Nasceva trent’anni fa, il 13 gennaio 1992, il telegiornale di Canale 5, un punto di riferimento per l’informazione italiana. Un bel traguardo per la storica testata Mediaset, che ha cambiato il volto dell’informazione televisiva all’inizio degli anni Novanta.
“Lʼeditore, che era Silvio Berlusconi, ci chiese di fare un telegiornale che si contrapponesse alle ammiraglie della Rai, che erano il Tg2 delle 13 e il Tg1 delle 20. Sembrava una sfida impossibile, ma lʼabbiamo vinta”, ha detto Clemente J. Mimun, lʼattuale direttore del telegiornale.
TG5, i volti che hanno segnato la storia
La prima edizione del TG5 andò in onda il 13 gennaio 1992 alle 13.00, orario che mantiene ancora oggi, condotta da Cristina Parodi. La giornalista e conduttrice ha voluto ricordare quel momento su Instagram, pubblicando una serie di scatti di quei giorni che avrebbero segnato la storia della televisione italiana.
“Mi sembra incredibile che siano passati trent’anni ma ricordo perfettamente, come fosse ieri, l’emozione e l’entusiasmo di quella prima edizione del TG5 che ho condotto il 13 gennaio del 1992 alle 13, indossando un tailleur Max Mara giallo acceso”, ricorda la Parodi. Che ha anche aggiunto: “Sono stati anni incredibili e indimenticabili e sono molto fiera di aver fatto parte di quella squadra, guidata da Enrico Mentana, che ha cambiato il volto dell’informazione televisiva italiana”.
La prima edizione della sera andò in onda alle 20.00, condotta dall’allora direttore Enrico Mentana, mentre a mezzanotte la terza e ultima edizione quotidiana, quella della notte, vide al timone Cesara Buonamici, ancora oggi tra le giornaliste più apprezzate e volto amatissimo di Mediaset.
“Fu un gesto di incoscienza, nato da un’idea di Silvio Berlusconi”, ha raccontato l’attuale direttore, Clemente J. Mimun, intervistato da Libero, ripercorrendo alcuni momenti salienti della storia del TG5. “A cominciare dalla prima messa in onda serale, con Mentana in difficoltà per i servizi non disponibili”.
A Tv Sorrisi e Canzoni ha confessato: “Fu un disastro: alle 20 non andavano i servizi, non funzionava nulla. Il settimo pezzo in scaletta diventò il secondo, il secondo andò in onda come nono. Enrico però se la cavò benissimo, “zigzagando” tra le notizie. Correva a 300 all’ora in autostrada contromano… Una cosa così nuova che, l’indomani, scoprimmo di aver battuto il Tg1 negli ascolti”.
TG5, l’indimenticabile Lamberto Sposini
Accanto al direttore Enrico Mentana, alle giovani Cristina Parodi e Cesara Bonamici, c’erano anche Emilio Carelli e Lamberto Sposini, ancora oggi rimasto nei cuori di un pubblico che vorrebbe rivederlo ancora sugli schermi.
Il mezzobusto del TG5, che ha conquistato anche la Rai con la decennale conduzione de La Vita in Diretta, ormai dal 2011 è lontano dai riflettori e dal piccolo schermo a causa di un’emorragia cerebrale che gli ha cambiato per sempre la vita.
“Un grande giornalista – ha raccontato qualche tempo fa Cesara -, uno che riempie la scena come lui io non l’ho mai visto. Con una capacità comunicativa formidabile. Io vorrei davvero che lui sapesse che è il nostro desiderio di rivederlo, di riabbracciarlo, non è diminuito neanche un po’ in questi anni. È sempre forte la sua presenza in redazione“.