Se aprite TikTok o Instagram, tra un tutorial di contouring e l’altro, noterete un ritorno inaspettato e prepotente: i bigodini extra-large. Non stiamo parlando dei piccoli rulli per ottenere ricci stretti “da nonna”, ma dei Jumbo Rollers (spesso in velcro) capaci di trasformare una chioma piatta in una cascata di volume degna di Cindy Crawford o, per restare ai giorni nostri, di Matilda Djerf.
Ecco perché questo accessorio vintage è diventato il mai-più-senza delle beauty addict e come utilizzarlo per dare corpo anche ai capelli più sottili.
Indice
L’effetto “blowout” e il fascino del volume XXL
Perché questo ritorno? La risposta è nel desiderio di un look che sembri costoso, curato e sfacciatamente femminile. Il cosiddetto 90s Blowout non cerca la definizione del boccolo, ma punta tutto su due fattori: radici sollevate e punte morbide. È quell’effetto “appena uscita dal parrucchiere” che dona movimento e incornicia il viso, regalando un’allure da vera diva hollywoodiana.
Il segreto delle star: dive come Jennifer Lopez e Sydney Sweeney utilizzano spesso bigodini dal diametro molto ampio (dai 40mm ai 60mm) durante la preparazione al Red Carpet. Il motivo? Il bigodino raffredda la ciocca nella forma desiderata, garantendo una tenuta del volume che nessuna lacca può eguagliare da sola.
Perché funzionano (soprattutto sui capelli fini)
Chi ha i capelli fini combatte una battaglia quotidiana contro la gravità. Spesso, i ferri arricciacapelli tendono a schiacciare la cuticola o a creare un riccio che, una volta sceso, lascia la radice piatta.
I bigodini extra-large, invece, lavorano in modo diverso:
- Sollevamento meccanico: posizionando il bigodino proprio alla base della ciocca, si costringe il capello ad asciugarsi (o raffreddarsi) in posizione verticale. Questo crea un lift naturale immediato!
- Diametro ampio = onde (non ricci): la grandezza del rullo impedisce al capello di arricciarsi su se stesso. Il risultato è una piega morbida, vaporosa e piena, che simula una massa di capelli maggiore di quella reale.
- Meno calore diretto: rispetto alla piastra, i bigodini (specialmente quelli in velcro usati dopo l’asciugatura) stressano meno la fibra capillare, mantenendo il capello più sano e, di conseguenza, più corposo.
La guida pratica: come ottenere il look “diva” in 4 step
Ti basterà avere solo un po’ di manualità e i bigodini giusti per te.
Dimmi che capello hai (e che look vuoi) e ti dirò che bigodino usare
Non tutti i bigodini sono creati uguali. Se il vostro obiettivo è replicare la chioma leonina delle top model, la scelta dello strumento è fondamentale quanto la tecnica. Ecco come orientarsi nella giungla dei rollers per non sbagliare un colpo.
1. Bigodini in velcro (auto-aderenti): i re del volume
Sono i classici, quelli che avete visto nei backstage delle sfilate. Hanno una superficie ruvida che agisce come un piccolo “velcro” sui capelli.
Ideali per capelli fini, sottili o che tendono ad appiattirsi subito. Risultato? Un sollevamento massimo delle radici e una texture aerea e leggera.
Perché sceglierli: la loro leggerezza permette di tenerli in testa senza che il peso tiri giù la ciocca, garantendo un volume che sfida la gravità. Si usano su capelli quasi asciutti o dopo aver passato spazzola e phon.
2. Bigodini termici (Hot Rollers): i maestri della tenuta
Si scaldano in un contenitore apposito e si applicano caldi sui capelli asciutti. Rilasciano calore lentamente mentre si raffreddano.
Ideali per capelli grossi, pesanti o “spaghetto” che faticano a tenere qualsiasi piega. L’effetto finale è perfetto per chi ama onde definite, lucide e, soprattutto, durature. Il calore sigilla le cuticole eliminando l’effetto crespo.
Perché sceglierli: se avete una serata lunga e i vostri capelli tendono a tornare lisci dopo un’ora, questi sono la vostra assicurazione sulla vita (o meglio, sulla piega).
3. Bigodini in raso o seta (Heatless): la scelta “healthy”
Spesso venduti come tubi lunghi o set di bigodini rivestiti in tessuto scivoloso.
Ideali per capelli fragili, decolorati, rovinati o molto crespi. Amerai le tue onde morbide e setose, senza l’effetto “elettrizzato”.
Perché sceglierli: zero calore significa zero danni. Il raso riduce l’attrito, prevenendo la rottura e mantenendo i capelli lucidi. Perfetti per chi vuole svegliarsi già pettinata.
4. Le dimensioni contano (eccome!)
Quando si parla di bigodini, il diametro fa tutta la differenza:
- Extra-Large (50mm – 60mm): non aspettatevi ricci. Questi servono esclusivamente per lisciare le lunghezze dando una curva morbida alle punte e alzare le radici al massimo. È il look blowout puro.
- Large (30mm – 40mm): creano un movimento più deciso, un’onda morbida e ampia (“bouncy hair”) tipica delle commedie romantiche anni ’90.
Come ottenere il massimo del volume dai tuoi bigodini
Ora che avrai scelto il modello giusto per te, ecco come procedere per un volume bombshell:
- Parti con capelli umidi all’80% o asciutti (se usi bigodini termici). Applicate una mousse volumizzante alle radici: è il “cemento” che terrà su l’impalcatura.
- Iniziate dalla parte superiore della testa. Prendi una ciocca larga quanto il bigodino. Pettinatela verso l’alto e in avanti (sì, verso la fronte!). Avvolgi il bigodino dalle punte alle radici, assicurandoti che sia ben teso. Ricorda che arrotolare verso il viso crea volume; arrotolare all’indietro apre lo sguardo.
- Se usi i bigodini in velcro, fissa con una clip piatta per non lasciare segni. Procedi sui lati posizionando i rulli orizzontalmente per il massimo volume, o verticalmente per un’onda più morbida.
- Il tocco magico: caldo e freddo. Scalda leggermente i bigodini montati con il phon per attivare la piega, poi — passaggio cruciale — lasciateli raffreddare completamente (almeno 20 minuti). È il raffreddamento che “sigilla” il volume.
I bigodini extra-large non sono solo un trend passeggero spinto dalla nostalgia della Gen Z; sono uno strumento tecnico validissimo che ha resistito alla prova del tempo.
Chi li ha provati su capelli fini conferma che forse sono forse l’unica vera arma per ottenere quel volume “fluffy” e lussuoso che vediamo sulle copertine. È tempo di rispolverare il beauty case della mamma (o fare un salto su Amazon): la vostra inner diva ringrazierà!
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