Anna Tatangelo è stata la madrina del Pride di Napoli, cimentandosi in questa grande festa dei diritti durata l’intera giornata di sabato 1 luglio. A confermare il tutto è stato il direttore artistico della manifestazione, Diego Di Flora, che ha affiancato la cantante per tutto il tempo.
“Scegliere la madrina di un Pride non è cosa semplice – ha spiegato – Deve rappresentare l’intera comunità Lgbtq+ e Anna Tatangelo si è sempre esposta in merito, condividendo battaglie e iniziative per la lotta alle discriminazioni”.
Napoli Pride 2023, il messaggio di Anna Tatangelo
A evidenziare l’impegno di Anna Tatangelo nel tempo, ha spiegato Diego Di Flora, è anche il testo de Il mio amico, che la cantante ha portato al Festival di Sanremo nel 2008. Un racconto legato a problematiche connesse all’omosessualità. Un tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica che, insieme a svariate dichiarazioni e azioni negli anni, l’hanno resa un’ottima candidata.
Non sono mancate critiche online, soprattutto di chi si schiera generalmente contro il Pride, pur dichiarandosi in favore dei diritti di tutti. Sul suo account è possibile leggere frasi di utenti come: “Finalmente questa schifezza del mese del pride è finita. Non c’è bisogno di queste manifestazioni da anormali per rispettare gli esseri umani”.
Anna Tatangelo non se ne cura, però, e guarda avanti: “Sempre dalla parte giusta – ha scritto nel post che presenta foto e video dell’evento – quella della libertà e dell’amore incondizionato. L’amore è un diritto di tutti. È stato un onore essere la madrina del Pride di Napoli. Una giornata pazzesca e grazie per questo affetto immenso”.
Il look di Anna Tatangelo al Pride
Una grande emozione l’essere scelta come madrina del Napoli Pride 2023. Anna Tatangelo ha spiegato il concetto in maniera molto chiara, evidenziando il valore di questo ruolo per lei. Non ha esitato un istante nell’accettare la proposta di Diego Di Flora, ha raccontato.
Si è detta emozionata e felice di poter dare in questo modo il suo contributo, schierandosi dalla parte giusta e lottando per i diritti di tutti. Pochi giorni prima del Pride aveva mostrato un look arcobaleno dallo stile retrò molto interessante. Scatti che hanno attirato l’attenzione anche di una celebre collega, Giorgia, che l’ha definita “Wonder Anna”.
Un grido anni ’70 con un top variopinto in stoffa, così come la lunga gonna aderente sui fianchi e più libera sul resto delle gambe (tanto lunga da coprire ampiamente anche i piedi, ndr). Intrigante la scollatura, che ha attirato più di qualche commento, e ben scelta la posa, molto orgogliosa, molto pride.
Differente invece il discorso nella giornata di sabato 1 luglio. Ci sono stati infatti due cambi d’abito. Il primo è stato scelto per la parata in strada. Ciò che poteva sembrare un lungo abito aderente, era invece una combinazione di due elementi con chiari richiami in cima e alla base alla bandiera arcobaleno. Nel mezzo il bianco dell’innocenza, quella dell’amore che tutti dovrebbero essere liberi di vivere.
Il colore anche del suo top indossato sul palco alla sera, in occasione della sua esibizione. Il pubblico ha potuto apprezzare un look semplice nella parte superiore, corredato però da un paio di pantaloni fantastici, che strizzano nuovamente l’occhio agli anni ’70. Aderenti e totalmente variopinti. Tutto l’arcobaleno le ha avvolto cosce e gambe e il risultato estetico è stato da sogno.