Dieta Kousmine, perdi 10 kg seguendo 4 regole

Il metodo per perdere peso, prevenire le malattie degenerative, contrastare i radicali liberi e ridurre l'infiammazione generale dell'organismo

Pubblicato: 16 Agosto 2023 12:39Aggiornato: 24 Agosto 2023 15:28

Gaia Masiero

Editor specializzata in Alimentazione & Benessere

Digital Content Specialist, è autrice di articoli su alimentazione e benessere per i quali si avvale del supporto di nutrizionisti e dietisti.

La dieta Kousmine è un regime alimentare creato dal medico Cathérine Kousmine, per lungo tempo impegnata nella ricerca di cure per le malattie degenerative, che dà molta importanza alla qualità degli alimenti, vieta i grassi idrogenati e consente dosi ridotte di quelli animali. La dieta Kousmine punta sul riequilibrio dell’organismo, all’innalzamento delle sue difese immunitarie, al rafforzamento del metabolismo e dei processi salutari e al mantenimento del benessere generale. È prevenzione e cura al contempo. 

Chi era Cathérine Kousmine

Cathérine Kousmine nacque in Russia all’epoca degli Zar, ma, durante la guerra, si trasferì in Svizzera dove rimase per tutta la vita e condusse le ricerche che la resero famosa. Fu medico, pediatra e ricercatrice sui tumori. Dai suoi studi sugli animali da laboratorio emerse il diretto rapporto esistente tra la qualità del cibo e i processi di guarigione. Il lavoro della dottoressa Kousmine si concretizzò nel tempo in un vero e proprio metodo di cura: il Metodo Kousmine, che considera l’uomo come un insieme unico di corpo-mente-emozioni, integrando le scoperte scientifiche della medicina ufficiale con una rigorosa igiene di vita. 

Che cos’è la dieta Kousmine

Nella dieta Kousmine l’attenzione ricade molto sulla qualità biologica degli alimenti che vengono consumati. È importante che nella coltivazione o in fase di allevamento non siano state usate sostanze chimiche come pesticidi, ormoni, concimi chimici. In questa dieta l’assunzione di lipidi è controllata e sono consentiti olio di girasole, di lino o di germe di grano pressati a freddo, mentre sono vietati i grassi denaturati e contenuti quelli animali. In percentuale, la distribuzione quotidiana dell’alimentazione è: 33% cereali, 25% verdure cotte, 25% verdure crude, 16% proteine.

I cibi consentiti

Come approfondiremo in seguito, questo metodo include molte tipologie di cibi e punta su un’alimentazione varia ed equilibrata. Risulta quindi molto difficile elencare i cibi consentiti, poiché, come vedremo, a fare la differenza saranno soprattutto la qualità, la quantità e la proporzione in cui vengono assunti. Qui di seguito indichiamo i cibi e gruppi di cibi più importanti per la dieta Kousmine:

I cibi vietati

In questo caso, il compito è più semplice. Per alimentarsi seguendo il metodo Kousmine infatti è necessario eliminare diverse tipologie di cibo, a partire da quelli raffinati e industriali. Ecco in sintesi i cibi vietati:

I 4 pilastri della dieta Kousmine

Il metodo Kousmine si basa su 4 pilastri che guidano tutto lo schema alimentare e promuovono un’alimentazione sana e bilanciata. Scopriamoli insieme:

Primo pilastro: una sana alimentazione

Il primo pilastro del metodo è una sana alimentazione. Le indicazioni primarie, da rispettare sempre, sono:

I pasti principali devono essere tre, scanditi dalla regola “Colazione da re, pranzo da principe e cena da povero”, con due spuntini; nel caso in cui sia la cena il pasto principale, va anticipata il più possibile, e sempre consumata almeno tre ore prima di coricarsi.

Per la colazione, la dottoressa Kousmine ha creato la crema Budwig (che significa colazione da re) che si può preparare in casa unendo semi e frutti oleosi crudi (a scelta: girasole, sesamo, noce, mandorle, zucca) cereali integrali, formaggio magro bianco (yogurt, ricotta magra, tofu), olio di semi di lino, banana o miele per dolcificare, succo di limone, frutta di stagione. 

Questa colazione si presta alla maggior parte dei regimi alimentari, inclusi quelli per le patologie metaboliche e contro il sovrappeso. Devono fare attenzione gli intolleranti più sensibili al lattosio, che potrebbero giovare dalla sostituzione della ricotta o dello yogurt tradizionale con un equivalente delattosato o vegetale. I celiaci saranno invece obbligati a utilizzare semi amidacei senza glutine come, ad esempio, il miglio e il grano saraceno. La crema Budwig rientra nella dieta vegetariana, ma non a quella vegana. 

Per il pranzo da principi, si inizia con verdure crude o un frutto, per facilitare la digestione ed aumentare la sazietà. Si prosegue ad esempio con una manciata di cereali, integrali e biologici (serviti in una minestra di verdure o asciutti, conditi con olio crudo e spezie), oppure di patate o zucca e una porzione di proteine grande quanto il palmo della propria mano. Le proteine da preferire sono quelle vegetali (legumi cotti a fuoco lento, soia, seitan, tofu), oppure pesce azzurro, uova non fritte. Purché raramente, si possono consumare formaggi magri freschi o carni bianche. Meglio un solo tipo di proteina animale per pasto.

La cena povera, dovrà essere molto frugale: si inizia con verdure crude, si prosegue con una minestra di cereali cotti, oppure una zuppa di verdura con legumi. Si può scegliere di consumare anche solo frutta fresca con yogurt magro o una macedonia di frutta fresca con semi oleosi (noci, nocciole, mandorle) e cereali integrali macinati.

Gli spuntini saranno invece composti da frutta fresca e secca, yogurt magro o ricotta con una fetta di pane integrale. Le bevande consigliate invece, sono: acqua naturale, tisane, infusi e mezzo bicchiere di vino rosso a pasto. Bisogna bere molto, almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, soprattutto lontano dai pasti. 

Secondo pilastro: acidosi tessutale

Il secondo pilastro si basa sul contrasto dell’acidosi che può essere pericolosa per il nostro organismo: può creare stanchezza, stati infiammatori e aumento dei radicali liberi. Il metodo migliore per monitorare l’acidosi del nostro corpo è il controllo dell’acidità delle urine, che può essere misurato facilmente procurandosi in farmacia un misuratore del pH (cartina di tornasole).

In caso di acidità delle urine, si dovrà quindi innanzitutto correggere l’alimentazione con una dieta più equilibrata. Puntare sulla variazione e gli alimenti sani è un buon punto di partenza per ritrovare il giusto equilibrio. Una buona regola da seguire può essere quella di preparare pasti composti di cibi diversi mescolando verdure e frutta (che sono deacidificanti) con cereali e proteine animali (che sono invece generalmente acidificanti).

Terzo pilastro: igiene intestinale

Curare l’igiene intestinale è fondamentale nella dieta Kousmine. Per essere sicuri di avere una buona igiene intestinale, il metodo suggerisce:

Quarto pilastro: integratori alimentari

Con la premessa che gli integratori alimentari andrebbero usati come integrazione (lo dice anche il loro nome) e non intesi come sostituto di un’alimentazione varia ed equilibrata, la dieta Kousmine suggerisce di utilizzarli per questi motivi:

Per avere ottenere la giusta integrazione, si consiglia di valutare con il medico curante integratori e dosaggi dopo aver fatto uno screening adeguato.

La lista della spesa della dieta Kousmine

Cosa si trova nel frigorifero e nella dispensa di chi segue il metodo Kousmine? Ecco tutto quello che non deve mancare, in ordine di importanza:

Benefici

Il principale beneficio di questa dieta è legato al dimagrimento che si ottiene riducendo i grassi ingeriti, mangiando porzioni contenute e cibi leggeri e favorendo il transito intestinale. L’alta presenza di cibi interessanti dal punto di vista nutrizionale come le verdure e la frutta e i cereali integrali poi, assicurano al nostro corpo il corretto assorbimento di vitamine, sali minerali e proteine vegetali, in una misura interessante rispetto ad altre diete. Ma non solo. Questa dieta infatti mira anche a prevenire lo sviluppo di malattie degenerative e a contrastare i radicali liberi. Come specificato in uno dei pilastri del metodo poi, aiuta a ridurre l’infiammazione dell’organismo.

Controindicazioni

La principale controindicazione è nella difficoltà nel reperire alimenti biologici al 100%, del tutto privi di sostanze chimiche di ogni tipo. Associato a questo tema troviamo quello dei costi: i prodotti biologici certificati hanno infatti un costo maggiore rispetto ai prodotti comuni e questo può portare a un innalzamento importante delle spese sostenute per l’alimentazione. Come tutte le diete che escludono a priori alcuni alimenti, in questo caso la carne bovina e suina poi, risulta più difficile da integrare nella propria quotidianità poiché impone un cambio radicale alle proprie abitudini.

Fonti bibliografiche

Aspetti principali della dieta

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