Lane rigenerate, come avere capi nuovi e sostenibili

La lana è un filato che si può rigenerare, per dare origine a capi nuovi e sostenibili

Pubblicato: 29 Ottobre 2019 08:15Aggiornato: 28 Settembre 2023 12:10

Angela Inferrera

Consulente di stile

Consulente d'immagine, fashion editor ed esperta di moda sostenibile.

Cosa si intende per lana rigenerata? È davvero buona e bella come la lana vergine? E perché sarebbe un’alternativa sostenibile? Vediamo se riesco a rispondere a queste domande con questo post.

Cosa sono le lane rigenerate

Per lana si intende non solo la lana in senso stretto, ma anche il cachemire ad esempio. Attraverso dei processi meccanici in cui le fibre di vecchi capi vengono sfilacciate, ricardate e ritessute, si genera un filato appunto rigenerato, con cui vengono poi realizzati nuovi prodotti. In questo modo si recuperano materie prime già esistenti al posto di utilizzarne di nuove, in un modello perfetto di moda circolare. I filati come la lana si prestano particolarmente ad essere recuperati in questo modo e proprio in Italia, a Prato, abbiamo aziende specializzate in questa tecniche di recupero dei filati.

Quali sono i vantaggi della lana rigenerata

Uno dei più grossi problemi creati dal sistema moda a livello di inquinamento è l’enorme quantità di rifiuti che produce, intendendo come rifiuti, a parte gli scarti industriali e di lavorazione, anche il numero esorbitante di capi che vengono gettati via. I tessili finiscono la maggior parte delle volte smaltiti come rifiuti secchi non riciclabili, quindi nell’inceneritore. La lana e il cachemire invece potrebbero avere una sorte diversa, venendo appunto rigenerati. Questo ha un duplice vantaggio: per il pianeta, perché non si immettono nuove materie prime nell’ambiente, e per il nostro portafoglio, perché il filato rigenerato costa meno di quello vergine, ma mantiene intatte le caratteristiche nobili come la capacità di scaldare ma anche di disperdere il calore senza farci sudare.

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Quali sono le caratteristiche della lana rigenerata

I filati che vengono generati sono morbidissimi, come quelli originali. Ovviamente questo processo è possibile sono con materie prime che siano naturali, quindi i capi di partenza non devono essere in fibra mista: misto acrilico, ad esempio, o misto poliestere. Personalmente, vi sconsiglio in ogni caso filati misti con materie sintetiche perché fanno sudare e non tengono caldo. 

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Perché scegliere capi in lana rigenerata

I capi in lana rigenerata sono più economici dei “fratelli” in lana vergine e difficilmente vengono realizzati in modo non etico, perché uno dei più grandi distretti europei che se ne occupa è proprio in Italia. Sono capi davvero belli? La risposta è sì: le pezze di tessuto vengono divise per gruppi a seconda del loro colore, cosa che viene molto spesso fatta a mano, e da queste coloratissime montagne di lana nasceranno capi perfettamente in linea con i trend della moda, ma anche dei classici destinati a durare.

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Esempi di look con le lane rigenerate

La maglieria in lana rigenerata difficilmente ha un colore pieno, perché non viene ritinta, ma la colorazione è data dall’insieme dei pezzi ricardati e dal filato che se n’è ottenuto. I look da realizzare quindi avranno toni non troppo brillanti (niente di flashy o neon insomma), ma soft ed eleganti, insomma, dei classici senza tempo.

Inoltre, non dimentichiamo che non esiste solo la maglieria in lana rigenerata: il filato si presta per essere utilizzato per realizzare anche cappotti, caldi ed elegantissimi, anche questi dal taglio senza tempo. Perché il modo migliore per essere sostenibili è quello di scegliere capi evergreen e di farli durare il più possibile!

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