, ma anche e soprattutto di risparmiare un sacco di soldi in guardie del corpo private.
Dunque, Harry ha deciso che vuole ribaltare la decisione presa nel 2020 dal Comitato esecutivo per la protezione delle persone pubbliche di rimuovere il diritto automatico di Harry alla sicurezza della polizia del Regno Unito a seguito della sua decisione di ritirarsi dai doveri reali. Il Comitato comunque affermò che “la decisione era flessibile, caso per caso”.
Su questo punto si sono attaccati i legali dei Sussex. Il loro avvocato Shaheed Fatima ha dichiarato in tribunale che “Ciò che a volte significa flessibilità non è sicurezza”. Poi ha aggiunto che Harry e Meghan pensavano che il Comitato fosse indipendente dalla Casa Reale, mentre hanno in seguito scoperto che non era così e che il Palazzo aveva potere decisionale.
Harry e Meghan Markle: il giudice smonta le loro accuse
Il giudice che ha presieduto l’udienza però non è sembrato molto propenso ad accogliere la strategia dei legali di Harry e consorte. Stando a quanto riporta People, ha infatti replicato che era ovvio che la Casa Reale fosse coinvolta nella decisione.
L’avvocato del Governo britannico ha infine smontato le richieste di Harry sottolineando che non ha alcun diritto di pretendere protezione dalla polizia “solo perché è il nipote della Regina“.
Si temono ritorsioni sulla Famiglia Reale a questo punto, in particolare dato che i Sussex sono stati avvistati a casa di Oprah Winfrey.