Non ha più bisogno di presentazione Colapesce e Dimartino, il duo che a Sanremo 2020 salì alla ribalta con Musica Leggerissima, inedito e scanzonato brano dal sound vintage che fece ballare tutti gli italiani costretti al lockdown.
Quest’anno, gli originali cantautori sono tornati sul palco dell’Ariston con Splash, una nuova canzone che, così come la precedente, si prospetta già un successone e che ha fatto guadagnare ai concorrenti il primo posto nella classifica provvisoria della seconda serata del Festival, il secondo in quella generale.
Splash, il testo della canzone di Colapesce e Dimartino
Ecco il testo di Splash, il brano sanremese di Colapesce e Dimartino, che farà parte della colonna sonora del film La primavera della mia vita, scritto e diretto proprio dai due cantautori.
Campi sconfinati
Che si arrendono alla sera
Qualche finestra accesa
Mentre il vento arpeggia
Una ringhiera
Tu vivresti qui per sempre
Dici che dovrei staccare
Un po’ la mente
Ma io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore delle metro affollate
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Meglio soli su una nave
Per non sentire il peso delle aspettative
Travolti dall’ immensità del blu
Splash
Vorrei svegliarmi più tardi al mattino
Cambiare vita baciarti nel grano
In Sudamerica
Ma l’entusiasmo poi se ne va
Questa sera mi nascondo
Mentre i miei pensieri
Vanno per il mondo
Ma io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore delle metro affollate
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Meglio soli su una nave
Per non sentire il peso delle aspettative
Travolti dall’ immensità del blu
Splash
Sorrido alle Seychelles
Mi annoio a Panama
La vita è un baccarat
Balliamo vieni qua
Perdonami
Non ci capisco mai
Mi dici lascia stare
Sono qua
Ma io, io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore dei cantieri infiniti
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Come stronzi galleggiare
Per non sentire il peso delle
Aspettative
Vado via senza te
Mi tuffo nell’immensità del blu
Splash
Splash è la parola onomatopeica che indica, comunemente, il suono di un tuffo in acqua. Un rimando al mare e, più in generale, alla vita a contatto con la natura che, nel brano di Colapesce e Dimartino, viene costantemente paragonata alla quotidianità metropolitana, fatta di cantieri e metro affollate.
Con inaspettata e pungente ironia, la canzone ribalta il pensiero comune che vede proprio nella fuga verso una vita più semplice il rimedio allo stress della contemporaneità, indicando nel lavoro e nel trambusto cittadino il modo migliore per fuggire all’ansia delle aspettative che ci influenzano negativamente.
“Il nostro compito è fare canzoni. Possibilmente belle”
Splash, già dalla prima esecuzione durante la seconda serata di Sanremo 2023, si è guadagnata il favore di pubblico e critica. E viene quasi naturale pensare che, il brano di Colapesce e Dimartino sia destinato a replicare quello di Musica Leggerissima, esordio sanremese del duo.
Sull’argomento, i cantautori si mantengono cauti e, sulle pagine di Rolling Stone, dichiarano: “Se sarà un qualcosa in cui si identificheranno in sei o in centomila, a un certo punto esce dai nostri compiti e dalle nostre responsabilità. Il nostro compito è fare canzoni. Possibilmente belle. Il resto, non lo decidiamo noi”. Ribadendo, infine, la distanza con la precedente hit, perché “diventare la copia di sé stessi è una delle cose più imbarazzanti in assoluto”.