Alberto Angela, conduttore di programmi noti come Ulisse - Il piacere della scoperta e Meraviglie, da anni si è guadagnato la stima e l'affetto del pubblico televisivo, conquistato dal suo linguaggio semplice ma emozionante al tempo stesso. Tutti ne parlano, citano le sue espressioni, le sue parole, le twittano, le commentano. Scopriamo meglio chi è quest'uomo, noto da tempo agli amanti dei programmi tv di divulgazione scientifica.
Alberto Angela è nato a Parigi l’8 aprile del 1962, ed è figlio del noto divulgatore scientifico Piero Angela, scomparso il 13 agosto 2022, e di Margherita Pastore. È sposato dal 1993 con Monica, originaria di Parma. La coppia ha tre figli: Riccardo (1998), Edoardo (1999) e Alessandro (2004).
Diplomatosi alla Scuola francese, si è laureato in Scienze Naturali all'Università "La Sapienza" di Roma con 110 e Lode, più un premio per la tesi. Ha poi frequentato diversi corsi di specializzazione presso alcune delle più prestigiose Università statunitensi, come Harvard e la Columbia University, approfondendo le sue materie d'elezione, la paleontologia e la paleoantropologia.
Dopo aver approfondito le sue conoscenze in paleontologia e paleoantropologia, ha svolto per ben dieci attività di scavo e di ricerca sul campo, partecipando a spedizioni internazionali nella Repubblica Democratica del Congo, in Tanzania, in Oman, in Etiopia e in Mongolia nel deserto del Gobi.
Accanto alla passione per gli scavi, Alberto Angela ha coltivato anche la professione di divulgatore scientifico in televisione, ottenendo grande successo. Il suo segreto? "Se vuoi fare divulgazione, su un qualsiasi argomento devi fare le stesse domande che farebbe chiunque: il tuo barista, il notaio. E a quelle devi rispondere, entrando nel cuore delle persone attraverso la mente". Il suo esordio in televisione avviene nel 1990, con Albatros, un programma in dodici puntate per la Rtsi, la Televisione della Svizzera Italiana, riproposto poi in Italia da TeleMontecarlo.
La sua attività in tv però risale all'anno prima, con un ruolo "dietro le quinte": ha iniziato come autore nel 1989, partecipando alla realizzazione di due documentari per la Rai nelle savane del Serengeti: Una giornata di 2 milioni di anni fa e Leopardo. Poi arriva il debutto sulla rete ammiraglia con Il pianeta dei dinosauri, trasmesso da Rai 1 nel 1993, condotto insieme a suo papà Piero.
È anche uno degli autori dei programmi Superquark, ma la sua carriera non si esaurisce col piccolo schermo: Alberto Angela è membro dell'Istituto Italiano di Paleontologia Umana di Roma e del Centro Studi e Ricerche Ligabue di Venezia. Giornalista pubblicista, ha collaborato con vari quotidiani e periodici, tra i quali La Stampa, Airone, Epoca e La Voce di Indro Montanelli.
Nel febbraio del 2002 Alberto Angela e la sua troupe sono stati vittime di un rapimento lampo in Niger, un’esperienza che l'ha segnato profondamente: "Ho temuto davvero di non rivedere più mia moglie. Poi per fortuna mi hanno liberato. Oggi sono qui a raccontare quello che mi è successo e, nonostante la grande paura, non ho smesso di svolgere con grande passione il mio lavoro", dichiarò all'epoca.
Oltre a essere autore di programmi di grande successo, Alberto Angela è stato anche oggetto di satira. Neri Marcorè nella trasmissione L'ottavo nano ha portato la sua imitazione: fu gradita a tal punto dal divulgatore scientifico che lui stesso si è prestato a partecipare a uno degli sketch del comico.
Il prestigioso Museo di Storia Naturale di New York gli ha chiesto di essere la voce narrante per la versione italiana di un filmato realizzato con sofisticate tecnologie di realtà virtuale e dedicato all'esplorazione dell'Universo. Per la versione inglese di questo filmato, proiettato quotidianamente nel Museo, hanno prestato la voce personaggi come Tom Hanks, Harrison Ford, Jodie Foster, Liam Neeson, e altri ancora
Alberto Angela ha dichiarato più volte nelle interviste il suo amore per lo sport, in particolare per il nuoto: “Lo faccio con costanza. Vado in piscina tutte le mattine, prima di lavorare. Faccio 60 vasche al giorno, a volte 10 in cinque minuti”.
Altre due grandi passioni di Alberto Angela sono il caffè e il tiramisù. Vero rituale domestico è quello dei due caffè espresso al mattino: “Uno di seguito all’altro, e quando sono all’estero mi porto il caffè dall’Italia, non riesco a farne a meno. Ovunque mi trovi", anche se quello in famiglia ha tutto un altro sapore. "Quattro chiacchiere, qualche barzelletta con i figli e la giornata può cominciare", ha rivelato.
Forse non tutti sanno che a inaugurare la tradizione dei divulgatori scientifici in famiglia non è stato suo padre Piero (il papà di Quark), ma suo nonno Carlo nato nel 1875, neuropsichiatra che nel 1945 a Torino parlava di psichiatria alla radio. A lui è intitolata una via vicino a Saxa Rubra, la sede della Rai. Ma questo onore non è dovuto alla sua professione: durante la Seconda Guerra Mondiale salvò la vita di molti ebrei mettendo a rischio la sua.
Alberto Angela colleziona sabbia: “Ho iniziato anni fa, quando partivo per le mie spedizioni da paleontologo, prima di cominciare con la tv. Riempivo con la sabbia i rullini fotografici poi, tornato in Italia, travasavo il materiale nelle boccette di vetro. Ne ho più di una ventina, e dai colori riesco sempre a identificare il deserto di provenienza”.
Ad Alberto Angela sono stati dedicati un asteroide (80652 Albertoangela) e una rara specie marina (Prunum albertoangelai) dei mari della Colombia. La sua attività gli ha fatto anche guadagnare la cittadinanza onoraria del comune di Napoli, dopo una grande mobilitazione partita sul web.
Alberto Angela è diventato un'icona sexy e piace a tutti, in maniera trasversale, ma non solo per il fatto di essere senza ombra di dubbio un bell’uomo: è amato per la sua dialettica e della sua capacità di intrattenere il pubblico con i racconti sull’arte e sulle bellezze del mondo.