Il cardo è una pianta orticola originaria dell’Europa meridionale che viene coltivata sin dal tempo dei Romani. Richiesto specialmente nel periodo natalizio, in realtà si può trovare sui mercati da ottobre a marzo e bisognerebbe approfittare sin dall’inizio dell’autunno per portalo in tavola.
Tuttavia, negli ultimi anni ha perso la diffusione che aveva in passato, forse perché non tutti sanno come pulirlo e si conoscono poco i vari modi in cui si può cucinare. A torto, perché il cardo è un ortaggio che fornisce un prodotto particolarmente pregiato per la salute.
Indice
Cosa contiene
- Un alto quantitativo di acqua
- Carboidrati e zuccheri
- Potassio
- Calcio
- Sodio
- Fosforo
- Ferro
- Vitamina C
- Niacina
- Riboflavina
- Tiamina
- Fibre solubili, ma soprattutto insolubili
Benefici
Con un valore calorico che si attesta su livelli estremamente modesti (43 Kcal per 200 g di prodotto cotto, corrispondente a una porzione), una grande presenza di acqua e soprattutto di fibre, il cardo è un alimento ideale da portare in tavola anche per chi vuole dimagrire, visto che è utile per produrre rapidamente un notevole senso di sazietà.
Il suo consumo – come tutti gli alimenti che contengono fibre – è inoltre vantaggioso per chi soffre di stitichezza. Ma il suo punto di forza è che ne contiene tantissime: basti pensare che altri ortaggi o frutti tradizionalmente consumati per ammorbidire l’intestino contengono spesso una percentuale di fibre notevolmente inferiore a quella del cardo (carote 0,90%, pomodori 1%, cavolo cappuccio 1%, mela 1%).
Con la totale assenza di colesterolo alimentare e una spiccata presenza di potassio, si rivela un ortaggio utile anche per il benessere cardiovascolare. Le sue coste sono infatti annoverate tra gli alimenti maggiormente ipocolesterolemizzanti, oltre a essere in grado di ridurre l’azotemia e l’uricemia, agendo dunque efficacemente nelle ipertensioni di origine renale.
A carico del fegato, manifesta un’azione meno incisiva rispetto a quella del carciofo, sia per una maggiore quota di zuccheri, sia per il contenuto in ferro che viene gestito con maggiore facilità. Ma è nelle sue proprietà diuretiche e depurative che esprime il meglio di sé. La sensazione di benessere che consegue il suo consumo è decisamente superiore a quelle indotta dal carciofo in quanto quest’ultimo stimola il fegato aggravandolo leggermente, mentre il cardo svolge prevalentemente un’azione drenante.