Omega-9: cosa sono e dove si trovano

Gli omega-9 sono acidi grassi insaturi che aiutano a ridurre il colesterolo e a prevenire le malattie cardiovascolari

Pubblicato: 18 Febbraio 2019 15:31Aggiornato: 16 Febbraio 2022 14:35

Roberta Martinoli

Medico Nutrizionista

Dopo una Laurea in Scienze Agrarie e un Dottorato di Ricerca in Fisiologia dei Distretti Corporei, consegue una Laurea in Scienze della Nutrizione Umana e in Medicina e Chirurgia.

Cosa sono

I grassi alimentari possono essere suddivisi in tre famiglie in base alla loro struttura chimica. Si parla dunque di:

Gli acidi grassi appartenenti alla serie omega nove possiedono una particolare caratteristica biochimica: all’interno delle loro molecole, il primo doppio legame si trova tra il nono ed il decimo atomo di carbonio a partire dal gruppo metilico terminale (omega è l’ultima lettera dell’alfabeto greco). Allo stesso modo negli omega-6 e negli omega-3 il primo doppio legame si trova tra il sesto e il settimo atomo di carbonio e tra il terzo e il quarto atomo di carbonio a partire dal carbonio terminale.

Un’altra importante differenza strutturale sta nel fatto che gli omega-9 possiedono un solo doppio legame e per questo vengono chiamati acidi grassi monoinsaturi o MUFA dall’inglese MonoUnsaturated Fatty Acids, mentre gli omega-3 e gli omega-6 possiedono più doppi legami e vengono indicati anche come PUFA da PolyUnsaturated Fatty Acids. Proprio in virtù della diversa struttura chimica succede una cosa interessante.

Il nostro organismo possiede gli enzimi in grado di sintetizzare gli omega-9 a partire da altri grassi insaturi mentre non è in grado di sintetizzare gli omega-3 e gli omega-6 che devono, dunque, essere necessariamente assunti con l’alimentazione e vengono per questo considerati essenziali. Anche se gli omega-9 non sono essenziali al pari delle altre due famiglie di grassi polinsaturi, rappresentano comunque una risorsa importante per la nostra salute ed è opportuno che siano presenti nell’organismo in determinati rapporti quantitativi rispetto agli omega-3 e agli omega-6.

Dove si trovano

Le fonti alimentari a più alto contenuto di omega-9 sono gli oli qui di seguito elencati:

Gli effetti benefici sull’organismo

Come diceva il filosofo Feuerbach “Siamo quello che mangiamo”. La composizione delle nostre strutture cellulari e la salute dell’intero organismo dipendono in gran parte dalla nostra alimentazione. In caso di dieta ricca di grassi saturi e di zuccheri semplici (la tipica Western diet), il nostro metabolismo risponde producendo acidi grassi monoinsaturi nel tentativo di riequilibrare il sovraccarico da grassi saturi. Lo sforzo legato alla sintesi dei MUFA genera un elevato stress cellulare che affatica la funzione epatica fino a compromettere l’efficienza dei nostri sistemi enzimatici. Assumere acidi grassi omega-9 con la dieta, preferibilmente sotto forma di acido oleico attraverso il consumo regolare di olio extravergine di oliva, permette di azzerare lo stress cellulare riportando il sistema all’equilibrio.

Un acido grasso stabile alle alte temperature come l’omega-9 non solo è adatto per le fritture ma è in grado anche di prevenire l’insorgenza delle malattie cardiovascolari a differenza dei grassi animali e di quelli appartenenti alla serie omega-6 se consumati in elevate quantità.

Non è un caso se nel dopoguerra uno scienziato americano, Ancel Keys, volle studiare la dieta dei paesi che affacciano sul Mar Mediterraneo. Aveva notato infatti che in questi paesi si moriva raramente di infarto anche se la dieta era ricca di grassi. Nel Seven Country Study Ancel Keys scoprì che i grassi della Dieta Mediterranea erano prevalentemente della serie omega-3, omega-6 e omega-9. Scoprì che il valore salutistico dell’olio extravergine di oliva era legato al suo alto contenuto di acido oleico e alla capacità di questo grasso di favorire l’assorbimento delle vitamine A e E di cui l’olio di oliva è ricco. Fu così che in tutto il mondo si conobbe l’alto valore nutrizionale del nostro olio di oliva che rappresenta il fulcro della Dieta Mediterranea. Mi piace ricordare che nel 2010 la Dieta Mediterranea è stata proclamata dall’UNESCO “patrimonio immateriale dell’umanità” riconoscendone la paternità all’Italia. La ricerca scientifica ha ampiamente dimostrato che gli omega-9:

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