Silvia Semeraro, a volte non basta dare sangue e lacrime: per noi, vince

Silvia Semeraro entrerà nella storia delle Olimpiadi di Tokyo 2020 per la grinta e il coraggio

Pubblicato: 7 Agosto 2021 17:43

Serena De Filippi

Lifestyle Editor

Lifestyle e Content Editor che scrive da tutta la vita: storie, racconti, libri, articoli, con una passione per i trend del momento.

L’azzurra Silvia Semeraro ha dato tutto alle Olimpiadi di Tokio 2020, compresi il sangue e il sudore, eppure non ce l’ha fatta. A volte, non basta, ma non importa: per noi, ha vinto. Sul tatami del Budokan, Silvia è stata una maestra e ci ha lasciato una lezione preziosa, ovvero che non sempre è importante uscirne vincitrici. Ci sono tanti modi per vincere, e non sempre significa che devi portare una medaglia al collo.

Per tanti anni, per decenni, siamo state cresciute con l’idea che vincere fosse alla base del partecipare. Senza medaglia, senza trofeo, senza un podio, non puoi alzare la testa. E non è affatto vero. La lotta per il podio di Silvia Semeraro, che è rimasta sul tatami nonostante il sangue e il dolore, ci fa capire che ci sono tanti altri aspetti che contano.

Sebbene la Semeraro non sia riuscita ad arrivare alle semifinali, non importa. Perché, cara Silvia, ci hai dato la possibilità di comprendere che ci sono vittorie che vanno oltre il riconoscimento ufficiale. Se hai un sogno, lotti fino alla fine per raggiungere quel pezzo di cielo e stelle riservato ai grandi nomi.

Stoica e grintosa, Silvia ha mostrato le sue capacità al mondo intero, il suo modo di vivere il Karate, un’arte nobilissima, tra le più antiche. Nonostante la fasciatura in testa, ha continuato a lottare per la vittoria, per il podio, per la medaglia. Un cuore azzurro che merita di essere celebrato e che indubbiamente entrerà nella storia, nonostante tutto. La sua storia si riallaccia al discorso di Giovanna Botteri, che ha elogiato l’Italia che si rialza, che combatte, che vuole farcela, a ogni costo, anche in ginocchio.

Non deve passare la comunicazione che è necessaria una medaglia per ricevere onori, sorrisi e cuori palpitanti di orgoglio. Perché, fino alla fine, Silvia si è battuta con coraggio e valore. Ha creduto nel suo sogno, e noi con lei. E, sebbene l’ultima vittoria contro la turca Hocaoglu Hakyol non sia bastata, non importa. Ci sono vittorie che vanno al di là di ogni medaglia. Ci sono battaglie e cicatrici che vanno sfoggiate con fierezza. E per noi Silvia ha davvero vinto, stracciato la concorrenza: è salita sul podio della forza e del coraggio. E va celebrata al pari di Federica Pellegrini e Vanessa Ferrari.

Fonte: Getty Images
Silvia Semeraro alle Olimpiadi di Tokyo 2020

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963