Silvia Toffanin torna in prima serata con This Is Me, seconda edizione, stesso sorriso e una scaletta fatta per funzionare anche con il volume basso. Il programma mette insieme facce ultra-note, aneddoti da salotto e momenti pensati per essere leggeri.
La puntata del 15 ottobre apre con LA cantante in capslock, Laura Pausini, e come potrebbe essere altrimenti? La voce, la risata contagiosa, la naturalezza con cui parla agli italiani come se fossero vecchi amici: Laura Pausini è inarrivabile sempre, è colei che fa emozionare anche chi pensa di avere già sentito tutto.
Poi arriva Zlatan Ibrahimovic, che non entra: plana. Si mette comodo e comincia a raccontarsi con una quantità sorprendente di vulnerabilità per uno che solitamente parla come se stesse annunciando un colpo di stato.
E poi, la macchina dei volti noti in folle di rappresentanza. Gigi D’Alessio, sempre pronto a sedersi al piano e far partire il karaoke nazionale. Christian De Sica, professionista del cinepanettone. Eleonora Abbagnato, che si muove come se avesse un contratto con la gravità. E ancora, Alberto Tomba e Bianca Guaccero, ormai presenza fissa in ogni tipo di show.
E ora andiamo con le pagelle.
Laura Pausini, non ci sono aggettivi. Voto: 9,5
Laura Pausini è conviviale, è l’amica di sempre, trasforma il programma in un pranzo della domenica. Romagnola doc, al punto che se alzavi il volume si sentiva l’odore della piadina. Ringrazia tutti, tutto, pure le panche della palestra dove da piccola faceva ginnastica artistica mentre cominciava a cantare.
Le Sincronette, ovvero le sue amiche di sempre, compaiono in carne, ossa e nostalgia, e con loro parte The Final Countdown. Laura Pausini fa Laura Pausini, è completamente a suo agio e regala al pubblico quella sensazione caldissima di familiarità, tipo rivedere una foto di quando portavi i calzettoni sopra i jeans.
Gratitudine a pioggia, ci sono anche sono gli ultras in studio. E non per Ibrahimovic. Resta attaccata a Solarolo come se fosse una canzone mai pubblicata, ma sempre in scaletta. E a occhio, il pubblico glielo perdona volentieri.
Le Sincronette, le amiche vere. Voto: 10
Sono fortune, ed è complicato mantenere l’amicizia dopo decenni e dopo che una è diventata una star mondiale. L’impressione è quella di vedere un gruppo normalissimo di amiche che si vogliono bene. E poi hanno un nome incredibile. Le Sincronette fanno una sorpresa a Laura Pausini e si presentano sul palco. Rimpatriata vera.
Sorridono, scherzano, ballano un po’ storte, ma con quell’energia che non puoi insegnare: la confidenza. La promessa era restare unite, e a giudicare dagli sguardi e dagli spintoni affettuosi, la stanno mantenendo meglio di molti matrimoni.
Il pubblico applaude. E non per gentilezza. È roba vera, e si percepisce. Forse le rivedremo a Sanremo, come suggerisce Laura Pausini, o forse in una sagra di paese nel ravennate.
Zlatan Ibrahimovic in versione inedita. Voto: 8
Un Ibrahimovic diverso. Sul divano di Silvia Toffanin racconta di com’era crescere a Rosengard, dove non c’era spazio per la leggerezza, e il calcio serviva per tenersi in piedi.
Parla del Milan con un affetto e una gratitudine forse troppo ovvia per Canale 5. Della famiglia come punto fermo, anche se non è il tipo che lo dice in modo sdolcinato. L’addio al calcio non lo ha digerito del tutto, lo dice senza girarci intorno. La voglia di essere ancora lì non è sparita.
Gigi D’Alessio, Non dirgli mai. Voto: 7
Gigi D’Alessio sa esattamente dove si trova: in prima serata, nel suo habitat naturale. Tiene il ritmo anche se non è Max Pezzali. Parla di Napoli, ovviamente, poi di Milano, del concerto enorme in Piazza del Plebiscito, con 4200 persone dietro le quinte a farlo girare.
Poi attacca Non dirgli mai, e il medley. Il pubblico si alza come se avesse sentito il campanello e canta. Ultras della Pausini compresi.