Gelato, caratteristiche nutrizionali e i gusti con meno calorie

Cosa assumiamo realmente ogni volta che mangiamo un gelato? Scopriamo insieme le caratteristiche dei gusti più diffusi e i trucchi per consumarlo anche a dieta

Gaia Masiero

Editor specializzata in Alimentazione & Benessere

Digital Content Specialist, è autrice di articoli su alimentazione e benessere per i quali si avvale del supporto di nutrizionisti e dietisti.

Rinunciare al gelato è praticamente impossibile, soprattutto in estate. Fresco, invitante, dolce e cremoso è tornato a tentarci anche quest’anno con coppette, coni e biscotti tutti da gustare. Ma quale gelato è migliore e più sicuro per la nostra salute? Quello artigianale, confezionato o fatto in casa? Probabilmente conoscete già la risposta, ma vediamo nel dettaglio perché, partendo dai valori nutrizionali del gelato misurati facendo una media tra diversi prodotti confezionati disponibili sul mercato.

Gelato: valori nutrizionali

Le tabelle che riportiamo di seguito sono solo un’indicazione e fanno riferimento al gelato confezionato, gusto fior di latte.

Nutriente                          Per 100 g di prodotto
Acqua (g) 60,6
Energia (kcal) 189
Proteine (g) 3,1
Lipidi (g) 8,8
Carboidrati (g) 25,9
Fibra totale (g) 0,2
Colesterolo (mg) 29

 

Sali minerali        Per 100 g di prodotto
Calcio (mg) 98
Sodio (mg) 41
Potassio (mg) 119
Fosforo (mg) 74
Cloro (mg) 85
Zolfo (mg) 26
Magnesio (mg) 11

Ora, andiamo a vedere i valori medi delle kcal per 100 g di prodotto di altri gusti di gelato:

Gusti crema                              Kcal per 100 g di prodotto
Biscotto 278
Cioccolato 220
Caffè 210
Crema 198
Nocciola 232
Stracciatella 217

 

Gusti frutta                 kcal per 100 grammi
Fragola 130
Cocco 210
Limone 130
Lampone 170
Anguria 130

Come abbiamo visto nelle tabelle qui sopra, al di là delle differenza caloriche tra gusto e gusto, il gelato non rappresenta un alimento interessante dal punto di vista nutrizionale. Anzi. Le poche proteine che troviamo come conseguenza della presenza di latte e uova, non sono sufficienti a bilanciare la quantità di zuccheri e grassi acquisiti con qualche cucchiaiata di gelato. Per questo motivo, se ne raccomanda un’assunzione morigerata sia nelle dosi sia nella frequenza di consumo.

Come si fa il gelato?

Il gelato è composto principalmente d’acqua, aria, zucchero e grassi. L’acqua è contenuta negli alimenti utilizzati per prepararlo, l’aria viene incorporata durante la lavorazione, lo zucchero viene aggiunto agli ingredienti base e può essere sostituito dal miele, mentre i grassi provengono principalmente dalla panna e dal latte.

Per procedere alla lavorazione, si parte dagli ingredienti liquidi ovvero il latte e/o la panna e lo zucchero invertito, che è una miscela di glucosio e fruttosio. Successivamente vengono aggiunti gli ingredienti più consistenti come le uova o il latte condensato. Una volta ottenuto un composto liscio e omogeneo, viene portato a circa 35°C per favorire la fusione tra gli ingredienti. A questo punto si possono aggiungere gli ingredienti solidi come lo zucchero, il latte in polvere, gli emulsionanti, gli stabilizzanti e altri ingredienti come il cacao nel caso della preparazione del gelato al cioccolato.

Terminato questo processo, si passa alla pastorizzazione, all’omogeneizzazione con l’agitazione meccanica e alla maturazione e, infine, alla mantecatura. A rendere il latte cremoso e non ghiacciato è la maturazione, durante la quale le proteine del latte e delle uova assorbono l’acqua, ma anche la scelta di mantecarlo e raffreddarlo lentamente per evitare la formazione di grossi cristalli di ghiaccio.

Meglio il gelato industriale o artigianale?

Abbiamo visto in linea generale la ricetta base del gelato, ma è proprio negli ingredienti che troviamo una sostanziale differenza che porta alla produzione di gelati molto diversi tra loro.

Il gelato industriale viene preparato diversi mesi prima del consumo ed è solitamente preparato con ingredienti semilavorati come succhi e polpe di frutta, latte in polvere, aromatizzanti, additivi e stabilizzanti. A renderlo così cremoso, le alte quantità di grassi e la fase di soffiatura che introduce aria (fino al 120 %) durante la fase di raffreddamento.

Il gelato artigianale può essere preparato sia con ingredienti freschi al 100% sia con l’ausilio di ingredienti composti, che vengono chiamati anche semilavorati, ovvero una miscela di ingredienti preparati industrialmente, spesso ridotti in polvere, che vengono poi integrati con quelli freschi. Questa scelta abbassa indubbiamente la qualità del gelato artigianale, che è da preferire inteso come di produzione della gelateria al 100% grazie all’uso di prodotti freschi lavorati direttamente nel laboratorio durante le fasi di preparazione.

Il gelato fatto in casa poi, è da considerarsi ancora migliore a livello nutrizionale, visto il controllo totale che possiamo avere sugli ingredienti. Dal momento che però viene spesso realizzato senza passare dalla fase di pastorizzazione, è più sicuro prepararlo senza uova, oppure utilizzare uova precedentemente pastorizzate.

Gelato e sorbetto: le differenze

Il gelato alla frutta e il sorbetto hanno molte caratteristiche gustative in comune, tanto da venire spesso confusi, eppure si tratta di due prodotti molto diversi tra loro. Proprio tra gli ingredienti base troviamo una differenza sostanziale che incide molto anche a livello nutrizionale: i sorbetti contengono principalmente acqua e zuccheri, ma non grassi. Proprio la parte grassa infatti data da panna e latte intero rende il gelato più ricco e cremoso del sorbetto che si presenta invece più acquoso e ghiacciato. Indicato per chi è intollerante al lattosio o segue una dieta vegana, il sorbetto non è comunque da considerarsi interessante a livello nutrizionale poiché apporta principalmente acqua e zuccheri, è privo di fibre e proteine e le vitamine di cui sono ricchi i frutti con cui viene preparato sopravvivono solo in parte a causa dei processi di lavorazione con cui vengono estratti i succhi.

Se volete preparare dei sorbetti a casa, avete la possibilità di assicurarvi una buona presenza vitaminica utilizzando frutta congelata da lavorare in breve tempo senza eccedere con l’esposizione alla luce (che compromette le vitamine fotosensibili come la C). Il processo di congelamento infatti, è meno deleterio della cottura per le vitamine e ci consente di dare un senso nutrizionale a un prodotto poco ricco di nutrienti come il sorbetto.

Gelato a dieta

Quando siamo a dieta e non vogliamo rinunciare al gelato, cerchiamo degli escamotage, come quello di mangiarlo al posto del pranzo. Ma è giusto? Ci aiuta a dimagrire?

“Ricco di zuccheri e grassi, il gelato, al contrario di quanto si possa pensare, non è un pasto leggero da consumare al posto del pranzo. Meglio consumarlo a merenda, possibilmente scegliendo una coppetta di gelato artigianale godendosi i propri gusti preferiti” consiglia la biologa nutrizionista Melissa Mombrini.

Qualche trucco per non esagerare

Il consiglio della nutrizionista ha un tono chiaro: se dovete fare uno sgarro, fatelo come piace a voi. Questo vi aiuterà a trarre la massima soddisfazione dalla tanto desiderata coppetta di gelato, ma anche a non fare confusione. Ovvero non pensate che mangiare una vaschetta di gelato alla fragola sia un’opzione compatibile con un’alimentazione sana ed equilibrata, tanto meno con un regime dietetico dimagrante.

Il gelato non gelato per non sgarrare

Se il gelato non è un’opzione compatibile con la vostra dieta per perdere peso, ma non volete rinunciare a una merenda fresca che ve lo ricordi un po’, provate queste ricette. Non avrete nemmeno bisogno della gelatiera, basterà utilizzare un frullatore dotato della funzione tritaghiaccio ovvero dotato di un motore abbastanza potente da sopportare la resistenza dei cibi congelati.

Ecco qualche consiglio per preparare al meglio il nostro gelato non gelato light:

Gelato: facciamolo a casa

Fare a casa il gelato è divertente e gustoso ed è una buona idea per avere sotto controllo tutti gli ingredienti che lo compongono. Sicuri di scegliere alimenti di altissima qualità, possiamo preparare tantissime tipologie diverse di gelato, utilizzando ovviamente l’apposita gelatiera che può essere sia auto refrigerante sia con refrigerazione separata.

In questo caso, il cestello dovrà essere messo a riposare in freezer qualche ora per poter trasferire la bassa temperatura agli ingredienti in fase di lavorazione. Se avete a disposizione questa tipologia di strumento, ricordatevi di portare gli ingredienti alla giusta temperatura per tempo, poiché non sarà in grado di refrigerare ingredienti a temperatura ambiente (soprattutto se fa caldo). Un altro consiglio per ottenere ottimi risultati, è quello di dedicare il giusto tempo alla miscelazione degli ingredienti prima di procedere alla mantecatura: questo ci consentirà di ottenere un gelato cremoso, omogeneo e privo di cristalli.

Fonti bibliografiche

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