Francesca Barra racconta su Instagram il dolore per la morte dell’adorata nonna, scomparsa a 98 anni. La donna, che viveva a Bologna, aveva un legame fortissimo con la giornalista, ma anche con Claudio Santamaria, il marito di Francesca, e i suoi figli. Un rapporto fatto d’amore e rispetto che già qualche tempo fa la scrittrice, durante una trasferta bolognese, aveva raccontato sui social.
Nelle ultime ore la Barra ha annunciato su Instagram di aver perso la sua amata nonna, postando alcune foto e una lunga lettera in cui le dice addio. “Io pensavo fosse eterna – si legge -, così come dovrebbero essere i nonni e non ero preparata a perderla. Ha vissuto la sua vita con un rigore e una lucidità fuori dal comune. Era coraggiosa, con un senso del pudore che Strideva in questo sfrontato mondo. È stata una grande nonna, anche quando brontolava e con gli occhi blu intensi come il cielo dopo un temporale ti faceva segno di disapprovazione. Non ha mai condiviso le mie idee politiche, ma come tutta la mia famiglia mi amava senza riserve e tendeva a legarci tutti con un filo di seta, non a dividerci con le sue idee”.
La Barra ha poi raccontato il legame con la nonna che le ha insegnato tante cose importanti ed è stata per lei un punto di riferimento fondamentale: “Non ha mai avuto bisogno di urlare – ha svelato -. Di mettere il broncio, di “litigare”. Mia nonna mi ha insegnato a lavorare a maglia, a cucinare, preparare i tortellini e sigillarli chirurgicamente”.
“Ciò che più amavo di lei erano la sua frittata di pasta, i suoi racconti, i suoi monologhi sull’onore – ha spiegato la moglie di Claudio Santamaria -. I suoi ricordi, le sue straordinarie e fiere rughe, starle accanto, Sanremo e le telenovelas, la crescente bolognese, i tortellini. Ciò che amavo di mia nonna era la sua tavola apparecchiata fin dal mattino perché “non si sa mai” chi poteva arrivare. E a 97 anni abitava da sola. Mia nonna ha comprato tutti i miei libri spingendosi anche con la neve, a piedi, percorrendo i portici della sua amata Bologna, fino alla libreria più fornita. E diceva con orgoglio che era il libro di sua nipote e mi sistemava accanto alla Santa Natuzza all’ingresso con i numeri di Gente di 20 anni fa con ancora Albano e Romina sposi, in copertina”.
“Mi aveva detto di essere pronta – ha confessato Francesca -, di non avere paura, di non avere rimpianti. Poi ha pensato un po’ a cosa le fosse mancato nella vita e mi ha detto: “volevo vedere la Croazia”. Non so perché. Ma voglio immaginarla lì, con il vento fra i capelli, i piedi nudi e il suo abito blu con i pois”.
Infine l’ultimo saluto, straziante: “Ciao mia adorata. Continua a vegliare su di me. Tu che avevi capito tutto di me e prima di tutti e più di tutti, cosa fosse la ricerca della felicità . L’ultima cosa che mi ha detto, chiamandomi cocca, qualche giorno fa, oltre a preoccuparti che Claudio mangiasse i tortellini e riposasse, è stata: “si vede che ora sei felice”. Che il mondo ti somigli nonna. Che le mamme siano come te”.