Vanessa Grey: “I veri vip siamo noi. Sanremo? Carlo Conti chiamami!”

Vanessa Grey ci ha raccontato del suo ultimo brano,"I Vip So Chic", dei suoi sogni di duettare con Ultimo e andare a Sanremo. Poi di Jovanotti e...

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Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

I Vip So Chic è l’ultimo brano della speaker radiofonica, conduttrice e cantante Vanessa Grey. Scritto insieme a Karin Amadori, Valerio Carboni e Sabatino Salvati, la canzone, dal sound fresco e travolgente, è una brillante parodia della vita da copertina che tutti noi sogniamo, tra cocktail scenografici, abiti glitterati e ville lussuose.

Vanessa Grey ci ha raccontato come è nato I Vip So Chic, cosa lo ha ispirato e perché ha scelto di realizzare il video, che lo accompagna, interamente con l’intelligenza artificiale. La clip, tra l’altro, è stata trasmessa sui maxischermi di Times Square a New York.

Come è nato I Vip So Chic?
È nato nel cuore della notte. Mi sono svegliata e ho pensato: “scrivo una canzone sui vip”. È successo così, in modo spontaneo, ho sentito l’urgenza di raccontare i vip ma in modo non banale. Volevo raccontare la “Milano da bere”, l’apparenza, la corsa alla visibilità… ma anche l’illusione che tutto ciò che brilla sia vero. L’ho scritta insieme a Karin Amadori, Valerio Carboni e Sabatino Salvati, che ci ha supportato a distanza. È un brano ironico ma profondo: vuole ricordare che i veri vip dovremmo essere noi, se scegliamo di vivere la nostra vita da protagonisti.

Il tuo lavoro in radio ti ha ispirata per questo brano?
Assolutamente sì. Vivo ogni giorno a contatto con il mondo dello spettacolo. E spesso racconto quello che vivo: aneddoti, situazioni… la mia vita privata e quella lavorativa si intrecciano continuamente.

I Vip So Chic è accompagnato da un video realizzato interamente con l’intelligenza artificiale, perché questa scelta?
È un progetto di cui vado molto fiera. Non abbiamo girato nemmeno un frame. Abbiamo usato un servizio fotografico professionale – scattato in un locale esclusivo di Milano – e da lì, con tecnologie AI, abbiamo costruito tutto il videoclip. Volevo qualcosa che fosse davvero contemporaneo, in linea con i tempi e magari anche un po’ visionario. Ancora oggi un videoclip musicale interamente realizzato con l’intelligenza artificiale è una rarità.

Il brano ha un ritmo coinvolgente. Possiamo considerarlo una hit estiva?
Assolutamente, me lo auguro! Lo sto cantando nei live che sto facendo e la reazione del pubblico è positiva, anche tra chi ancoro non lo conosce. Vedi le persone che iniziano a ballare, a canticchiare. L’ho portato anche in eventi importanti come quello che ho fatto alla Fabbrica del Vapore, per il lancio di un’app sulla sicurezza delle donne. Amo collegare la mia musica a iniziative che hanno un valore sociale.

Molti tuoi brani hanno messaggi sociali. Il sostegno alle donne è un tema ricorrente?
Sempre. Credo nella forza e nella bellezza delle donne. Mi piace condividere e sostenere. Dobbiamo essere sempre più unite.

Ti senti più a tuo agio nel ruolo di cantante o di conduttrice?
In entrambi. Alla fine è sempre comunicazione. La voce è il mio strumento, che sia parlata o cantata. La differenza è solo nel mezzo. In radio racconto, nel canto esprimo. Ma sono sempre io.

Quando hai capito che la musica sarebbe stata la tua strada?
Non da subito. Mi sono laureata in economia aziendale e ho avuto diverse offerte lavorative “classiche”: una banca, un’azienda, persino per insegnare. Ma non era ciò che volevo. Ho rifiutato tutto e mi sono trasferita a Milano, inseguendo la mia passione. Non è stato facile: tanta gavetta, ma anche tante piccole grandi soddisfazioni che mi hanno confermata nella mia scelta.

Ufficio stampa - Vanessa Grey
Vanessa Grey

E nel tempo libero? Che musica ascolti?
A volte… nessuna. Ho bisogno di silenzio, soprattutto dopo giornate intense. Altre volte mi concedo musica lounge, jazz, qualcosa di rilassante. Ma il silenzio è fondamentale per ritrovare me stessa.

Se potessi sognare un duetto, con chi lo faresti?
Ultimo. Amo la sua autenticità, la sua capacità di creare il proprio mondo artistico. È un grande cantautore, una vera risorsa per la musica italiana.

E come speaker? Qual è l’intervista che più ti ha colpita?
Con Jovanotti. Dovevo intervistarlo, ma alla fine è stato lui a fare domande a me! Si era incuriosito della mia carriera da cantante e speaker. È stata una chiacchierata profonda, piena di energia. Mi ha lasciato tanto.

Il momento in cui hai sentito più forte l’affetto del pubblico?
Quando ero ancora a Radio Reporter, prima di arrivare a RTL. Ero al concerto di Vasco Rossi, e un gruppo di ragazzi mi ha riconosciuta solo dalla voce. Mi ha colpito profondamente essere riconosciuta  solo grazie alla voce. Un’emozione unica.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Sto lavorando a uno spettacolo che racconta le due facce della mia vita: quella da artista e quella da speaker. Prima nei locali, poi in teatro. E poi ho due nuovi progetti imprenditoriali: un brand di abbigliamento e un gin tutto mio. Voglio portare avanti anche queste sfide creative.

E Sanremo? Ci hai pensato?
Sempre. È il mio sogno. Da bambina lo guardavo con la mia famiglia. Oggi, dopo tanti anni di musica e interviste, vorrei esserci anch’io. Magari come cantante, ma anche come co-conduttrice. Carlo Conti, se mi ascolti: chiamami! 

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