Come si perdono due chili in tre giorni con la dieta cram

Tutti i segreti della dieta cram, il regime alimentare nato a scopo pediatrico che consente di usare solo 4 ingredienti e promette di sgonfiare la pancia

Pubblicato: 16 Giugno 2023 11:20

Gaia Masiero

Editor specializzata in Alimentazione & Benessere

Digital Content Specialist, è autrice di articoli su alimentazione e benessere per i quali si avvale del supporto di nutrizionisti e dietisti.

La dieta cram è un regime alimentare molto in voga negli USA che garantisce un ventre piatto in pochissimo tempo. Il mondo delle diete lampo annovera tantissimi schemi alimentari adatti a sgonfiare la pancia, depurare l’organismo e a snellire la silhouette, la cram è tra questi, ma non può essere effettuata per più di 3 giorni.

Dietro l’acronimo cram si nascondono 4 semplici ingredienti:

Dieta cram: come funziona

Gli alimenti concessi durante i tre giorni di dieta cram sono solo quattro, seppur con qualche (molto ridotta) alternativa: cereali, riso, mele, latte e derivati fermentati. Questi rappresentano le categorie, con qualche variazione possibile, ossia: tra i cereali sono concessi cracker, pane integrale, farina d’avena e pasta integrale. Oltre al latte, è permesso consumare prodotti lattiero-caseari freschi come yogurt e latte scremato, kefir o latticello. Le mele possono essere mangiate fresche o cotte al forno o in succo, meglio se estratto.

Con la dieta cram è possibile perdere fino a 2 chili in 3 giorni ed è possibile notare anche un’immediata riduzione del gonfiore addominale. Compatibilmente con gli effetti causati dalla restrizione calorica, è possibile abbinare alla dieta anche sport ed esercizio fisico di intensità leggera o media, mentre sono sconsigliate le attività fisiche più intense e gli sport che richiedono molte energie.

Trattandosi di una dieta restrittiva che consente di utilizzare ben pochi cibi non si può seguire a lungo (massimo 3 giorni). È tuttavia molto semplice da seguire anche per chi non è abile in cucina, o non ha tempo o voglia di seguire una dieta. I tre giorni di tempo non vanno superati in quanto il rischio è quello di trovarsi alle prese con apporti nutrizionali non sufficienti, carenze nutrizionali e spossatezza eccessiva.

Quando fare la dieta cram

La dieta cram è indicata per:

Ai quattro alimenti concessi bisogna assolutamente integrare almeno due litri di acqua al giorno. Questo tipo di alimentazione permette di perdere peso in poco tempo, grazie all’eliminazione dei liquidi in eccesso e la diminuzione di tossine. La ristretta scelta di cibi costringe a un’alimentazione estremamente ripetitiva e noiosa, ma allo stesso tempo rende più difficile commettere errori grazie anche al fatto che non è necessario preparare porzioni precise e pesare i cibi. 

Come tutte le diete estremamente ipocaloriche e restrittive che non prevedono una fave di stabilizzazione, espone a una probabile ripresa dei chili persi non appena terminati i tre giorni di dieta. Trattandosi di un regime così povero di nutrienti poi, non può essere ripetuto più volte durante l’anno. Più che una dieta vera e propria, può essere considerato come un trattamento dimagrante e disintossicante che ha un effetto temporaneo.

La dieta cram in sintesi

I cibi da evitare assolutamente

Come abbiamo detto, la dieta cram consente l’uso di soli 4 alimenti. Il resto, a parte l’acqua è da evitare. I cibi che seguono potrebbero mettere in pericolo la perdita dei 2 kg promessi:

Una volta terminati i tre giorni di cram è possibile inserire gradualmente cibi leggeri e facilmente digeribili come ad esempio petto di pollo e verdure bollite. È importante seguire i segnali del proprio corpo. Se si riprende la solita alimentazione troppo presto, i chili potrebbero essere ripresi velocemente.

L’apporto nutrizionale nella dieta cram

Come anticipato, si tratta di una dieta sbilanciata, eccessivamente ipocalorica e povera di nutrienti. Nella dieta cram non troviamo proteine ad eccezione del latte, mentre non mancano le fibre e i carboidrati. Questa scelta è da ricondurre all’esigenza di favorire il transito intestinale e di mettere a riposo il fegato per ottenere di effetti detox promessi. Ad assicurare un minimo apporto vitaminico (vista l’assenza di varietà raccomandata da una dieta bilanciata) è la mela, grazie alla quale si assumono anche potassio e magnesio.

La giornata tipo di chi fa la dieta cram

Ecco come si alimenta chi sceglie la dieta cram, ripetendo questo schema per tutti i tre giorni di dieta senza consistenti variazioni:

Sebbene non siano indicate le dosi specifiche nei pasti, per non vanificare i risultati della dieta si consiglia di preparare delle porzioni medie, lasciandosi guidare dal buonsenso. A colazione basteranno un bicchiere piccolo di succo di mela, un paio di fette biscottate integrali e un bicchiere da 200 ml di latte scremato. A metà mattina si berrà un bicchiere di latte uguale a quello della colazione o si mangerà una mela. Per il pranzo, è indicato genericamente un piatto di riso che per non esagerare sarà preparato con circa 100 g di riso bollito. Lo stesso vale per la pasta della cena la cui porzione media consigliata è di 80 grammi a persona.

La dieta cram prevede di non trascurare l’idratazione che è molto importante in una dieta detox come questa. Si consiglia di bere almeno 2 litri d’acqua, una quantità di liquidi da integrare anche con tisane e infusi rigorosamente non dolcificati.

Alternative: la dieta brat

La dieta cram è spesso usata per ripristinare i nutrienti, in particolare quando si hanno problemi intestinali. Ma non è l’unica. Sulla stessa scia della cram c’è anche la brat, dieta tradizionalmente utilizzata per il trattamento della diarrea pediatrica. B sta per banane, R per riso, A per mele e salsa di mele, la T per toast. In pratica, questa dieta veniva utilizzata per rassodare le feci. È ancora uno strumento valido, ma alcuni studi privilegiano oggi la cram. Entrambe le diete aggiungono acqua e tisane per mantenere idratato l’organismo.

La dieta brat è nata nei paesi del Sud America e non è una dieta dimagrante, ma un regime alimentare spesso adottato per risolvere disturbi intestinali di vario genere. Anche in questo caso si tratta di una dieta restrittiva e sbilanciata che punta tutto sull’assunzione di soli quattro ingredienti con l’obiettivo di ripristinare le normali funzioni digestive attraverso cibi leggeri e dall’alto potere saziante. Vista la natura della dieta, non è raccomandata per più di tre o quattro giorni consecutivi. Molto simile alla cram, è estremamente ripetitiva e facile da seguire, ma allo stesso tempo inefficace se l’obiettivo è il dimagrimento. L’ovvia perdita di peso che si ottiene seguendola è infatti instabile e dovuta principalmente agli effetti drenanti, favoriti da una corretta idratazione. Anche nel caso della brat è infatti raccomandato di bere almeno 2 litri d’acqua naturale, non gassata e preferibilmente a temperatura ambiente.

Ecco un esempio di giornata tipo in dieta brat: colazione con una banana e una fetta di pane tostato, pranzo con riso bollito condito solamente con erbe aromatiche, spuntino con una mela e cena con riso bollito condito con un cucchiaino d’olio.

Punti a favore della dieta cram

Dal momento che in questo caso non possiamo parlare di veri e propri benefici, andiamo a esplorare i punti a favore della dieta cram che ne hanno fatto la fortuna. Il primo è la rapida perdita di peso: – 2 kg in 3 giorni è un dato incoraggiante che ricompensa dei sacrifici fatti pur non significando un dimagrimento vero e proprio, ma piuttosto una rapida perdita di liquidi. Il secondo è la facilità di esecuzione: pochi ingredienti, nessuna necessità di cucinare e preparare ricette elaborate. L’ultimo pregio della cram, trattandosi di un programma di soli tre giorni non è così importante, ma va comunque segnalato ed è l’aspetto economico. Ingredienti poco costosi e facili da reperire, la rendono una dieta democratica e adatta a tutti.

Controindicazioni

Come spesso accade nelle diete lampo, le controindicazioni superano gli eventuali benefici. In questo caso specifico la prima controindicazione di questa dieta è l’esposizione a carenze nutrizionali di vario genere dal momento che esclude le proteine (eccezion fatta per quelle del latte) e fornicsce un’apporto di vitamine e sali minerali insufficiente.

Un’altra controindicazione da non sottovalutare, ma che andrebbe anzi presa in considerazione ancor prima di iniziare la dieta cram, è che si tratta di una dieta inefficace. I chili che si vedono sparire dalla bilancia sono più presumibilmente litri di liquidi persi che si andranno a recuperare nei giorni che seguono la dieta. L’eventuale idea di proseguirla per più giorni rispetto a quelli consigliati, è pericolosa e non risolutiva.

La noia indotta dal consumare per tre giorni consecutivi gli stessi alimenti, rende molto probabile l’abbandono già al secondo giorno e favorisce gli stati depressivi che si sperimentano a causa di un’alimentazione eccessivamente punitiva. Gli alimenti suggeriti dalla cram, ci ricordano inoltre quelli che ci venivano somministrati da bambini quando non stavamo bene e ci porta inconsciamente a non sentirci in piena forma.

La dieta cram infine, è diseducativa. La parola dieta, infatti, deriva dal greco e vuol dire regole di vita, tra cui: alimentazione, attività fisica, riposo, sonno e divertimento. Questo modo di vivere ha lo scopo di preservare o migliorare lo stato di salute, considerato percezione di benessere fisico e mentale, e non solo assenza di malattia. Negli ultimi decenni, invece, alla dieta è stata attribuita un’accezione negativa, è spesso considerata una sorta di punizione, associando a questa parola solo le calorie e l’esclusione di alcuni alimenti e attribuendole un significato prevalente di dimagrimento. Invece andrebbe considerata come l’insieme di vari aspetti che permettono di dimagrire in modo sano e duraturo.

Fonti bibliografiche

Aspetti principali della dieta

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