Dieta idroponica: cos’è, come funziona ed esempio di menu

Con la dieta idroponica perdi peso, grazie agli alimenti che depurano l'organismo, e migliori la salute dei tuoi reni

Biagio Flavietti

Farmacista e nutrizionista

Farmacista e nutrizionista, gestisce dal 2017 una pagina di divulgazione scientifica. Appassionato di scrittura ed editoria, lavora come Web Content Editor per alcune realtà del settore farmaceutico e nutrizionale.

La dieta idroponica è un regime alimentare che aiuta a dimagrire e consente di prendersi cura dei propri reni. Come? Consumando gli alimenti e l’acqua più giusti per il proprio benessere.

L’acqua alla base della dieta Idroponica

Tutti sanno che una giusta e corretta idratazione è il segreto per rimanere in forma, perdere peso e prevenire moltissime malattie dell’organismo. Per questo gli esperti consigliano, da sempre, di consumare ogni giorno almeno due litri d’acqua, scegliendo preferibilmente quelle povere di sodio (con concentrazione inferiore a 40 mg/l) e integrando i liquidi anche con tisane a base di malva, camomilla, finocchio e carciofo. L’acqua è importantissima per permettere il corretto funzionamento di cellule, reazioni enzimatiche e metaboliche, ma anche per il benessere di tessuti, mucose, cute e capelli. Dove c’è acqua c’è vita. Basti pensare (in modo esemplificativo) ad una pianta che vive in condizioni di siccità e confrontarla con una pianta che invece vive con i giusti livelli d’acqua e idratazione. Quest’ultima avrà tutte le forze di portare avanti funzione primarie per sopravvivere ma anche secondarie per accrescersi e diventare più forte e robusta. Spesso si intraprendo percorsi per la perdita di peso o per l’aumento della massa muscolare, trascurando il fattore “idratazione”. Purtroppo, senza questa fondamentale componente, il corpo non potrà svolgere a pieno regime il suo lavoro e quindi non permettere di raggiugere gli obiettivi sperati in termini di peso o accrescimento muscolare.

Quando si parla, quindi, si dieta idropinica si fa riferimento a tutte le terapie nelle quali è prevista l’assunzione di particolari acque minerali che presentano specifiche proprietà benefiche per il corpo umano e i suoi organi (soprattutto fegato e reni). Queste acqua hanno la facoltà di trattare alcune particolari patologie o di coadiuvare uno stato di benessere cellulare e tissutale, che sono fondamentali per affrontare patologie e altre condizioni metaboliche. La dieta idropinica deve essere stabilita e seguita con l’aiuto di uno specialista. Inoltre, è opportuno considerare che nell’ambito di una dieta idroponica il nutrizionista o il medico consiglierà al proprio paziente l’assunzione di alcuni cibi specifici che favoriscano il processo di depurazione dell’organismo, mantenendo più leggero, più sano e più funzionale. E un corpo che funziona bene sarà anche un corpo più bello e più giovane.

Cosa si intende per acqua oligominerale?

Per prima cosa bisogna definire cos’è un acqua minerale. Per acqua minerale non si intende l’acqua priva di bollicine o volgarmente detta “liscia”, bensì sono acque che vengono imbottigliate così come sgorgano dalla sorgente. Le acque minerali possono essere acque minerali lisce, gassate o effervescenti sono naturali, a seconda della caratteristiche della sorgente dalla quale sgorgano. Inoltre, le acqua minerali si chiamano così, perché quando sgorgano dalle loro sorgente naturale, attraversano diversi strati rocciosi e quindi si arricchiscono di minerali preziosi per l’organismo umano.

Per capire quanti sali minerali sono disciolti all’interno delle acque presenti in commercio o che si bevono dai rubinetti, è possibile consultare il famoso “residuo fisso”. Il residuo fisso, altro non è che la quantità di sali minerali e oligoelementi contenuti in un litro di acqua dopo essere stata sottoposta a evaporazione a 180°. Una volta compreso tutto ciò, sarà più chiaro capire la differenza tra acqua minerale e oligominerale:

Una cosa che va sempre ricordata sull’assunzione d’acqua è la seguente: per avere una giusta idratazione per l’organismo è necessario bere 1,5 – 2 litri d’acqua al giorno, ma distribuendola equamente nell’intero arco della giornata. Proprio come se si dovesse bere un bicchiere colpo d’acqua ogni mezz’ora. In questo modo non si andranno ad affaticare, inutilmente i reni, ma anzi si avrà un’efficace processo di idratazione che coinvolgerà tutte le cellule e ei tessuti del corpo umano. Di seguito una tabella riassuntiva, che differenzia i diversi tipi di acqua in base al residuo fisso:

Tipologia di acqua Quantità di residuo fisso
Acque minimamente mineralizzate < 50 mg/L di sali minerali disciolti
Acque oligominerali 51 – 500 mg/L di sali minerali disciolti
Acque ricche in sali minerali > 1500 mg/L di sali minerali disciolti

Gli alimenti per una corretta dieta idroponia

La dieta idroponica è semplice da seguire e particolarmente efficace. Come funziona? Si tratta di un’alimentazione equilibrata che prevede il consumo di alcuni cibi che stimolano la diuresi e migliorano il funzionamento dei reni. Al primo posto c’è senza dubbio l’aglio, un potentissimo antibatterico perfetto per rendere gustoso ogni piatto, ma anche per depurare l’organismo e riattivare il metabolismo. A tavola non possono mancare nemmeno le cipolle, che riducono il colesterolo e contrastano la ritenzione idrica, i peperoni, ricchi di vitamina A e C, i cavoli, i broccoli e i mirtilli. Largo spazio pure alla frutta secca e al pesce, grazie all’Omega 3 e alle proteine “buone”, come pure alle uova, alla rucola e al grano saraceno. Ma cerchiamo di capire nel dettaglio quali sono gli alimenti che un nutrizionista inserirebbe all’interno di una sane ed equilibrata dieta idroponica:

Esempio di menu della dieta idroponica

Ovviamente, si tratta di tutte indicazioni e riflessioni di carattere generico, che prevedono sempre di confrontarsi con il medico. Prima di iniziare ogni dieta di esclusione (come quella idroponica) è fondamentale contattare il proprio medico. Uno specialista infatti sarà in grado di indicare se si tratta dell’alimentazione giusta per voi e se è compatibile con il vostro quadro clinico, fornendovi utili consigli. Inoltre, il piano alimentare dovrà essere realizzato da un nutrizionista, che saprà comporre gli abbinamenti giusti per evitare carenze e squilibri nutrizionali (di macro e micronutrienti), ma soprattutto che saprà instradare ogni soggetto sul percorso più adatto alle proprie esigenze e ai propri obiettivi.

Fonti bibliografiche

Aspetti principali della dieta

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