Dieta, le migliori della settimana dal 22 al 28 aprile

Cosa mangiare ora che la primavera ci toglie le energie e abbiamo bisogno di fare il pieno di nutrienti? Scopriamo insieme i migliori consigli dei nostri esperti

Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Aprile, dolce dormire: i proverbi non sbagliano mai, e in effetti la primavera è il periodo dell’anno in cui più ci sentiamo stanchi e privi di forze. È questo il momento giusto per fare il pieno di energia, portando in tavola cibi gustosi e salutari tra i tanti che la terra ci offre nella stagione della rinascita. Vediamo quali sono i migliori consigli alimentari dei nostri esperti.

Dieta Help, per perdere peso in fretta

Promettendo di far perdere sino a 4 kg in un mese, la dieta Help è già diventata di moda nel mondo anglosassone. Ideata da Kimberly Willis, il suo nome è l’acronimo di “Healty Eating & Lifestyle Plan” – ovvero un programma per avere un’alimentazione e uno stile di vita salutari. Niente conteggio delle calorie, bensì attenzione alla qualità del cibo che si mangia e al tipo di cottura da prediligere. Spazio soprattutto ai cereali, alla verdura, alla frutta, ai latticini e alle proteine, soprattutto carne e pesce magri e uova. Infine, come condimento è meglio usare olio extravergine d’oliva.

La dieta prevede pasti piccoli e frequenti: mangiare ad intervalli regolari di ogni tre ore serve infatti a rimettere in moto il metabolismo e ad evitare gli attacchi di fame improvvisi. Le cotture migliori sono quelle al vapore, in cartoccio o in padella, evitando l’uso di grassi e sostituendoli con le spezie per dare sapore ai piatti. È infine importante bere tanta acqua, aiutandosi anche con le tisane, fare un po’ di movimento fisico e concentrarsi sull’aspetto psicologico, prediligendo attività come la meditazione e la respirazione guidata.

Rambutan, il frutto alleato della dieta

Avete mai sentito parlare del rambutan? Si tratta di un frutto esotico proveniente dall’Indonesia e dalla Malesia, caratterizzato da un guscio rosso o arancione e da grandi peli verdi, che lo fanno somigliare ad un riccio di mare. La sua polpa è succosa e fresca, ideale per le calde giornate estive. Oltre ad essere molto buono, questo frutto possiede interessanti proprietà nutrizionali che ne fanno un alleato del nostro benessere – e persino della dieta. È innanzitutto ricco di fibre, utili per favorire la digestione e migliorare il transito intestinale.

Contiene inoltre molti antiossidanti, presenti anche nei semi e nella buccia (che solitamente non sono edibili): è presente in particolare la vitamina C, che aiuta a rafforzare il sistema immunitario e a combattere i danni dei radicali liberi, prevenendo diverse malattie croniche. Il rambutan sembrerebbe avere anche un’azione antimicrobica, utile contro vari batteri patogeni. Secondo alcuni studi, infine, supporterebbe la fertilità maschile e femminile, grazie alla presenza di catechina, quercetina e polifenoli.

Dieta della longevità, come funziona

Si può mangiare meglio e vivere più a lungo? Basta affidarsi alla dieta della longevità: ideata dal professor Valter Longo, direttore dell’Istituto sulla Longevità presso l’University of Southern California e direttore del programma di ricerca di Longevità e Cancro presso l’Istituto di Oncologia Molecolare IFOM di Milano, è un vero e proprio stile di vita che mira a rallentare l’invecchiamento. L’obiettivo è non solo quello di consumare cibi più sani, ma anche quello di prevenire numerose malattie abbinando della moderata attività fisica e alcune sane abitudini quotidiane ad una dieta equilibrata ed ipocalorica.

Basato sui principi della dieta mediterranea, questo programma alimentare rispecchia le regole della dieta mima-digiuno: prevede 5 giorni di restrizione calorica, con un apporto energetico di circa 1100 kcal il primo giorno e 700-800 kcal per il resto del tempo. Cosa portare in tavola? Via libera a verdura e frutta, ma anche a cereali, legumi e grassi “buoni” (come l’olio extravergine d’oliva). Tra le proteine animali, è meglio prediligere quelle provenienti dal pesce. È poi importante variare spesso la propria alimentazione e consumare due pasti al giorno.

Digiuno terapeutico: i benefici

Per contrastare l’ormai crescente diffusione di problemi quali sovrappeso e obesità, possiamo ricorrere alla digiunoterapia: seguire un periodo di totale digiuno diventa un vero e proprio protocollo terapeutico volto a migliorare la nostra qualità della vita e a ridurre il rischio di sviluppare numerose malattie, come il diabete e i problemi cardiovascolari. È importante però seguire le indicazioni di uno specialista ed evitare il fai-da-te, per non incorrere in carenze o in spiacevoli effetti collaterali. Come si sviluppa il digiuno terapeutico?

Non esiste un modello standard a cui fare riferimento: esistono tanti tipi di digiuno, ciascuno con le sue caratteristiche. È il caso del digiuno intermittente, che prevede delle fasce temporali (a volte di poche ore, altre di interi giorni) in cui ci si limita solamente a bere acqua. Altri regimi invece consistono nel totale digiuno che si alterna a giorni di forte restrizione calorica. Quando rimaniamo per molte ore senza mangiare, il nostro corpo va in chetosi e altera il suo metabolismo, iniziando a produrre energia non più dai carboidrati, bensì facendo uso delle riserve di grasso accumulate nell’organismo.

Le proprietà delle fragole

Dolci, succose e nutrienti, le fragole sono tra i frutti preferiti della stagione primaverile, che ci accompagnano per quasi tutta l’estate. Oltre ad essere buonissime, sono anche un vero toccasana per l’organismo: merito delle tante sostanze di cui sono ricche, le quali vantano numerose proprietà terapeutiche per la salute. Sono frutti a basso contenuto calorico, per cui vanno benissimo anche quando siamo a dieta. Inoltre contengono un’importante quantità di acqua e di preziosi sali minerali, come il potassio e il manganese.

Le fragole sono poi un’ottima fonte di antiossidanti, tra cui gli antociani e i polifenoli: queste sostanze contribuiscono a combattere la formazione dei radicali liberi e lo stress ossidativo, responsabile di un maggior rischio di sviluppare problemi quali diabete, malattie cardiovascolari e alcune forme di tumore. Spiccano poi le fibre, che uniscono la loro azione a quella degli acheni, i piccoli semini presenti sulla superficie delle fragole: hanno entrambi proprietà lassative, stimolando il corretto transito intestinale. Infine, troviamo buone quantità di vitamina C e di acido folico, quest’ultimo molto importante in gravidanza.

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