La psoriasi è una malattia autoimmune non contagiosa che colpisce la pelle. Seguire una dieta sana, ricca di cibi che hanno virtù antinfiammatorie, aiuta a tenerla sotto controllo. Anche l’approccio con una dieta oloproteica può sempre dare ottimi risultati nella gestione della patologia cutanea. Ecco alcuni consigli per una dieta a prova di psoriasi.
Indice
Che cos’è la psoriasi?
La psoriasi è una malattia cronica della pelle che provoca la formazione di chiazze rossastre, spesse e squamose sulla superficie della cute. Queste chiazze, chiamate placche psoriasiche, sono causate da un processo accelerato di crescita delle cellule della pelle. Normalmente, le cellule della pelle si formano nei livelli più profondi della pelle e si spostano gradualmente verso la superficie, dove vengono poi eliminate tramite la desquamazione. Nella psoriasi, questo processo è accelerato, causando l’accumulo di cellule della pelle morte sulla superficie.
Le chiazze di psoriasi possono variare in dimensioni e possono comparire su diverse parti del corpo, incluse ginocchia, gomiti, cuoio capelluto, mani, piedi e schiena. Queste chiazze possono essere pruriginose, dolorose o causare disagio. La causa esatta della psoriasi non è completamente compresa, ma si ritiene che sia il risultato di una combinazione di fattori genetici, immunitari e ambientali. L’infiammazione gioca un ruolo chiave nel processo patologico e per questo va tenuta sotto controllo con accorgimenti alimentari e di vita. La psoriasi non è contagiosa e non può essere trasmessa da persona a persona, ma può essere molto invalidante per il soggetto che viene colpito, anche a livello psicologico.
Quanti tipi di psoriasi esistono?
- Psoriasi a placche: si tratta del tipo più comune di psoriasi e si presenta con chiazze rosse coperte da squame argentate e secche.
- Psoriasi guttata: si manifesta con piccole macchie rossastre simili a gocce sulla pelle. Può essere scatenata da infezioni batteriche, come la streptococco.
- Psoriasi inversa: coinvolge aree come l’inguine, l’ascella e le pieghe cutanee. Le chiazze sono generalmente lisce e rosse, senza squame evidenti.
- Psoriasi pustolosa: si presenta con pustole piene di pus sulla pelle. Può essere dolorosa e richiede un trattamento medico tempestivo.
- Psoriasi eritrodermica: coinvolge una vasta area della pelle e provoca arrossamento e desquamazione intensi. È una forma grave e richiede cure mediche immediate.
Psoriasi: cosa la fa peggiorare?
Chi non ne soffre, spesso, non sa neanche di che cosa si tratti, quando sente parlare di psoriasi. Chi ne soffre, invece, ha imparato da tempo a convivere con questa malattia autoimmune, che tende a presentarsi periodicamente durante periodi specifici dell’anno. Il suo decorso è incerto ed è quasi certamente influenzato da diversi fattori ambientali quali:
- stagionalità, i sintomi infatti peggiorano durante la stagione invernale o durante i campi di temperatura;
- stress psicologico (esami, lavoro, scuola e impegni stressanti possono far aggravare o riemergere la psoriasi);
- assunzione di alcuni tipi di farmaci come ad esempio FANS e Beta bloccanti;
- dieta sbilanciata.
Anche se non esiste una cura definitiva, i trattamenti farmacologici e dermatologici disponibili sono in grado di tenerne sotto controllo i sintomi della psoriasi fino a farli regredire completamente, nei casi più fortunati. Ma anche l’alimentazione e alcuni protocolli dietetici sono risultati degli ottimi fattori coadiuvanti per la riduzione dei sintomi della psoriasi.
Psoriasi e alimentazione: quali alimenti preferire
Come abbiamo visto, tra i fattori che contribuiscono ad aggravare la psoriasi ci sono anche quelli che derivano dalla dieta: un eccessivo consumo di alcool, l’obesità e l’assunzione in quantità limitate di antiossidanti e Omega 3 contribuiscono a peggiorarne i sintomi. Nel caso si soffra di patologie legate alla psoriasi, come la celiachia, l’assunzione di alimenti che contengono glutine può contribuire a peggiorare la malattia.
Una dieta bilanciata, ricca di cibi che hanno proprietà antinfiammatorie, è quindi una preziosa alleata nella battaglia contro la psoriasi. Ecco una serie di consigli utili e quali alimenti mangiare per tenere sotto controllo la psoriasi:
Ridurre il peso
Se si soffre di obesità, cioè si ha un indice di massa corporea pari o superiore a 30, per veder migliorare la propria psoriasi si dovrebbe cercare di perdere un po’ di peso. Come?
- limitare l’assunzione di cibi calorici;
- aumentare il consumo di frutta e verdura;
- evitare un consumo eccessivo di farine bianche e loro derivati;
- eliminare dalla propria dieta i cibi eccessivamente grassi e che contengono grassi idrogenati e saturi;
- limitare al minimo il consumo di zuccheri semplici, preferendo i complesso derivanti da fonti integrali;
- preferire le carni bianche rispetto alle rosse;
- mangiare più pesce, in particolare quello ricco di Omega 3.
Vari studi hanno dimostrato che l’aumento di peso e l’alto BMI (indice di massa corporea) sono fattori di rischio per la psoriasi: molti pazienti con psoriasi risultano in genere più in sovrappeso o obesi rispetto alla media delle persone. Obesità e psoriasi condividono alcune citochine patogene: il grasso viscerale contiene citochine infiammatorie quali IL-6, TNF-alfa, adiponectina, e PAI-1 (Inibitore dell’attivatore del plasminogeno di tipo 1). Di queste, TNF-alfa svolge un ruolo importante nella psoriasi ed è elevata nei pazienti obesi. Dato che un’alterata composizione del grasso corporeo ed un elevato BMI sono associati ad un rischio più alto di psoriasi, ad una psoriasi più grave e a una risposta minore ai trattamenti sistemici, alcuni studi hanno valutato l’effetto di interventi alimentari sul decorso della psoriasi. Tra questi sono stati considerati sia protocolli ipocalorici graduali, sia protocolli alimentari a basso contenuto di caroboidrati.
Evitare i cibi che peggiorano la psoriasi
Come affermato da Claudio Bonifati, Responsabile dell’Ambulatorio per lo studio e la cura della Psoriasi dell’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma, esistono diversi cibi che contribuiscono a peggiorare la psoriasi. Se si predilige una dieta ricca di questi cibi i sintomi potrebbero riacutizzarsi. Per evitare che accada è bene limitare il consumo di:
- alcolici;
- caffè e cioccolato;
- carni grasse;
- cibi e bevande ricchi di zuccheri semplici;
- insaccati;
- melanzane, peperoni, patate e in generale le verdure che contengono solanina.
Seguire una dieta ricca di cibi con proprietà antinfiammatorie
È stato dimostrato che seguire un regime alimentare che predilige cibi con proprietà antinfiammatorie aiuta a migliorare i sintomi della psoriasi. Tra i cibi nemici della psoriasi ci sono:
- il pesce azzurro e salmone che sono ricchi di Omega 3;
- verdure a foglia verde e ortaggi che contengono beta carotene;
- legumi, frutta secca e cereali integrali;
- oli vegetali quali olio di lino, di soia ed extravergine di oliva;
- pasta e pane integrali;
- alimenti ricchi di polifenoli, come i frutti rossi e il tè verde.
Anche assumere fermenti lattici è utile per tenere sotto controllo la psoriasi, perché il buon funzionamento del sistema immunitario è strettamente legato alla flora batterica intestinale. L’assunzione di eventuali integratori di vitamine dovrebbe avvenire solo dopo aver consultato il medico.
Dieta oloproteica per combattere la psoriasi:
Quando si sente parlare di diete proteiche o chetogeniche si pensa subito all’estate, alla prova costume e alla perdita di peso, ma in realtà alcuni di questi protocolli sono stati sperimentati anche per la gestione di alcune patologie come la psoriasi. E’ il caso della dieta oloproteica!
La dieta oloproteica è un regime alimentare che si basa sulla riduzione drastica dell’apporto di carboidrati e l’aumento dell’assunzione di proteine e grassi “buoni”. Lo scopo principale di questa dieta è indurre il corpo a entrare in uno stato metabolico chiamato chetosi, in cui il corpo brucia i grassi come fonte primaria di energia anziché i carboidrati. La dieta oloproteica è spesso utilizzata per la perdita di peso rapida e a breve termine, ma può anche essere utilizzata in alcune terapie mediche, come per il trattamento dell’epilessia refrattaria nei bambini o in alcune condizioni metaboliche. La dieta impone limitazioni severe sui carboidrati, che possono variare da persona a persona, ma spesso rappresentano solo una piccola percentuale delle calorie totali giornaliere (solitamente meno del 10%). Le proteine costituiscono una percentuale significativa delle calorie giornaliere, e i grassi sono utilizzati per raggiungere il fabbisogno calorico rimanente. Questi protocolli oloproteici vanno seguiti per cicli settimanali e intervallati con periodo di reintegro graduale dei carboidrati.
Esempi di alimenti consentiti nella dieta oloproteica includono carne magra, pollame, pesce, uova, formaggi, burro, olio d’oliva e verdure a basso contenuto di carboidrati come cavolfiori e spinaci. Gli alimenti ad alto contenuto di carboidrati come pane, pasta, riso, zucchero e frutta sono generalmente vietati o limitati in modo significativo. È importante sottolineare che la dieta oloproteica è considerata un intervento medico e dovrebbe essere seguita sotto la supervisione di un medico o di un dietista esperto, specialmente perché può comportare rischi e complicazioni se non viene seguita correttamente. Inoltre, a lungo termine, l’eliminazione eccessiva dei carboidrati può portare a carenze di nutrienti, problemi digestivi e altre complicazioni. Prima di intraprendere qualsiasi tipo di dieta estrema, è fondamentale consultare un professionista della salute per valutare se sia adatta alle tue esigenze e alla tua situazione medica.
Fonti bibliografiche
Ford AR, Siegel M, Bagel J, Cordoro KM, Garg A, Gottlieb A, Green LJ, Gudjonsson JE, Koo J, Lebwohl M, Liao W, Mandelin AM 2nd, Markenson JA, Mehta N, Merola JF, Prussick R, Ryan C, Schwartzman S, Siegel EL, Van Voorhees AS, Wu JJ, Armstrong AW. Dietary Recommendations for Adults With Psoriasis or Psoriatic Arthritis From the Medical Board of the National Psoriasis Foundation: A Systematic Review. JAMA Dermatol. 2018 Aug 1;154(8):934-950. doi: 10.1001/jamadermatol.2018.1412. PMID: 29926091.