Federica Sabatini in Don Matteo 14: “Giulia è casinista. Con Raoul Bova, benissimo”

Federica Sabatini è Giulia in "Don Matteo 14", la sorella di Raoul Bova (Don Massimo), e ci racconta cosa è accaduto sul set. In attesa della 15esima stagione

Pubblicato: 30 Ottobre 2024 16:32

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Federica Sabatini è una delle new entry di Don Matteo 14 dove interpreta Giulia Mezzanotte, la sorella “scomoda” di Don Massimo, alias Raoul Bova. Ed è già entrata nel cuore dei telespettatori che fanno il tifo per lei. Anzi c’è chi spera che tra Giulia e il nuovo capitano, che ha il volto di Eugenio Mastrandrea, scoppi l’amore.

Don Matteo è una delle serie più longeve e di successo della Rai e Federica Sabatini ci ha raccontato che cosa significa entrare a farne parte, sperando di ritornare anche in una quindicesima stagione. Ma intanto concentriamoci su quello che sta accadendo in queste puntate a Don Massimo, Giulia e al Maresciallo Cecchini (Nino Frassica). L’appuntamento con Don Matteo 14 è in prima serata su Rai 1 il giovedì.

In Don Matteo 14 interpreti Giulia Mezzanotte, ci racconti com’è la sorella di Don Massimo?
Giulia è una persona sicuramente molto dinamica, vivace e casinista. Ma è anche estremamente buona, sensibile e vulnerabile. Ha vissuto un dolore profondo che condivide con suo fratello, Don Massimo, ed è il motivo per cui si sono separati. Perciò convive con un costante senso di colpa, una situazione che l’ha stremata. Questo l’ha portata a infilarsi in situazioni abbastanza opinabili, come si è già visto dalle prime puntate andate in onda, perché pur di seguire il cuore e l’amore arriva a fare cose che non sono sane e non le fanno bene.

Come ti sei trovata a lavorare con Raoul Bova che interpreta tuo fratello, Don Massimo?
Benissimo. Ci siamo focalizzati insieme per riuscire ad affrontare e costruire il rapporto tra Giulia e Don Massimo. Un rapporto che è molto controverso, fatto di tanti momenti di vicinanza e altrettanti di allontanamento. Però abbiamo cercato di calibrare al meglio. Come sai, non giriamo le scene in maniera consequenziale e la difficoltà per noi era quella di riuscire a mantenere un crescendo in questa relazione, fatta appunto di situazioni di scontro e di riappacificazione. E questo ha richiesto molta delicatezza.

Fonte: Virginia Bettoja
Raoul Bova in “Don Matteo 14”

Il resto del cast come ti accolto?
In maniera stupenda. Io e gli altri colleghi, nuovi ingressi, lo abbiamo ripetuto fino allo sfinimento: fin dal primo giorno siamo stati accolti a braccia aperte sia dal cast che dalla troupe e dalla produzione. È stato davvero sorprendente. Sono convinta che l’armonia che c’è dietro le quinte di Don Matteo, è uno dei segreti di successo della serie e si traduce nell’armonia che c’è sulla scena.

L’incontro con Nino Frassica, alias il Maresciallo Cecchini, come è stato?
Nino è il fuoriclasse numero uno.

Giulia piace molto come personaggio, ci sarà anche in un possibile Don Matteo 15?
Non so niente. Speriamo di sì, ma adesso concentriamoci su questa stagione [ride ndr].

Hai lavorato anche a un altra fiction di grande successo che aveva come protagonista Terence Hill, Un passo dal cielo
Sì, tanti anni fa, ho girato una puntata di Un passo dal cielo ma purtroppo non ho avuto la possibilità di incrociare Terence Hill sul set.

Oltre a Giulia in Don Matteo 14, c’è un altro personaggio che ti ha consacrato anche a livello internazionale, penso a Nadia di Suburra e Suburræterna: cosa ci racconti di quella esperienza?
Suburra – e poi Suburræterna – è stata una delle esperienze più significative della mia carriera, la prima davvero importante per me. Il senso di responsabilità che provavo era talmente tanto che mi venne la febbre il primo giorno di cast [ride ndr] e io non ho mai l’influenza. Interpretare il personaggio di Nadia è stato un viaggio molto formativo e importante.

Quanto Nadia ha cambiato la tua carriera e il modo in cui il pubblico ti percepisce?
Direi molto. Ero poco conosciuta quando è uscita Suburra ed è sicuramente la serie che mi ha dato più visibilità in quel periodo. Sicuramente, ancora oggi, per molti sono Nadia. Spesso vado in alcuni posti e mi dicono: ‘Ciao Nadia’. A me ha cambiato a livello di attrice, perché è stata un’ esperienza formatrice e importante che mi porto nel cuore sempre.

Dopo le riprese di Don Matteo 14, hai lavorato ad altro?
Ho girato un film che deve ancora uscire, ma non posso dire nulla.

Come ti prepari per interpretare i tuoi personaggi?
Sono molto metodica, faccio tanta analisi del testo, lavoro molto sulla biografia del personaggio, cerco di trovare tutti i punti di contatto tra me e il ruolo che devo interpretare, per capire cosa posso donare di me per creare le varie sfumature e differenze di carattere. Lavoro tanto sulla psiche dei personaggi e mi faccio aiutare dalla musica.

Hai sempre voluto fare l’attrice?
Fin da quando avevo otto anni, era il mio sogno da bambina. Mi sono avvicinata a questo mondo attraverso un corso amatoriale di teatro durante il liceo. Poi ho lavorato due anni con Gisella Burinato e dopo sono entrata nel Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma.

Se dovessi esprimere un desiderio professionalmente parlando, con chi ti piacerebbe lavorare oggi?
È sempre difficile rispondere a queste domande. Mi piacerebbe fare cinema d’autore.

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