Ospite di Verissimo, Francesca Fioretti ha aperto il suo cuore nel salotto di Silvia Toffanin, parlando dell’immenso dolore per la scomparsa del compagno, il calciatore Davide Astori, avvenuta il 4 marzo 2018.
Una perdita che ha lasciato nel suo cuore un vuoto incolmabile, ma che è riuscita a sopportare grazie alla piccola Vittoria, il frutto dell’amore con Astori. Grazie a lei è riuscita a rialzarsi e ad andare avanti, nonostante tutto il dolore: “La vita di prima non c’è più, ma nella nuova vita ci sono delle costanti e la mia è mia figlia Vittoria, che mi ha tenuta sempre salda alla realtà. Anche nelle cose più brutte c’è sempre una luce alla fine e io penso di essere diventata una donna migliore”.
La Fioretti ha raccontato a Silvia Toffanin del rapporto simbiotico con la figlia che, al momento della scomparsa del padre, aveva solo due anni: “All’inizio istintivamente le ho semplicemente raccontato la verità perché volevo costruire un rapporto di piena fiducia con lei. Non l’ho mai illusa, ovviamente, il racconto è diventato più complesso nel corso degli anni anche perché a cinque anni la curiosità e le emozioni di una bambina sono diverse rispetto a quando ne aveva due. Oggi Vittoria è una bambina felice e viviamo questa mancanza come una cosa normale nella nostra vita”.
Quella del capitano della Fiorentina è una tragedia che forse poteva essere evitata: “Bastava un esame in più, è stata riconosciuta una responsabilità medica perché dai risultati dell’elettrocardiogramma Davide doveva essere sottoposto a un banale holter, che non è mai stato fatto. Vorrei impegnarmi per far sì che l’holter diventi obbligatorio a prescindere dai risultati dell’elettrocardiogramma”.
Nonostante la ferita della perdita di Davide sia sempre aperta, Francesca – come ha confessato nelle pagine del suo libro Io sono più amore – Francesca è pronta ad aprire nuovamente il suo cuore per essere nuovamente felice: “La vita va vissuta a prescindere da tutto. Vivo per mia figlia ma anche per me, perché alla mia età non è giusto che io sopravviva. La morte è una cosa naturale e se trasformi il vuoto in un posto sicuro dove vivere, allora ti salvi. Il dolore è ancora immenso, ma il suo colore è cambiato nel tempo”.