Dieta, le migliori della settimana dal 27 novembre al 3 dicembre

Dalla dieta per proteggere il cuore ai cibi da evitare per non ingrassare su cosce e fianchi: scopriamo quali sono i migliori consigli dei nostri esperti

Pubblicato: 3 Dicembre 2023 10:00

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Redazione

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L’inverno è ormai alle porte, e con esso anche il Natale: l’atmosfera invoglia a stare in tavola tutti assieme, con amici e parenti, per assaporare piatti tipici della tradizione – per una volta, senza fare troppo caso alle quantità. Ma le feste durano pochi giorni, e adottare una dieta sana ed equilibrata è importantissimo per il benessere. Scopriamo quali sono i consigli dei nostri esperti per prepararci alle abbuffate natalizie.

Come evitare di prendere peso su cosce e fianchi

Alcune persone tendono ad ingrassare soprattutto al livello di cosce e fianchi: spesso il problema è causato da cellulite e ritenzione idrica, vere e proprie condizioni che non hanno una sola causa. Insomma, quello che mangiamo influisce solo in parte sulla loro presenza e ci sono diversi fattori da tenere sotto controllo. Ad esempio, la ritenzione può essere sconfitta grazie all’attività fisica e all’assunzione di cibi dalla spiccata azione diuretica (come il sedano e il prezzemolo). Per la cellulite, ad una dieta ricca di cibi antiossidanti andrebbero associate terapie localizzate come i massaggi.

Ci sono tuttavia dei cibi che andrebbero evitati per non favorire la comparsa di questi inestetismi, o quantomeno per non peggiorare la situazione. È il caso dello zucchero (e ovviamente di tutti gli alimenti dolci, che ne contengono grandi quantità), della farina bianca, da sostituire con quella integrale, e dei derivati del latte. Bisognerebbe inoltre fare attenzione agli insaccati, ai piatti confezionati e precotti, alle bibite gassate e all’alcol. Infine, qualche ulteriore accortezza: non dobbiamo mai esagerare con le porzioni, anche quando si tratta di cibi salutari, e dovremmo ridurre lo stress.

Cos’è l’astaxantina e dove trovarla

L’astaxantina è un potente antiossidante, dalle notevoli proprietà terapeutiche per l’organismo. Si tratta di un carotenoide dal caratteristico colore rosso, molto utilizzato a livello commerciale nell’industria farmaceutica, cosmetica e alimentare. Quali sono i suoi benefici? Ha una spiccata azione antiossidante, contribuendo a ridurre lo stress ossidativo e a proteggere dall’invecchiamento cellulare. Inoltre è un antinfiammatorio, favorisce il ringiovanimento della pelle del viso e protegge il fegato, migliorando anche la resistenza insulinica.

Alcuni studi, infine, hanno dimostrato che l’astaxantina è in grado di ridurre il rischio di sviluppare patologie cardiache e malattie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer. Dove possiamo trovare questa sostanza? Gli alimenti che ne sono più ricchi sono i crostacei, i pesci (soprattutto il salmone e la trota salmonata), il krill e i lieviti. Per poterla assimilare al meglio, sarebbe bene accompagnare l’assunzione di questi cibi con dei grassi, come ad esempio l’olio extravergine d’oliva.

Dieta Bernstein, come funziona

Fare attenzione alla dieta è più importante che mai per chi soffre di diabete: è così che nasce la dieta Bernstein, un approccio alimentare personalizzato che permette di tenere sotto controllo la glicemia mediante una drastica riduzione dei carboidrati. E, sebbene non sia il suo obiettivo primario, seguendo questo regime è possibile perdere fino a 2 kg alla settimana. Ideata dal dottor Richard Bernstein, esso stesso affetto da diabete di tipo 1, la dieta si basa su alcuni consigli alimentari, esercizio fisico e basse dosi di insulina.

Il programma dietetico prevede l’assunzione di una quantità massima di 30 gr di carboidrati al giorno, ripartiti in maniera ben precisa: 6 gr a colazione, 12 gr a pranzo e 12 gr a cena. Nessun limite particolare, invece, per quanto riguarda proteine e grassi. Tra i cibi consigliati spiccano soprattutto la carne, il pesce, le uova e il formaggio, da consumare comunque con moderazione. Una delle regole principali consiste infatti nello smettere di mangiare prima di essere completamente sazi, per evitare picchi glicemici.

Cosa mangiare per la salute del cuore

Lo scompenso cardiaco è un problema sempre più diffuso anche tra le donne, ed è responsabile del 35% dei decessi per malattie cardiovascolari in tutte le fasce d’età. Ne ha parlato la professoressa Nadia Aspromonte, del Dipartimento Scienze Cardiovascolari del Policlinico Gemelli di Roma, nel corso di un intervento durante il media talk Donne e Salute – L’importanza di seguire il cuore. Nella sua analisi, emerge l’importanza di arrivare ad una diagnosi in tempi rapidi e l’influenza dello stile di vita nella prevenzione.

La dieta dovrebbe essere improntata alla moderazione nell’uso del sale: il sodio in esso presente è infatti una delle principali cause d’ipertensione, un fattore di rischio nello sviluppo di malattie cardiache. Oltre al sale, dovremmo fare attenzione a quegli alimenti, spesso insospettabili, che contengono importanti quantità di sodio. Tra questi, ci sono i formaggi, l’albume dell’uovo, i molluschi e i farinacei. Inoltre è fondamentale evitare le diete fai da te e affidarsi ad un esperto, per un approccio personalizzato che tenga conto delle esigenze diverse per ciascuno di noi.

Mandorle, un aiuto contro l’obesità

La frutta secca è un vero must delle feste natalizie: le mandorle, in particolare, non mancano mai in tavola e sono l’ingrediente ideale per impreziosire dessert squisiti con il loro tocco di croccantezza. Sappiamo che il loro profilo nutrizionale è molto interessante, vista la presenza di sali minerali, vitamine e acidi grassi importanti per la salute. Tuttavia, sono anche particolarmente caloriche e dovrebbero essere consumate con moderazione. In che modo, dunque, le mandorle possono venirci in aiuto per tenere sotto controllo il peso?

Un recente studio pubblicato sull’European Journal of Nutrition ha evidenziato che la frutta secca può essere un alleato nel combattere sovrappeso e obesità. Gli esperti hanno monitorato il peso corporeo di oltre 370mila persone, individuando le variazioni avvenute nell’arco di 5 anni. Coloro che hanno inserito nella loro dieta mandorle e altra frutta a guscio sono risultati meno a rischio di ingrassare rispetto agli altri partecipanti allo studio. La quantità ideale da consumare è di circa 30 gr al giorno, per fare il pieno di energia e di nutrienti importanti per il nostro benessere.

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