Follie da Oscar: cosa sono disposte a fare le star

Cosa sono disposte a fare le star pur di ricevere l'Oscar? Diete folli, per dimagrire e ingrassare, allenamenti faticosi e molto altro

Pubblicato: 19 Febbraio 2016 19:05Aggiornato: 31 agosto 2024 11:57

Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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Fonte: IPA
Natalie Portman agli Oscar

Vincere un Oscar? Non è così facile. Riuscire a entrare nell’Olimpo di coloro che ce l’hanno fatta a portare a casa la statuetta è un percorso fatto di ambizione, di ruoli difficili, di preparazioni al limite. Si chiamano “follie da Oscar”, ovvero quando gli attori e le attrici scelgono di interpretare ruoli complessi, che non tutti accetterebbero, pur di sentire il proprio nome sul palco dell’Academy Awards. Non tutti si sono lanciati nell’impresa con questo obiettivo, è vero, ma di certo un riconoscimento così importante e prestigioso fa dimenticare le difficoltà e i problemi sorti dopo aver interpretato determinati personaggi. Quali? Da Joaquin Phoenix a Christian Bale, fino a Leonardo DiCaprio, Natalie Portman e Renée Zellweger, ecco alcuni dei ruoli più difficili mai portati al cinema.

Joaquin Phoenix – Joker

Il Joker è uno dei ruoli più difficili da interpretare al cinema. Indimenticabile Heath Ledger, così come Jack Nicholson. Il lavoro di Joaquin Phoenix per “vestire” il personaggio è stato profuso. La statuetta, certo, non era nei suoi piani, a dire il vero. Arthur Fleck, il Joker, è un ruolo che gli è valso l’Oscar nel 2020. Non un compito qualsiasi, considerando che ha corso il rischio di rimanere intrappolato in quel personaggio la cui risata si alterna tra disperazione, gioia e ordinaria umanità.

Per calarsi nei panni di Fleck, Joaquin Phoenix ha perso 25 chili, un cambiamento che l’ha portato vicino al punto di non ritorno. “Finisce per colpirti anche a livello psicologico, inizi a impazzire”, ha dichiarato a Venezia. Ci è voluto del tempo per cucirsi addosso un personaggio che, di fatto, è in continua evoluzione.

Natalie Portman – Il Cigno Nero, V per Vendetta

Noi ci godiamo il film, senza pensare – purtroppo – alla realtà che c’è dietro, credendo che il lavoro di attori e attrici sia presentarsi sul set. Non è così. “Ci sono state alcune notti in cui ho realmente pensato di stare per morire. Per la prima volta mi sono resa conto di come la forte immedesimazione può spingerti sempre più giù”. Queste sono le parole di Natalie Portman, protagonista de Il Cigno Nero, pellicola di Darren Aronofsky, per cui ha vinto l’Oscar nel 2011.

Si è allenata per più di 8 ore al giorno, ha perso 9 chili, è stata affiancata da un’ex ballerina della New York City Ballet per apprendere tutti i segreti e le nozioni della danza classica. Lo scotto di un fisico perfetto e di un ruolo controverso, però, le hanno fatto sì vincere l’Oscar, ma l’hanno portata a subirne al contempo il contraccolpo. La Portman è una delle attrici più talentuose della sua generazione, in grado di calarsi perfettamente nel personaggio: ne è una prova anche il suo ruolo in V per Vendetta, quando si è rasata i capelli a zero e non ha voluto indossare un trucco di scena.

Christian Bale – L’uomo senza sonno, Il cavaliere oscuro, American Hustle

Christian Bale non ha vinto l’Oscar per American Hustle (ruolo per cui, però, è stato candidato), ma l’ha portata a casa per The Fighter con il ruolo del pugile Dicky Eklund. Nel corso di pochi anni, Bale è stato uno degli attori che più si sono sottoposti a cambiamenti di peso repentini. Del resto, è lui il Batman della trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan (ruolo per cui si è allenato senza sosta, prendendo 30 kg), ma anche lo scheletrico uomo senza sonno (dove ha perso 28 kg), e ancora Irving Rosenfeld in American Hustle, per cui ha recuperato 20 kg di grasso corporeo. Non tutti i sacrifici lo hanno portato a vincere l’Oscar, è vero. Ma di certo lo hanno fatto entrare nell’Olimpo degli attori più talentuosi di sempre.

Hugh Jackman e Anne Hathaway – Les Misérables

“Chi sono io?”. Il musikolossal Les Misérables, per cui ha vinto l’Oscar Anne Hathaway per il ruolo di Fantine, non è stato facile per gli attori, che si sono ritrovati a perdere molti kg e, nel caso della Hathaway, tagliarsi i capelli a zero. Tutti conosciamo (e amiamo) Hugh Jackman. Protagonista della saga di X-Men, oltre che di Wolverine, non doveva essere riconosciuto per calzare a pennello uno dei personaggi più iconici della letteratura, quello di Jean Valjean, della penna di Victor Hugo.

Per Jackman, la sfida è stata tripla: fisica, vocale ed emotiva. “Ho dovuto perdere parecchio peso, ma non ho mai smesso di fare palestra, perché Valjean doveva comunque sembrare un uomo forte, non deperito”. Prima di girare la scena in cui appare per la prima volta nei panni del detenuto, non ha bevuto acqua né altri liquidi. Un “trucco” per arrivare snello sul set, con il volto scavato e gli occhi infossati. Vince il Bafta, il Golden Globe ma non l’Oscar, per cui ottiene solo una candidatura e il plauso di pubblico e critica.

Leonardo DiCaprio – Revenant

Dobbiamo essere onesti: Leonardo DiCaprio si è dovuto “sudare” il suo Oscar: ha pagato a lungo il suo aspetto, forse più di tantissimi attori altrettanto affascinanti. Prima di tutto: è stato candidato alla statuetta per Buon compleanno Mr. Grape nel 1994, per The Aviator nel 2005, per Blood Diamond nel 2007, per The Wolf of Wall Street nel 2014, per C’era una volta a… Hollywood nel 2020.

Vince la statuetta con il difficilissimo ruolo in Revenant – Redivivo nel 2016. Due anni dopo le aspre critiche per la mancata statuetta per il ruolo di Jordan Belfort in The Wolf of Wall Street. Per Revenant, ha dovuto fronteggiare un orso, ha perso tantissimo peso, si è svegliato prestissimo per farsi truccare prima dell’alba, ha imparato a sparare con un moschetto, ad accendere il fuoco e a parlare due lingue, Pawnee e Arikara, dei nativi americani. Che dire…

Renée Zellweger – Bridget Jones e Chicago

Renée Zellweger è tra le attrici che più hanno pagato lo scotto del dimagrimento. Tutti amiamo l’iconico personaggio di Bridget Jones, ma forse dimentichiamo che dietro ci sono attori che vengono pagati per prendere peso e, in seguito, dimagrire per altri ruoli (come è capitato con quello di Judy Garland in Chicago, per cui è stata candidata all’Oscar, così come è accaduto per Il Diario di Bridget Jones).

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