Elisabetta II è stata una donna che ha lasciato un’impronta nella storia, un’icona e una Regina che ha regnato quando ancora nel mondo le figure femminili non venivano prese molto in considerazione, soprattutto nei primi anni di regno. Un po’ come per le sue antenate, Elisabetta I e la Regina Vittoria, Elisabetta II è riuscita a dominare il panorama internazionale entrando nei libri di storia. Durante il suo lungo regno, Elisabetta è stata circondata da figure femminili: alcune le hanno dato filo da torcere, mentre altre le hanno offerto sostegno fino alla fine. Ad esempio Sophie di Edimburgo è stata una nuora quasi perfetta che Elisabetta considerava una figlia, mentre la Principessa Anna, l’unica figlia femmina della Regina, ha dato grande supporto alla madre, soprattutto negli ultimi anni della sua vita.
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Elisabetta II e Lady Diana Spencer
Tra le persone che le hanno dato filo da torcere c’è sicuramente un’icona dei nostri tempi, Lady Diana. La Regina all’inizio era molto soddisfatta della fidanzata del figlio tanto da esclamare: “È una di noi!”. Diana agli occhi della Regina, e non solo, era perfetta: nobile, giovane e illibata. La timidezza della futura Principessa di Galles è stata scambiata per devozione e riservatezza, era talmente perfetta da sembrare quasi impossibile. Il più grande errore da parte della Regina è stato proprio quello di sottovalutare Diana, che si è rivelata un boomerang per la famiglia reale.
Alla fine degli anni Settanta la Regina ha iniziato a considerare Diana come una possibile futura Principessa di Galles. Carlo e Diana hanno avuto poche occasioni per conoscersi prima del matrimonio anche se il Principe di Galles sembrava interessato alla giovane, nonostante i quasi 13 anni di differenza. La Regina non era una madre che interferiva direttamente nella vita sentimentale dei figli, ma cercava di rimanere sempre informata.
Diana era infatuata di Carlo perché lo vedeva come l’incarnazione del principe azzurro e quando ha capito che entrare a far parte della famiglia reale non era una fiaba, non poteva più tornare indietro. I rapporti con la Regina inizialmente erano cordiali, Elisabetta pazientava sui comportamenti infantili di Diana.
Le insicurezze della Principessa si sono accentuate nel tempo anche per la persona che lei definiva il terzo incomodo: Camilla Parker Bowles. La Regina non comprendeva fino in fondo il malessere di Diana e questo ha creato una frattura tra suocera e nuora.
Diana è rimasta delusa dal comportamento, a suo avviso, freddo della Regina perché sperava di trovare una figura materna di riferimento, che a lei è sempre mancata. Elisabetta ha provato ad aiutarla affiancandole alcune persone di sua fiducia senza ottenere risultati. Due generazioni diverse, due vite diverse, due modi di dimostrare affetto diversi: rispettoso e poco empatico per la Regina, emotivo e caloroso per la Principessa.
Così tra richieste di aiuto da parte di Diana e l’estrema tolleranza della Regina verso la nuora, si è arrivati alla separazione dei Principi di Galles nel 1992 e al divorzio nel 1996, richiesto da Elisabetta dopo l’intervista scandalo che Diana ha rilasciato al giornalista Martin Bashir.
Poco più di un anno dopo una tragedia inaspettata per tutti ha colto di sorpresa la famiglia reale: in un incidente d’auto è morta la Principessa del Popolo. La Regina in quel caso ha reagito da nonna cercando di tutelare i nipoti ma in un primo momento, il suo comportamento non è stato compreso. Il rispetto e l’amore si è visto quando in mondovisione, Elisabetta II al passaggio del feretro di Diana ha chinato il capo in segno di rispetto, un gesto che è valso più di mille parole.
Elisabetta II e Camilla Parker Bowles
Se per Diana era il terzo incomodo all’interno del suo matrimonio, per la Regina Elisabetta, Camilla non era una persona di suo gradimento. L’amore tra Camilla e Carlo è iniziato nei primi anni Settanta e all’epoca la Regina non si è preoccupata dell’andamento della liason. Era improbabile pensarla come moglie dell’erede al trono, non ne aveva i requisiti.
Carlo però ha trovato in lei la compagna ideale, Camilla le infondeva serenità, sicurezza, trattandolo in modo materno e rassicurante. Gli interessi e le amicizie in comune hanno fatto in modo da creare un connubio indissolubile contro tutto e tutti. Se negli anni Settanta i due amanti si sono separati senza troppe obiezioni, negli anni Novanta nonostante la rigidità della Regina, per Carlo non è stato più possibile rinunciare al grande amore, “Camilla non è negoziabile”.
Durante il matrimonio dei Principi di Galles, la Regina era a conoscenza delle relazioni extraconiugali di entrambi ma sperava che con il tempo tutto si sarebbe risolto, per lei era incomprensibile anteporre la vita e le esigenze personali al regno. Anche dopo la morte della Principessa Diana, Elisabetta non era pronta ad accettare la fidanzata del suo primogenito. Voci di palazzo hanno raccontato che ad ogni scontro tra madre e figlio, la Regina concludeva dicendo di non voler avere niente a che fare con Camilla.
Alla morte della Regina Madre, le cose sono iniziato a cambiare, nonostante la nonna amasse Carlo non aveva mai preso in considerazione l’opzione di conoscere Camilla. Ma nel 2002 quando la Regina Madre si è spenta alla veneranda età di 101 anni, Elisabetta, stanca e sofferente per la perdita prima della sorella e poi della mamma, ha concesso a Camilla di presenziare al funerale in qualità di “amica della Regina Madre”.
Un primo passo che in tre anni ha contribuito a far entrare Camilla nella royal family e a coronare il suo sogno d’amore: sposare Carlo. La Regina e il Principe Filippo non erano presenti alla cerimonia nel municipio di Windsor ma hanno presenziato alla benedizione dell’Arcivescovo di Canterbury.
Grazie alla grande caparbietà di Camilla e all’impegno che ha messo all’interno della famiglia reale, la Regina ha iniziato a vederla come una risorsa per la monarchia. Negli ultimi anni di vita la Sovrana, forte della sua grande popolarità, ha cercato di agevolare la futura ascesa al trono del figlio, auspicando il ruolo di Regina consorte per Camilla e non di Principessa consorte come era stato accordato.
Riconoscendo l’importanza di questa donna nella vita del figlio e del lavoro svolto per la Famiglia Reale le ha mostrato la sua gratitudine conferendole anche la prestigiosa onorificenza dell’Ordine della Giarrettiera. Cosa pensasse la Sovrana di Camilla in privato nessuno lo sa, ma ha riconosciuto il suo valore e la sua resilienza pubblicamente sdoganando il ruolo come futura regina a fianco di Carlo.
Elisabetta II e Kate Middleton
Quando il Principe William ha deciso di iscriversi all’Università di St Andrews, in Scozia, l’ateneo ha registrato un incremento di quasi il 50% delle iscrizioni di cui 9 su 10 femminili, una delle giovani è stata Catherine Middleton. I due ragazzi sono diventati subito amici e l’anno successivo sono andati a vivere insieme ad altri studenti in un alloggio vicino all’università.
Secondo alcuni amici della coppia, l’amore è esploso tra la fine del 2002 e l’inizio del 2003 ed è stato proprio in quell’anno che Kate ha incontrato i Windsor in occasione del party a tema “giungla” per i 21 anni del Principe.
La Regina era a conoscenza della frequentazione ma ricordava spesso al nipote quanto fosse importante conoscersi approfonditamente prima di fare il grande passo. William ha preso alla lettera le parole della nonna facendo attendere più di otto anni Catherine che per la pazienza è stata soprannominata Waity Katie (la Kate che aspetta).
La Regina si informava da fonti dirette e dai giornali sulla presunta futura moglie del nipote e apprezzava molto la riservatezza di Kate, tanto che quando nel 2007 il nipote le ha telefonato per dirle che si erano lasciati, la regina è rimasta molto male. La lontananza è durata pochi mesi ma William ha impiegato altri tre anni prima di pronunciare la proposta di matrimonio. Durante un ricevimento a Windsor la Regina ha commentato la vicenda esclamando: “È una notizia stupenda. Ci è voluto molto tempo!”.
Kate è stata presentata alla Regina durante il matrimonio del cugino di William, Peter Phillips, nel 2008, e in un’intervista rilasciata per il fidanzamento, la futura Duchessa ha ricordato che in quell’occasione la Regina è stata molto gentile con lei. Fonti presenti hanno raccontato che per la grande emozione, Kate è inciampata a pochi metri dalla Regina.
Il matrimonio è stato un trionfo per la Monarchia, una vera fiaba, la Regina era molto soddisfatta dei due giovani e gli ha concesso il titolo di Duchi di Cambridge. La Duchessa di Cambridge ha atteso però fino al 2019 per il primo impegno pubblico in solitaria con Elisabetta II. Un evento importante che ha segnato la vicinanza e la stima tra le due donne, anche se, secondo alcuni corrispondenti reali la Regina e la Duchessa non hanno mai avuto un grande rapporto di amicizia a causa della reciproca timidezza.
Nello stesso anno la Regina ha mostrato pubblicamente gratitudine per il lavoro svolto dalla Duchessa di Cambridge, oggi Principessa di Galles, quando le ha conferito la Gran Croce dell’Ordine Vittoriano, la più alta onorificenza che un membro della famiglia reale può ricevere dal sovrano.
Elisabetta II e Meghan Markle
Quando è arrivata a corte, Meghan Markle aveva già la strada in parte spianata dalle donne che sono arrivate prima di lei. Era divorziata ma ormai tre figli su quattro della Regina lo erano, era una commoner come tante, una su tutte Kate Middleton, però c’era un connubio che a Elisabetta II sicuramente rievocava una figura non amata dalla Royal Family: divorziata e americana, proprio come Wallis Simpson.
La Regina però ha deciso di non farsi condizionare dalla brutta esperienza passata e ha visto nell’attrice americana, che si batteva da tempo per i diritti delle donne, una ventata di freschezza per la monarchia. Il periodo di conoscenza tra Harry e Meghan è stato molto breve, anche a causa della continua intrusione dei tabloid nella vita dei due, così la Regina ha autorizzato il fidanzamento non senza perplessità.
Elisabetta II per Meghan ha fatto alcune eccezioni, una su tutte invitarla a trascorrere il Natale a Sandringham pur non essendo ancora un membro della famiglia reale, ma soltanto la fidanzata del nipote. Il matrimonio, celebrato nel 2018, a differenza di quello fiabesco del fratello è sembrato più un set cinematografico e si dice che Elisabetta avrebbe preferito un abito avorio e non bianco per la sposa, dato che per lei erano seconde nozze.
La Regina aveva a cuore la felicità del nipote più irrequieto e ha visto in Meghan una donna che avrebbe potuto rasserenare l’animo inquieto del Principe. A differenza di Kate, Meghan è riuscita ad avere tutto e subito: nell’estate 2018 ha accolto l’invito ad accompagnare da sola Elisabetta II in un appuntamento ufficiale nel Cheshire e la Sovrana è apparsa molto divertita nel dialogare con la nuova Duchessa di Sussex, titolo concesso al nipote e alla moglie dopo il matrimonio.
Fino alla nascita di Archie, primogenito dei Duchi, Meghan ha lavorato molto per la Corona, guadagnandosi il rispetto della Regina. In breve tempo però, la situazione è cambiata e già da prima della Megxit, la Duchessa ha declinato alcuni inviti della Regina. Dopo l’allontanamento ufficiale dell’amato nipote, che era volato dall’altra parte dell’Oceano, Elisabetta, benché delusa, è sempre stata comprensiva e secondo il racconto di Harry e Meghan si teneva in contatto con loro attraverso videochiamate. Nonostante le interviste rilasciate e il terremoto creato dalla coppia, Elisabetta li ha voluti con sé alle celebrazioni dei suoi 70 anni di regno.
Dal punto di vista istituzionale nella vicenda di Harry e Meghan, Elisabetta ha messo da parte i sentimenti, come è stata abituata a fare per gran parte della sua vita, cercando di essere imparziale e irremovibile nel far rispettare le regole della monarchia.
La sua imparzialità è stata più volte scambiata per freddezza e il senso del dovere per noncuranza nei confronti della famiglia ma Elisabetta II a differenza di nuore, nipoti e parenti ha sempre saputo di aver ereditato un dovere più grande di lei e delle sue aspirazioni personali: un regno da gestire nel migliore dei modi, rimanendo sempre al servizio del suo popolo.