Ho 60 anni e ho voglia di innamorarmi, per i miei figli sono ridicola

I genitori, spesso, rappresentano il nostro più grande punto di riferimento. E il pensiero che qualcuno possa "portarceli via" fa paura più di ogni altra cosa

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Ho sessanta anni e sono vedova. Senza falsa modestia posso dire di essere una signora ben tenuta di bell’aspetto, giovanile e vitale. Mio marito è venuto a mancare 5 anni fa. Lo scorso mese un vecchio amico di famiglia, separato dalla moglie da diversi anni, inizia a farmi la corte. Io sono lusingata, lui è molto galante, educato, simpatico, e anche un bell’uomo. Non fosse che le mie figlie mi hanno fatto un cazziatone: “Mamma ma cosa fai, ma alla tua età, ma cosa dirà la gente…” e così via. A me dà l’impressione che abbiano paura di perdere la babysitter (curo, ovviamente con grande amore, i loro figli, li vado a prendere a scuola, li tengo se c’è bisogno nel weekend, in caso di malattia etc) e qualche volta diciamo che faccio anche la donna delle pulizie e “la signora che stira”. Ma davvero sono ridicola a iniziare una relazione a 60 anni? O forse le mie figlie sono un po’ egoiste?

Spesso sento parlare del miracolo dell’amore, e per quanto sia davvero complesso – e a tratti impossibile – descrivere tutto ciò che riguarda il sentimento più potente del mondo, penso che sono le esperienze che viviamo a dare un senso a determinate affermazioni. E lasciami dire che innamorarsi, a qualsiasi età, è sempre un piccolo miracolo. Perché, dunque, dovresti precluderti questa straordinaria opportunità?

Rispondo subito alla tua ultima domanda con un sonoro no, non sei affatto ridicola a volerti rimettere in gioco e a iniziare una relazione. E non lo saresti stata in nessun caso, indipendentemente dalla tua età anagrafica.

Non vorrei risultare banale, e parlare per frasi fatte, ma è proprio vero che l’età è solo un numero che non ha voce in capitolo davanti ai sentimenti che proviamo e che ci fanno sentire vive. E a proposito di questo, tu come ti senti da quando lui è entrato in punta di piedi nella tua vita? Cosa provi quando ti corteggia? Quando ti prende per mano e ti accompagna nella quotidianità? Prova a rispondere a queste domande, in maniera intima e sincera, e vedrai che i dubbi, le paure e le insicurezze verranno immediatamente silenziati.

Anche se non hai menzionato direttamente queste emozioni, che sanno essere davvero fastidiose quando fanno capolino nella mente, so che ti stanno dando il tormento perché sono state innestate dalle persone più importanti della tua vita: le tue figlie. E sai, non credo che siano realmente consapevoli di cosa per te può davvero significare questo nuovo inizio, così come non credo che a preoccuparle sia il pensiero della gente, la tua età, o la tua eventuale mancata disponibilità.

Vedi, probabilmente loro sono solo spaventate da questa novità, perché ciò che non si conosce fa sempre un po’ paura. Probabilmente in questi anni, vista anche la perdita del papà, tu sei diventata il loro unico e grande punto di riferimento. E non è difficile immaginare quanto faccia paura l’idea di perderti, quanto possa spaventare il pensiero che un’altra persona possa trasformare, o peggio distruggere, quell’equilibrio così caro a loro, e a tutta la famiglia.

Non essere amareggiata dal loro comportamento, piuttosto prova ad andare oltre a quelle parole con la sensibilità, la premura e l’amore che appartengono a una mamma. Apri con loro un dialogo onesto e sincero e cerca di rassicurarle, fagli capire che un’eventuale relazione, anche a 60 anni, non cambierà mai ciò che provi nei loro confronti, né tanto meno potrà compromettere il tuo ruolo, e la tua presenza, nella loro vita.

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