La forza di una mamma che vuole proteggere a tutti i costi i propri figli può arrivare fino a limiti inimmaginabili, anche e soprattutto quando si tratta di difendere la memoria di chi non c’è più. Il coraggio di queste madri è eccezionale, proprio come quello che ha dimostrato Mari Gilbert, una donna che ha voluto sapere a tutti i costi che fine avesse fatto sua figlia Shannan.
È una vicenda triste ed emozionante al tempo stesso che proprio di recente ha ispirato un film, “The Long Island Serial Killer: A Mother’s Hunt for Justice”. Come si intuisce, la vicenda ruota attorno a un pericoloso assassino seriale, il killer di Long Island.
Gli ultimi istanti di Shannan Gilbert
Mari non ha avuto più notizie di sua figlia Shannan, una escort che aveva fissato un appuntamento misterioso a Long Island, l’isola di fronte allo Stato di New York, e poi volatilizzata nel nulla. È il primo maggio del 2010 e Shannan Gilbert è una ragazza di 23 anni che lavora appunto come prostituta. Ha appena concordato una prestazione con un cliente a Oak Beach e viene vista entrare nella casa di questa persona. Le ultime tracce si perdono poco prima dell’alba, quando la giovane contatta la polizia urlando e raccontando di essere in serio pericolo di vita. Alcuni testimoni l’avrebbero vista bussare alle porte dei vicini in cerca di aiuto.
Le ricerche e le insistenze continue di Mari Gilbert per ottenere verità sulla figlia hanno consentito alle forze dell’ordine di individuare alcuni resti umani nella zona di Long Island. Il sospetto è che Shannan sia stata vittima di un serial killer che avrebbe agito in questa parte degli Stati Uniti tra il 1996 e il 2010, forse anche qualche anno dopo. L’uomo avrebbe ucciso tra le 10 e le 17 ragazze, gran parte delle quali dedite alla prostituzione. È una triste vicenda che purtroppo non ha avuto una conclusione.
Chi era il serial killer di Long Island
Il serial killer di Long Island, infatti, non è stato mai scoperto: secondo quanto ricostruito dalla stampa, potrebbe essere stato un maschio bianco di età compresa tra i 20 e i 40 anni, inoltre non sono mancati i nomi precisi. Uno di questi è quello di Joel Rifkin, un ex residente di Long Island che ha sempre negato di avere avuto un ruolo negli omicidi. In realtà gli assassini potrebbero anche essere stati più di uno, ancora oggi ogni ipotesi è valida e potenzialmente attendibile. Shannan e tutte le altre ragazze non hanno avuto giustizia, nonostante il grande impegno di Mari Gilbert che ha preso a cuore le vicende di tutte le vittime del serial killer.
Purtroppo la donna ha combattuto finché le forze glielo hanno consentito e soprattutto fino a quando non è scomparsa in modo altrettanto tragico. Un’altra sua figlia, Sarra, l’ha infatti assassinata a coltellate nel 2016, una fine che non meritava soprattutto per il gran cuore che ha sempre fatto battere per i più deboli, non soltanto sua figlia. Sono passati pochi anni da quando si sono svolte queste storie ed è impossibile non amare il coraggio di una mamma che ha avuto la sfortuna di condividere lo stesso destino di sua figlia.