Ornella Vanoni, il patrimonio: a chi va l’eredità (anche artistica)

Ornella Vanoni aveva un solo erede diretto, suo figlio, e a lui e ai due adorati nipoti andrà tutto: tanto però è stato "perso"

Pubblicato:

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Si è sempre parlato molto di Ornella Vanoni, andando a caccia di dettagli di ogni sorta. Così facendo, si sono create anche delle vere e proprie leggende. Basti pensare al suo patrimonio da 118 milioni di euro, del quale ha avuto modo di parlare la diretta interessata, ridendone. Ecco in realtà qual è la sua eredità, materiale e artistica.

Il patrimonio di Ornella Vanoni

Nel corso della sua vita, Ornella Vanoni ha fatto tutto ciò che desiderava. Ciò non vuol dire che non ci siano stati dei rimpianti. Basti pensare al rapporto logorato con il figlio Cristiano, allontanatosi da lei dopo anni trascorsi principalmente a casa dei nonni. A ciò si è aggiunta l’amarezza di non aver trovato l’uomo giusto, con il quale magari ampliare la famiglia.

Nonostante una lunga carriera, costellata di successi, l’artista aveva più volte spiegato di non aver accumulato alcun capitale da capogiro. Aveva letto di questi fantomatici 118 milioni di euro di patrimonio ed ecco il suo commento nel corso di un’intervista: “Più di Miuccia Prada. Se fosse vero, non sarei qui con lei ma a nuotare in un’isola nel Pacifico. La verità è che li ho sempre persi tutti”.

Finanze decisamente assottigliate, rispetto a quello che avrebbe dovuto essere. I motivi sono svariati e con la sua ben nota schiettezza, li ha resi noti in prima persona: “Un po’ mi fregavano, dandomi solo una parte di quanto mi spettava a fine tournée. Sapevano che non avrei controllato. Un po’ è il senso di solitudine. Essendo sempre sola nelle mie scelte, gettavo via il denaro”.

I suoi investimenti immobiliare ne sono una chiara prova. Era solita comprare casa, dedicarsi all’arredo nei dettagli e poi la rivendeva, magari a metà prezzo. Il motivo? “Nessuno veniva a trovarmi, neanche mio figlio”.

Cristiano Ardenzi, unico erede

Al di là di alcune prevedibili somme, al suo unico erede, suo figlio Cristiano Ardenzi, ha di certo lasciato la sua amata casa di Milano. Un vero e proprio nido nel cuore elegante del capoluogo lombardo.

Anni fa ne aveva aperto le porte alla stampa, spiegando d’averla scelta quasi guidata dal solo istinto. Acquistata rapidamente, appena rientrata da New York: “L’aveva trovata la mia assistente. L’ho vista e, per quanto più piccola di quella in cui abitavo prima, ho capito che mi stava aspettando”.

Un luogo caldo nel quale riposare mente e cuore. Il suo nido per gli ultimi anni. Un luogo che aveva definito “caldo”, ristrutturato con grande cura e dominato da un colore in particolare: il “rassicurante verde”.

Un’abitazione dalla grande atmosfera, decisamente evocativa, con uno splendido camino per creare atmosfera e numerose opere d’arte, che ora arricchiscono la sua eredità: “Solo alcune opere mi seguono, quelle che mi hanno regalato i miei amici artisti”. Dallo spezzone di Pomodoro ai pulcini in vetro di Murano di Alessandro Pianon, fino alle sculture di Melotti.

Sappiamo inoltre che aveva anticipatamente fatto testamento. Prevedibile, dunque, come molto sia stato previsto anche per glia dorati nipoti, Matteo e Camilla. A differenza del padre, loro hanno potuto costruire un rapporto più sano con l’artista, che ha parlato raramente dei due in pubblico, ma lo ha fatto con grande ammirazione e tenerezza.

L’eredità artistica

Ornella Vanoni non ci ha regalato soltanto la sua musica. Qualcosa che, da sola, le avrebbe garantito l’eternità artistica. Nel corso della sua esistenza ha saputo offrirci un esempio da seguire. Quando si pensa a lei è impossibile non sentire nella propria mente formarsi una parola, sempre la stessa: libertà. Quella di fare le proprie scelte e accettarne le conseguenze, di dire ciò che si vuole e accettare la fine con grazia, come parte della vita stessa.

Tutto ciò le ha permesso di parlare a diverse generazioni, connettendosi con tutti. Lascia un vuoto enorme e forse ora potrà avere inizio una riscoperta della sua arte, laddove in tanti si sono cibati delle sue parole televisive in queste ultime fasi.

La sua voce, inconfondibile e vellutata, ha attraversato decenni di musica italiana lasciando un’impronta che non appartiene solo alle canzoni, ma al modo stesso di vivere la scena. Non si è mai limitata unicamente a interpretare un brano. Lo ha trasformato, fatto suo, abitato e ridotto in frammenti, tutti impregnati poi di una sincerità spesso ruvida ma sempre radiosa.

 

Resta sempre aggiornata: iscriviti al nostro canale WhatsApp!

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963