Costanzo, il primo incontro con Maria: la benedizione di Monica Vitti

Il giornalista si appresta a tornare per il quarantesimo anno con lo show che porta il suo nome e parla di come abbia conosciuto Maria De Filippi

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Redazione

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Maurizio Costanzo è un mostro sacro della tv italiana e del giornalismo, ideatore di un format – quello del talk informale – che ha fatto storia e che a distanza di quasi mezzo secolo ancora continua a essere un pilastro della programmazione di Mediaset.

Il Maurizio Costanzo Show torna infatti per la sua quarantesima edizione e per l’occasione il presentatore ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha ripercorso alcuni degli incontri più importanti della sua vita, che si lega a doppio filo con quella del suo programma. Uno fra tutti, quello con Maria De Filippi.

Maurizio Costanzo, il primo incontro con Maria De Filippi

Quello tra Maurizio Costanzo e Maria De Filippi è uno dei legami più forti che il mondo dello spettacolo abbia mai visto, fatto di una profonda stima e di un affetto smisurato, tanto da reggere la sfida del tempo che passa. Il giornalista ha raccontato che il loro primo incontro è avvenuto a Venezia, in un convegno. “Poi mi raggiunse a Roma. Monica Vitti la sentì parlare nella stanza a fianco, senza vederla, e mi disse: “Senti che voce profonda, pare la mia. Dev’essere una donna intelligente…”. Insomma, Maria ebbe la benedizione di Monica Vitti”. Una benedizione che in qualche modo portò fortuna, se si considera che quello con la regina della televisione era già il quarto matrimonio. “L’anno scorso abbiamo festeggiato le nozze d’argento. Il quarto matrimonio finalmente è stato quello giusto”, conclude Costanzo.

Maria, al fianco di Costanzo nel momento più brutto

Maria De Filippi e Maurizio Costanzo erano insieme il giorno dell’attentato che lui subì. In quel periodo il giornalista si occupava spesso di mafia, aveva intervistato Giovanni Falcone (“Venne allo speciale su Libero Grassi, che condussi con Santoro. Fu un grande amore. E fu un immenso dolore quando lo uccisero”) e dava voce a imprenditori che si ribellavano alle richieste di pizzo.

“Riina disse: “Questo Costanzo mi ha rotto”. Cominciarono a pedinarmi, a spedirmi lettere anonime, ma non ci feci caso. Seppi poi che Messina Denaro era venuto nel pubblico dello Show, per vedere il teatro”, racconta Costanzo al Corriere. Poi la bomba, quella sera del 14 maggio 1993: “Fu un miracolo. Il mio autista mi aveva chiesto un giorno libero, e l’avevo sostituito con un altro, che conosceva meno bene la strada. Esitò al momento di girare in via Fauro, e questo confuse il killer che doveva azionare il detonatore. Sentimmo un botto pazzesco. Tra me e Maria passò un infisso“.

Maurizio Costanzo, l’incontro con Montanelli a cui deve tutto

Nel corso dell’intervista con Aldo Cazzullo, Maurizio Costanzo svela anche il suo rapporto con Indro Montanelli, forse il più grande giornalista italiano, che diede una spinta non indifferente alla sua carriera.

“A Montanelli devo tutto”, ammette Costanzo. “Mio zio mi faceva leggere i suoi articoli sulla terza pagina del Corriere. Mi invaghii. Così, a 14 anni, gli scrissi una lettera. Incredibilmente mi rispose. Mi invitò alla redazione romana. Poi nella sua casa di piazza Navona, a pranzo con Carlo Laurenzi: un uomo raffinatissimo, che lo divertiva con i suoi bon mots. Montanelli mi ha seguito per tutta la vita. Mi fece pure assumere da Afeltra al Giorno”.

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