Elena Sofia Ricci è un’attrice di grande talento, tra le più amate dal pubblico. Prolifica sul piccolo schermo come in teatro, da sempre è molto riservata sulla sua vita privata ma questa volta ha deciso di aprire il suo cuore, rivelando qualche dettaglio sulla sua famiglia e sul padre. Alla soglia dei 60 anni, splendida come sempre, la Ricci tira le somme di una vita fatta di passioni, successi e di amore.
Il rapporto con il padre
Nella lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, Elena Sofia Ricci viaggia a ritroso nel tempo fino ai ricordi di un’infanzia serena ma a tratti segnata da importanti mancanze. Prima di tutte quella del padre, figura con cui ha avuto un rapporto controverso e che ha recuperato soltanto da adulta.
Non si era mai sbilanciata in tal senso e oggi leggere le sue parole lascia intendere come ci sia sempre tempo per accantonare i rimpianti, lasciando il posto alla speranza: “Ero stata programmata, educata per detestare mio padre – ha detto -. Ovviamente tutto questo mi è costato qualche anno di analisi, ma alla fine ho capito che potevo imparare ad amare tutti per quello che erano. Per fortuna ho recuperato sia con lui che con i miei fratelli, appunto, totalmente incolpevoli. Tra l’altro, nostro padre si era separato anche dalla loro mamma. Averli nella mia vita è stata una ricchezza, l’amore si eleva a potenza, non è una torta da dividere”.
Aveva già trent’anni quando Elena Sofia Ricci ha ritrovato suo padre, riallacciando un rapporto che sembrava destinato a non avere mai luogo. E con loro ha ritrovato anche la gioia di avere al proprio fianco i tre fratelli, con i quali sin da subito ha capito di avere un legame fortissimo.
L’importanza dell’analisi nei momenti difficili
Troppo spesso si fa ancora fatica a parlare di analisi, al punto che molte donne (e uomini) tendono a nascondere il bisogno di cure. In fondo non c’è niente di strano o sbagliato: come il corpo anche la mente ha bisogno della sua medicina, quella dell’anima che – per vie che talvolta non comprendiamo del tutto – riesce a farci riemergere dal nostro personale inferno.
Elena Sofia Ricci nell’intervista ha sottolineato senza timori né vergogna quanto sia stato importante intraprendere un percorso di analisi, che l’ha aiutata a sciogliere dei nodi altrimenti indissolubili. Vecchi rancori, rimpianti, traumi passati sono tutte zavorre che col passare del tempo diventano sempre più pesanti da trascinarsi dietro. Ed è importante liberarsene per vivere meglio, con più leggerezza.
L’analisi è stata fondamentale proprio nel momento in cui ha riallacciato i rapporti con il padre, l’ha aiutata a comprendere il perché di tutte quegli “insuccessi sentimentali“: “Attraverso gli uomini che sceglievo cercavo sempre di cambiare mio padre, quindi trovavo persone che mi garantissero l’abbandono nella speranza che non mi abbandonassero”, ha detto.
Gli abusi all’età di 12 anni
Alla soglia dei 60 anni (che compirà il prossimo 29 marzo), la splendida Elena Sofia Ricci è una donna consapevole, innamorata delle sue due meravigliose figlie Emma Quartullo e Maria Mainetti, per le quali è una super mamma, sempre pronta ad ascoltarle e a indirizzarle nel giusto cammino.
Quello del rispetto di se stesse, prima di tutto, cosa che sta imparando col tempo e a fatica dopo la terribile esperienza degli abusi: “Tutti abbiamo un buco nero. Ci sono nodi che ancora non sono riuscita a sciogliere in fondo alla mia anima, ma ognuno di noi ha una zona d’ombra, che ricorda che non siamo riusciti a superare certi dolori. Io ho iniziato un percorso analisi tanti di quegli anni fa…quasi 30. So che è dura andare all’interno di se stessi, ma è necessario. L’ho fatto, anche se mi accorgo che questi nodi esistono e non li so superare. Mi devo perdonare per questo”.