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Che cos’è la cellulite?
Se partiamo con l’analisi della parola “cellulite” possiamo subito comprendere di cosa si tratta e quindi capire come il problema debba essere affrontato su più fronti, per essere contrastato efficacemente.
La cellulite, infatti, proprio per il suo suffisso “-ite” si può definire come una patologia infiammatoria delle cellule del nostro corpo. Ma quali di queste? Si tratta delle cellule che vanno a formare il tessuto adiposo sottocutaneo (pannicolo adiposo), che per diverse ragioni che analizzeremo a breve, vanno incontro ad un aumento del numero e del volume, accompagnati da uno stato di ritenzione idrica e ristagno dei liquidi negli spazi intercellulari. Inoltre, ciò che genera gli aspetti più visibili del problema e quindi la tipica “pelle a buccia d’arancia” è anche l’alterazione della normale struttura di sostegno dei tessuti, che genera così avvallamenti e piccole fossette che rendono antiestetica la pelle.
Le zone maggiormente coinvolte da tale problematica sono i fianchi, le cosce, i glutei e l’addome e il sesso più coinvolto è quello femminile. Infatti, la cellulite interessa circa il 90% delle donne, indipendentemente dall’età e dalla forma fisica o dallo stato di benessere complessivo dell’organismo. Anche gli uomini possono essere interessati da tale problematica anche se in maniera nettamente inferiore.
Cause
La cellulite è una patologia estetica ma anche e soprattutto sistemica, che vede cioè interessati più organi e tessuti, e che si manifesta con eventi a cascata che generano effetti multipli su cellule e tessuti differenti. La molteplicità delle cause, elencate qui di seguito, ci fa comprendere come il trattamento della cellulite richieda un approccio multifattoriale, che agisca cioè su diversi fronti.
Alterazione del microcircolo
A dare il via al processo infiammatorio contribuiscono molti fattori, come il cattivo funzionamento del microcircolo venoso e del sistema linfatico. Queste due vie partecipano sinergicamente al rifornimento di ossigeno e nutrienti verso tessuti e cellule e allo stesso tempo permettono l’allontanamento di scorie, tossine e liquidi in eccesso. L’alterazione della microcircolazione del tessuto adiposo determina un maggior ristagno di liquidi, scorie e prodotti di scarto delle cellule e quindi il peggioramento dello stato infiammatorio e di conseguenza della cellulite.
Familiarità
Un altro fattore decisivo è la predisposizione genetica, che può orientare i flussi ormonali verso una crescita eccessiva delle cellule adipose presenti nello strato più profondo della cute. Queste cellule, oltre alla funzione di riserva energetica, contribuiscono anche ai processi metabolici del corpo, producendo sostanze per lo più pro-infiammatorie che contribuiscono allo stato di sofferenza dei tessuti e anzi richiamano componenti del sistema immunitario che, invece di agevolare la situazione, creano ulteriore infiammazione e uno stato di maggiore permeabilità dei vasi capillari, che impedisce il drenaggio di liquidi e metaboliti di scarto.
Stile di vita
La cellulite, ovviamente, subisce anche gli influssi dell’alimentazione e dello stile di vita dell’individuo. La crescita delle cellule adipose, infatti, è maggiore se si introducono troppe calorie rispetto al fabbisogno giornaliero stimato. È semplicissimo! Basti pensare che tutte le sostanze in eccesso introdotte con l’alimentazione che non vengono utilizzate per la produzione di energia o per costruire muscoli e tessuti, vengono stoccate e immagazzinate, diventando nel tempo delle vere e proprie sacche di materiale adiposo difficile da allontanare dal corpo. Aggiungiamo a questo, uno stile di vita sedentario e orientato a minimi livelli di attività fisica, ed ecco fatto!
Come si diagnostica la cellulite?
Data la complessità dei parametri da considerare, per riconoscere la cellulite non è sufficiente un semplice auto-esame di tipo visivo, soprattutto se la crescita esagerata del pannicolo adiposo compromette la circolazione linfatica e venosa, causa edemi, comprime i nervi e genera così una spiacevole sensazione di dolore e gonfiore. Per questo motivo, la diagnosi deve essere effettuata dallo specialista, attraverso diversi strumenti:
- esame anamnestico del paziente che mette in risalto le abitudini di vita, la storia ponderale, l’utilizzo di sigarette e l’assunzione di farmaci;
- palpazione che permette di rilevare la presenza di granulazioni di varia grandezza e di consistenza dura;
- valutazione dei compartimenti corporei e dei rapporti tra massa magra, massa grassa, contenuto totale di acqua, metabolismo basale;
- esami dei capillari volti all’accertamento di una situazione di stasi e/o insufficienza venosa cronica degli arti inferiori;
- esame Doppler per aver un’immagine più chiara del circolo venoso;
- ecografia, in grado di distinguere le diverse forme in cui il tessuto adiposo può presentarsi (aumentato di spessore, edematoso, fibrotico, nodulare);
- Analisi Termografica, tecnica in grado di rilevare la cellulite quando ancora non è visibile o rilevabile al tatto (primo stadio).
Alimenti da evitare
Il primo consiglio utile per affrontare la cellulite, come ritenzione di liquidi nei tessuti e edemi diffusi, sta nel compiere alcune scelte alimentari. Ci sono, infatti, alcune sostanze che introduciamo con l’alimentazione che sono nemiche giurate per la pelle e per tutti i tessuti sottostanti. Stiamo parlando di sale e zuccheri semplici.
Il sale o più tecnicamente definito, cloruro di sodio, è una sostanza che riesce a esaltare i sapori degli alimenti che mangiamo ma è anche un potente ritentore di liquidi. Una volta assorbito, riesce a trattenere liquidi nei tessuti extracellulari e quindi può provocare un peggioramento della cellulite. Per questo motivo, oltre a limitare le aggiunte di sale nelle pietanze che vengono cucinate, bisognerebbe prestare attenzione anche alla scelta di alimenti confezionati che abbiamo bassi livelli di questa sostanza. Tra gli alimenti sconsigliati, ritroviamo sicuramente:
- cibi conservati e lavorati (es. tonno in scatola);
- affettati e salumi;
- carni in scatola o essiccate;
- formaggi stagionati;
- dado da cucina.
Anche gli zuccheri, soprattutto se semplici, possono aggravare la cellulite. Questo perché, oltre a ritenere anch’essi grandi quantità di acqua, sono indispensabili per la formazione dei trigliceridi che andranno a contribuire alla crescita delle cellule adipose. Questo non significa che bisogna rinunciare ai carboidrati complessi (come pasta, riso e patate) nella propria alimentazione ma semplicemente che si devono ridurre i quantitativi di zuccheri semplici che vengono introdotti. Le principali fonti di zuccheri semplici sono rappresentate da:
- bibite gassate;
- dolciumi e prodotti confezionati;
- succhi di frutta;
- zucchero da tavola;
- miele;
- alcuni tipi di frutta (fichi, uva, castagne, datteri e uva passa).
Alimenti consigliati
Acqua
La raccomandazione principale da fare a chi cerca di combattere nel modo giusto la cellulite, consiste in una sana e costante idratazione. L’acqua, in particolar modo se oligominerale, riesce ad allontanare i liquidi che altrimenti rimarrebbero intrappolati nei tessuti e aiuta così il processo di riduzione del gonfiore. Si raccomanda sempre di bere circa 1,5 L di acqua al giorno: l’ideale è berne più o meno l’equivalente di 8 bicchieri da cucina al giorno, ben distanziati nel tempo tra loro. Nel caso in cui non si riesca a bere con facilità, è possibile assumere tisane, tè e acque aromatizzate ma senza aggiungere zucchero o miele.
Alimenti ricchi di potassio
Il potassio è un minerale presente in molti alimenti e risulta un valido aiuto per favorire la diuresi. Questo sale minerale agisce stimolando i reni e favorendo l’eliminazione del sodio, ma anche delle tossine e dei liquidi attraverso le urine. Tra gli alimenti da inserire nel proprio piano alimentare, ricchi in potassio, ritroviamo:
- banana;
- pomodoro;
- patata;
- kiwi;
- spinaci;
- petto di pollo e di tacchino;
- merluzzo.
Fibre, amiche dell’intestino
Le fibre sono sostanze che aiutano principalmente il benessere dell’intestino e della microflora batterica che vi risiede, ma hanno anche altri ruoli preziosi per combattere fame, sovrappeso e cellulite. Infatti, questi nutrienti sono in grado di modulare e quindi ridurre l’assorbimento di zuccheri, grassi ma anche di tossine. Quindi agiscono nei confronti della cellulite su un duplice fronte: da una parte danno una mano a mantenere il peso forma contrastando l’accumulo di grassi, dall’altra favoriscono la depurazione dell’organismo, permettono all’intestino ma anche al tessuto connettivo di svolgere correttamente la sua funzione di transito dei prodotti di scarto del metabolismo e dei nutrienti cellulari. Per introdurre delle quantità sufficienti di fibre, è possibile scegliere alimenti come:
- alimenti integrali (pane, pasta e cereali);
- frutta (mele, pere e kiwi);
- verdura (finocchi, carciofi e spinaci);
- legumi (ceci, fagioli, lenticchie).
Alimenti speciali
Ci sono alcuni alimenti considerati “speciali”, che si piazzano a metà tra mito e realtà. Ovviamente questi alimenti possiedono virtù e proprietà anticellulite ma da soli non bastano per arginare il problema. Capiamo quali sono e come agiscono:
- L’ananas è sicuramente l’alimento più famoso per combattere i grassi in eccesso e la cellulite. Le sue proprietà derivano dall’alto contenuto di bromelina, un enzima con un forte potere diuretico, che rende quindi l’ananas un rimedio contro i primi sintomi della cellulite, ma possiede anche blande proprietà antinfiammatorie, antiedematose e anticoagulanti.
- I frutti rossi, come lamponi, more, ribes e mirtilli, sono particolarmente utili per il loro contenuto di antociani. Queste molecole antiossidanti, infatti, contribuiscono a mantenere in salute i capillari sanguigni, favorendo così la circolazione venosa e in particolare il microcircolo, che risulta poco efficiente in tutti i casi di cellulite.
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Cena |
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Per concludere, ecco infine alcuni consigli:
- Ridurre al minimo il consumo di formaggi, latticini, insaccati, prodotti in scatola o confezionati ma anche di fritture e prodotti estremamente salati.
- Le uova (2) possono essere consumate 1 volta a settimana mentre i legumi possono essere inseriti 2-3 volte a settimana insieme al primo piatto o in alternative alle scelte proteiche della sera.
- È necessario rimanere idratati e bere almeno 1,5 L d’acqua al giorno.
- Ad accompagnare una sana alimentazione, dovrebbe sempre esserci della regolare attività fisica da svolgere ogni giorno o almeno 3 volte a settimana. Camminare, salire le scale, sono attività che dobbiamo sempre preferire per rimanere attivi e aiutare il metabolismo a bruciare le calorie in eccesso e a drenare i liquidi presenti nei tessuti periferici.
- Spesso anche la massaggio terapia specifica per il drenaggio dei liquidi può coadiuvare il processo di guarigione dalla cellulite.
Rivolgiti sempre ad un nutrizionista, per ricevere un piano dettagliato e personalizzato che rispetti le tue esigenze specifiche e che ti permetta di raggiungere tutti gli obiettivi da te desiderati, nel miglior modo possibile e soprattutto con un percorso di salute e benessere fisico e mentale.