Dalle origini al boom sui social
Il viaggio dei tarocchi parte nel 1430 in Italia, tra Milano e Ferrara. Proprio in queste due città sono state ritrovate le prime due rappresentazioni della Forza, carta degli arcani maggiori nei più comuni mazzi di tarocchi. Ben presto iniziarono a diffondersi in altre città come carte da gioco, tra cui Bologna, in cui il primo documento ufficiale che riporta queste carte è un verbale di un furto del 1459, e in seguito Firenze.
All’inizio i tarocchi erano chiamati attuti o triumphi (trionfi), termine quest’ultimo con cui ancora oggi vengono chiamati i 22 arcani maggiori che compongono i mazzi; è solo nel Registro di Guardaroba della corte di Ferrara del 1516 che comparirà ufficialmente il termine “tarocchi”. L’etimologia del vocabolo potrebbe essere collegata al termine “taroccare” che nel 1500 identificava l’operazione con cui gli artigiani ricoprivano oggetti di diverso materiale con una sottilissima foglia d’oro per accrescere il loro valore. Visto che i primi mazzi tarocchi, come quelli Visconti-Sforza di Milano, erano su fondo d’oro, l’origine del vocabolo potrebbe essere riconducibile a questa pratica.
Fino al XV secolo i tarocchi pare siano rimasti conosciuti entro i confini della nostra penisola e solo dal secolo successivo si iniziarono a trovare tracce della loro presenza anche in Francia, probabilmente portati al ritorno in patria dalle truppe che invasero Milano nel 1494 e nel 1499.
Avanti veloce fino al XXI secolo è i tarocchi hanno conquistato anche i social media; in particolare su TikTok. È qui che la Gen Z ha riscoperto la magia e la pratica del “manifesting”, quelle stesse tecniche occulte new age che sembravano essere rimaste nel dimenticatoio negli anni ’80. È proprio su TikTok che l’arte di leggere i tarocchi online, e persino la creazione di filtri d’amore, sono diventati rituali tanto comuni quanto le normali routine di skincare.
La Papessa, gli Innamorati, il Carro: gli arcani maggiori più rappresentativi
Nella cartomanzia i 22 arcani maggiori rappresentano le carte più dense di significato che, all’interno del mazzo dei Tarocchi di Marsiglia, rivestono un ruolo fondamentale che va a tracciare le tappe di un vero e proprio percorso. Questo cammino è segnato da sette fasi specifiche, descritte fin dai primi sette arcani numerati:
1. Il Mago: chiamato anche il Bagatto, questa carta parla di genialità, intuito, acume mentale e brillantezza. Rappresenta colui che inizia l’opera e che corregge il proprio carattere con grande abilità e senso di matura volontà.
2. La Papessa: un simbolo femminile molto potente poiché raffigura la custode della conoscenza di cui ogni essere umano necessita quando desidera compiere progressi di evoluzione interiore.
3. L’Imperatrice: abbondanza e intelligenza. Questo Arcano rivela l’importanza di nutrire, a livello mentale, un’attitudine creativa e ingegnosa.
4. L’Imperatore: è una figura forte e imponente, che rappresenta l’azione e il potere e trasmette stabilità. Questo Arcano esprime il tema della concretezza sul piano materiale.
5. Il Papa: lealtà e franchezza, questo ciò che trasmette colui che, mosso da una profonda vocazione, aiuta i discepoli a superare tutte le difficoltà. Questo Arcano comunica che è necessario imparare a trasmettere la propria esperienza quando, lungo il cammino di vita, si è stati capaci di acquisirne.
6. Gli Innamorati: simboleggia la necessità di scegliere e di accettare le conseguenze delle decisioni, ascoltando la voce di un’intelligenza più alta ed evoluta che accompagna con amore.
7. Il Carro: la vittoria più valorosa è quella nel controllo di se stessi piuttosto che quella rivolta alla conquista del nemico. Ecco perché il Carro è, in fondo, un arcano di vittoria e trionfo sugli eventi, capace di influenzare positivamente le carte vicine, anche le più negative.
Farsi leggere i tarocchi dall’algoritmo
Oggi, gli appassionati di Tarologia, cioè la disciplina di leggere i tarocchi, sono donne e uomini di ogni età e professione che mostrano una spiccata inclinazione verso la ricerca di un senso esistenziale più intimo e profondo.
È così che le letture dei tarocchi online sono diventate il simbolo più tangibile di quanto ci affidiamo agli algoritmi per prendere decisioni al posto nostro. E se ci pensate, l’atto di cedere il controllo delle nostre decisioni ad altri è una pratica comune che facciamo da secoli e secoli; che sia basata sulla fede religiosa, l’astrologia o il concetto di destino. Per questo motivo, la decisione di affidarsi alla lettura dei tarocchi su TikTok è soggettiva e dipende dalle credenze personali e dall’approccio individuale verso la pratica.
Affidarsi all’algoritmo affinché guidi le nostre azioni potrebbe diventare una sorta di “religione” del ventunesimo secolo.