Gimbo l’ha fatto di nuovo. Ha preso una gara di salto in alto, e la resa un capolavoro. Ma in fondo Gianmarco Tamberi è questo: un atleta che ci ha dimostrato, di anno in anno, di successo in successo, di avere tutta la forza fisica e mentale per raggiungere traguardi sempre più (letteralmente) alti. Lo ha rifatto regalando i sorrisi più belli all’Italia a Budapest, nella quarta giornata dei Mondiali di Atletica Leggera 2023. Il campione del salto in alto ha conquistato la medaglia d’oro con uno straordinario 2,36. Un risultato centrato al primo tentativo, senza tentennamenti, senza quella sofferenza tipica delle sfide “al rialzo”.
Una vera e propria impresa quella del 31enne marchigiano, che, come già era stato con l’oro olimpico, ci ha fatto piangere calde lacrime di gioia. Si è dunque laureato campione del mondo battendo lo statunitense Juvaughn Harrison e lo stesso qatariota Mutaz Barshim con cui alle Olimpiadi di Tokyo ha condiviso il gradino più alto del podio.
Gianmarco Tamberi: la dolorosa dedica al padre
Accade spesso che i traguardi raggiunti dagli atleti vengano dedicati ai propri genitori, alle proprie madri o ai propri padri, o ai compagni e compagne. Gianmarco Tamberi non è stato da meno e il titolo di campione del mondo lo ha dedicato al papà, Marco Tamberi, due volte primatista nazionale indoor di salto in alto. Una consegna difficile, perché Gimbo vive le emozioni con una intensità di pochi e il rapporto con il padre è, da tempo, complesso.
In un’intervista a Sky ha dichiarato: “Mio padre mi ha insegnato a saltare – ha spiegato Tamberi nell’intervista a Sky -, quello che sto facendo oggi è anche grazie al percorso iniziato e fatto per un bel po’ con lui. Purtroppo, le cose non andavano più bene e avevo bisogno di un cambiamento”. Fu infatti il padre, ex allenatore e saltatore, a indirizzarlo verso la passione che lo ha reso grande.
“Il cambiamento genera paura, perché si esce dalla comfort zone e io quest’anno mi sono caricato di tantissime responsabilità che prima erano in capo a mio padre. Non è stato facile separarmi e affrontare un cambiamento del genere sia a livello personale che atletico nonostante il nostro rapporto sia stato sempre difficile. Non ci parliamo da tanto tempo ma questa medaglia è anche merito dei suoi insegnamenti”.
Le parole più belle della moglie Chiara Bontempi
E poi c’è lei, sempre presente, una costante delle vittorie così come dei momenti difficili: la moglie di Gianmarco Tamberi, Chiara Bontempi. Era lì, presente sugli spalti a sperare e sudare. Ed è da lei che Gimbo è corso subito dopo la vittoria. Ha saltato la piccola vasca d’acqua delle tremila siepi per poterla abbracciare e per poterle dare un bacio dopo aver messo al collo la medaglia del metallo più prezioso che vale una vita di sforzi e sacrifici.
E lei, come sempre, non ha mancato di dedicargli una foto e alcune tenere parole dal suo account Instagram: “Il mio campione”.
Si conoscono da sempre, Chiara Bontempi e Gianmarco Tamberi, e si sono sposati a Pesaro il 1° settembre 2022. Stanno insieme dal 2009. La romantica proposta di matrimonio era arrivata prima che Tamberi partisse per Tokyo. Protagonisti di un bacio romantico subito dopo l’oro a Budapest in tribuna, sono legati anche nell’attività sportiva: Chiara, 28 anni, originaria di Ancona, laureata, cura l’immagine di Gianmarco e spesso si allena con lui. Suo padre Piergiorgio era un pilota, sua madre ha un negozio di articoli per la casa.