Gabriel Garko ha deciso di non nascondersi più, di portare alla luce il suo vero sé. Lo ha deciso mesi fa, quando coraggiosamente ha rivelato tra le righe il suo “segreto di Pulcinella”, e da quel momento la sua vita è cambiata. Ma nella sua vita ha dovuto affrontare momenti difficili, che ogni tanto tornano ancora a fargli visita.
Prima di dichiarare pubblicamente la sua omosessualità, l’attore ci aveva regalato un toccante momento di televisione: ospite nella Casa del Grande Fratello Vip, aveva letto davanti alle telecamere una lunga e commovente lettera rivolta alla sua ex fidanzata Adua Del Vesco, lasciando intendere chiaramente quale fosse la sua verità e liberandosi di un peso enorme che si era portato dietro per tutta la vita. Tuttavia, le sue parole erano state archiviate da Massimo Giletti, conduttore di Non è l’Arena, come uno dei tanti avvenimenti di un periodo non propriamente fortunato.
Ed è proprio da qui che Gabriel Garko vuole partire, nel tornare a parlare del suo coming out in una lunga intervista rilasciata al settimanale Chi: “Mi ha lasciato sgomento perché in un periodo come questo, dove si discute ogni giorno del ddl Zan contro l’omotransfobia, le parole fanno la differenza“. L’attore ha affrontato con grande forza di volontà le possibili ripercussioni di quanto egli stesso aveva dichiarato pubblicamente, e ne ha ricevuto una splendida sorpresa: “Il mio coming out ha solo migliorato la mia vita” – ha spiegato.
“Il giorno dopo avevo paura a uscire di casa. Mi sentivo nudo. Invece sono stato accolto da un calore mai avvertito prima” – ha proseguito Garko, spiegando quanto sia stato fondamentale per lui l’appoggio di chi lo circondava – “C’è gente che ancora oggi mi ringrazia di averle dato la forza e il coraggio di replicare il mio percorso e altra che, da quel momento, mi apprezza ancora di più“. Ma l’attore ha voluto anche lanciare un messaggio importante, facendo leva sulla sua personale esperienza per regalarci un grande insegnamento.
“Non si scherza con la vita delle persone” – ha dichiarato – “Ma oramai ci sto facendo il callo: negli anni mi hanno dato dell’attore di serie B, della ‘mign*tta’, del rifatto, del gay per convenienza. È assodato che il mio personaggio venga sempre visto in un altro modo e me ne accorgo ogni qual volta incontro qualcuno. È oramai un classico la frase: ‘Ti facevo diverso'”. Per fortuna, la sua vita ha preso una piega diversa. E oggi, guardando al futuro a testa alta, può rivelare: “I cliché che un attore omosessuale smetta di lavorare non hanno più motivo di esistere”.
Infatti Garko è già pronto per una nuova produzione internazionale che lo vedrà accanto a star hollywoodiane del calibro di Nicolas Cage e John Malkovich. Un vero e proprio scacco matto nei confronti dei pregiudizi che, da sempre, affollano la sua vita.