Dieta, le migliori della settimana dal 20 al 26 gennaio

Tra i benefici (sempre da ricordare) della dieta mediterranea e i vantaggi del digiuno, gli spunti per chi vuole iniziare a mangiare bene non mancano

Pubblicato: 26 Gennaio 2020 10:19

DiLei

Redazione

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Tornare in forma e iniziare a mangiare meglio è l’obiettivo di tantissime persone. Oggi come oggi, grazie alle conoscenze scientifiche sempre più approfondite è possibile farlo in maniera semplice. Per rendersene conto basta citare la dieta Blue Zone, frutto di anni di ricerca sulle abitudini alimentari di zone del mondo come l’isola greca di Ikaria, la prefettura giapponese di Okinawa e la provincia sarda dell’Ogliastra (giusto per citarne alcune).

In queste aree, l’incidenza di malattie croniche è estremamente bassa grazie soprattutto a un’alimentazione che dà ampio spazio ai cibi di origine vegetale. Troviamo ovviamente le verdure, i cereali, ma anche frutti come i mirtilli (che come dimostra questo studio del 2015 sono preziosi per la salute del cuore) e olio extra vergine d’oliva.

Chi non è intollerante al lattosio può dare spazio, ovviamente chiedendo consiglio al medico per le quantità, anche al latte vaccino. Questo alimento è caratterizzato da diversi benefici. Tra questi è possibile ricordare la presenza di lipidi salutari come i grassi omega-3 e l’acido linoleico coniugato, così come il contenuto di calcio (una tazza da 200 grammi contiene quasi il 70% della razione di calcio consigliata ogni giorno ai soggetti adulti).

Utile ai fini della prevenzione dell’osteoporosi (questo studio polacco del 2014 sottolinea chiaramente i benefici del consumo quotidiano di prodotti lattiero-caseari se si punta al mantenimento della densità minerale ossea), il latte aiuta anche a mantenere il controllo del peso grazie alla presenza di proteine, nutrienti che ottimizzano i livelli di sazietà.

Mangiare bene non significa solo mirare alla perdita di peso ma, come abbiamo visto accennando alla dieta della Blue Zone, anche considerare la prevenzione di diverse malattie, come per esempio i tumori. Le arance sono particolarmente utili al proposito. In questo caso dobbiamo dire grazie alle antocianine. Questi pigmenti sono infatti in grado di favorire l’apoptosi (morte cellulare programmata) in diversi tipi di tumore, come per esempio quello alla prostata.

Se si ha intenzione di mantenersi in forma è cruciale non solo scegliere bene quello che si mette nel piatto, ma valutare anche l’apporto idrico. Gli esperti di Humanitas consigliano di orientarsi verso acque alcaline e dal basso residuo fisso. Va bene anche l’acqua del rubinetto a patto che sia microbiologicamente pura.

Tornando un attimo ai cibi che aiutano a rimanere in forma non possiamo non citare il riso integrale. Ricchissimo di fibre – alleate dell’efficienza intestinale – è noto anche per la presenza di vitamine del gruppo B che, come evidenziato sempre dagli esperti del gruppo Humanitas, aiutano a mantenere la buona funzionalità del metabolismo.

Un approccio sempre più adottato è quello che coniuga la scelta di alimenti sani con lo schema del digiuno intermittente. Tra le diete più popolari in merito va citata quella del digiuno intermittente 16/8, resa famosa anche da VIP come Jennifer Aniston. Basata sul consumo di cibo per sole 8 ore nella giornata, come dimostrato da questo studio statunitense del 2014 può rivelarsi una buona alleata nel controllo della glicemia.

Parlare di approccio salutare al cibo significa, per forza di cose, chiamare in causa la dieta mediterranea, che ha molti punti in comune con le abitudini alimentari degli abitanti delle zone blu. Il regime alimentare Patrimonio UNESCO è stato decretato il migliore al mondo dagli esperti della rivista U.S. News & World Report. Il primo posto fra 35 diverse diete è stato conquistato in virtù dei benefici relativi al controllo del peso e al miglioramento della salute del cuore e del sistema nervoso.

Concludiamo ricordando che, prima di mettere in atto le raccomandazioni alimentari elencate in queste righe, è opportuno chiedere consiglio al proprio medico curante per valutare al meglio lo stato di salute e per escludere la presenza di eventuali allergie.

Quello che mettiamo ogni giorno nel piatto – come dimostra la bioterapia nutrizionale, che ci rammenta anche l’importanza delle combinazioni alimentari – ha effetti non indifferenti sulla nostra salute e sulla vitalità.

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