Cuoio capelluto arrossato: cause e rimedi naturali

L’arrossamento del cuoio capelluto può dipendere da molti fattori ed essere accompagnato da altri sintomi. Ecco quali rimedi naturali possono aiutare

Pubblicato: 19 Giugno 2020 17:33

Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cause

Il cuoio capelluto arrossato può dipendere da molti motivi differenti. Il rossore della pelle è un sintomo di infiammazione che può essere accompagnato anche da prurito, desquamazione della cute e gonfiore localizzato. Le cause di queste manifestazioni possono essere diverse. Il cuoio capelluto può ad esempio irritarsi in seguito all’uso di shampoo o altri prodotti cosmetici troppo aggressivi o, se si ha la pelle delicata, anche dopo aver utilizzato spazzole o pettini eccessivamente rigidi, mollette ed elastici per capelli. In alcuni casi anche l’aria calda dell’asciugacapelli o il calore delle piastre per capelli possono irritare il cuoio capelluto. Anche le tinte, la decolorazione dei capelli e la permanente possono causare una forte irritazione del cuoio capelluto e, di conseguenza, arrossamento della pelle della testa.

A volte invece l’arrossamento è provocato da allergie, alimentari e non; le reazioni di ipersensibilità a prodotti e trattamenti cosmetici, si possono riconoscere facilmente poiché oltre a scatenare rossori del cuoio capelluto sono quasi sempre accompagnati da orticaria, caratterizzata da pomfi pruriginosi di dimensioni variabili. Macchie rosse del cuoio capelluto possono poi comparire in seguito all’assunzione di farmaci o come conseguenza di malattie che coinvolgono la pelle. Il cuoio capelluto arrossato può infatti dipendere da psoriasi, dermatite seborroica o altre patologie cutanee. Quando il rossore è dato da una dermatite, di solito è accompagnato da secchezza nelle aree arrossate e desquamazione della pelle.

Cosa fare

Quando alla base dell’arrossamento del cuoio capelluto c’è un trauma di tipo meccanico legato all’utilizzo di spazzole e pettini o se si tratta di una reazione scatenata dal calore o dall’uso di shampoo aggressivi, il sintomo tende a scomparire in breve tempo. In questi casi, per evitare che il problema si ripresenti, è sufficiente scegliere un detergente delicato, limitare il ricorso a piastre e phon e optare per spazzole morbide in grado di rispettare la pelle sensibile. Se però il sintomo non migliora, è possibile che alla base dell’arrossamento ci siano allergie o patologie della cute, soprattutto se l’arrossamento è accompagnato da prurito e desquamazione della pelle. Meglio dunque rivolgersi al dermatologo per una visita, così da poter stabilire le cause del problema e impostare una strategia di intervento efficace. Nel frattempo, per ridurre l’infiammazione e il prurito, si può far affidamento a rimedi naturali.

Rimedi naturali

Quando il cuoio capelluto è arrossato, prude o tende a seccarsi e desquamarsi si può intervenire con rimedi naturali che aiutano a ridurre l’infiammazione e, di conseguenza, ad alleviare tutti i sintomi fastidiosi ad essa associata. I rimedi che possono aiutare in questo senso sono la camomilla, la calendula e la malva. Per sfruttare le proprietà di queste erbe si può preparare una tisana concentrata utilizzando un cucchiaio colmo di piante essiccate per ogni bicchiere di acqua. Dopo aver lasciato in infusione in acqua bollente fino a raffreddamento, si travasa la tisana in una bottiglia munita di spray per poter distribuire il prodotto sul cuoio capelluto, senza risciacquare.

Se si preferiscono impacchi, anziché l’infuso si può utilizzare il gel di aloe vera, un prodotto naturale emolliente e lenitivo che aiuta anche a calmare il prurito. Per sfruttare le proprietà dell’aloe contro l’arrossamento del cuoio capelluto è sufficiente massaggiarne una piccola quantità (circa un cucchiaio) alle radici dei capelli, fino a che il prodotto risulterà assorbito, dopodiché si possono risciacquare i capelli con acqua per eliminare i residui. Utilizzandone quantità maggiori si può anche fare un impacco lenitivo per il cuoio capelluto, da lasciare in posa anche tutte la notte per poi procedere con il risciacquo. Un altro rimedio naturale che può aiutare a combattere l’arrossamento del cuoio capelluto è rappresentato dai semi di lino, ricchi di mucillagini dall’azione emolliente. Per estrarre questi composti è necessario lasciare in ammollo un cucchiaio raso di semi in un bicchiere d’acqua. Dopo un paio d’ore l’acqua si sarà trasformata in un gel trasparente che potrà essere prelevato con le mani e applicato sul cuoio capelluto con le stesse modalità del gel di aloe vera.

Quando l’arrossamento del cuoio capelluto è accompagnato da prurito e desquamazioni simili alla forfora, due rimedi naturali ottimi da usare in emergenza sono l’olio essenziale di lavanda e quello di Tea tree o malaleuca. Queste essenze sono entrambe antimicrobiche, dunque attive su batteri o altri microorganismi che possono portare alla formazione di forfora; la lavanda, inoltre, è un potente rimedio calmante utile per tutte le irritazioni della pelle e del cuoio capelluto. Per sfruttare le proprietà di questi due oli essenziali è sufficiente disperderne poche gocce nel gel di aloe o nel gel di semi di lino che abbiamo già visto: bastano una o due gocce di ognuna delle due essenze per avere sollievo. Se i sintomi non dovessero migliorare nel giro di alcuni giorni o se addirittura peggiorassero è importante chiedere consiglio al medico per capire l’origine del problema e la possibile soluzione.

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