Cosa mangiare e cosa evitare quando si sta così tanto in casa

I consigli degli esperti per aiutare a scegliere cosa mangiare durante l'emergenza da Covid-19, quando si sta tanto in casa

Luana Trumino

Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, da oltre 15 anni scrive di benessere, occupandosi prevalentemente del rapporto tra nutrizione e salute.

Legumi, cereali, zuppe, piatti della tradizione. Stare a casa con tutta la famiglia, bambini compresi, può essere un’occasione per riscoprire tutte quelle cose che normalmente non si ha l’opportunità di condividere. «Rendiamo la permanenza a casa una possibilità per rafforzare i valori alla base della nostra cultura e tradizione» suggerisce alle famiglie, per aiutarle ad affrontare meglio l’emergenza da Coronavirus, il dott. Giuseppe di Mauro (presidente della SIPPS – Società italiana di Pediatria Preventiva e Sociale). 

Cosa mangiare e cosa evitare

«Per supportare un periodo molto sedentario sono necessari alimenti di facile digeribilità, ma anche sazianti e che favoriscano la concentrazione, perché studiare o lavorare in casa è molto stressante – consiglia la dott.ssa Lucia Bacciottini, biologa nutrizionista a Firenze – Importantissimo poi è il timing giornaliero, ossia gli orari in cui si somministrano determinati cibi per soddisfare al meglio i bisogni endocrinologici. Poiché al mattino il nostro metabolismo è prevalentemente di tipo catabolico, cioè tende a consumare quello che assumiamo, mentre la sera è di tipo anabolico, ovvero di accumulo delle sostanze, occorre consumare cibi adatti ai diversi momenti della giornata». 

Giornata tipo

La maggiore permanenza a casa ci permette di dedicare del tempo ai fornelli. Riscopriamo il piacere di preparare una torta per la colazione o un gustoso piatto di legumi a pranzo. 

Ecco quindi lo schema giornaliero consigliato dalla dott.ssa Bacciottini:

Cibi del buonumore

Alcuni alimenti, in particolare, possono aiutare a mantenere alto il livello di attenzione e stimolano la capacità di apprendimento e la memoria, come l’acetilcolina. «È contenuta in alimenti come broccoli, cavolfiori, uva, pistacchi, nocciole, mandorle, noci, legumi, semi, soia, germe di grano, farine integrali, latte e uova – puntualizza la nutrizionista – Sì anche al tè verde. Ha un’azione rilassante e aiuta a combattere gli attacchi di fame dovuti allo stress da studio. Poi gli omega 3: favoriscono i meccanismi di conduzione dell’impulso nervoso, migliorando la memoria, e aiutano a sostenere l’ansia e lo stress. Sono presenti in avocado, noci, semi di lino, olio evo, soia, tofu, uova, sardine, aringa, salmone, gamberi e sgombro».

Alimentazione dei bambini

«Se prima, a causa del lavoro, molti padri e madri non avevano mai abbastanza tempo per godere i loro figli, adesso il tempo di stare in famiglia c’è e abbiamo il dovere di non sprecarlo. La casa può diventare uno spazio di opportunità» afferma Di Mauro. Nei prossimi giorni le mamme e i papà potranno preparare insieme ai figli le pietanze. «È importante mangiare 4/5 volte al giorno con uno sguardo sempre attento alla quantità delle porzioni» continua l’esperto.

«Genitori, evitate sale nelle minestrine, somministrate il formaggio in quantità ridotte (5-10 g) e solo in alternativa ad altre fonti di proteine (per contrastare eccessive quantità di sale e proteine), date carne rossa non più di 1-2 volte a settimana: le proteine della carne in eccesso possono provocare sete ed impedire al bambino di dormire perché vuole bere. E troppa acqua significa anche aumentare la voglia dei bambini di urinare. Infine, non esagerare con le verdure passate nella pappa a cena: in alcuni bambini possono provocare meteorismo e coliche addominali e quindi ostacolare il sonno normale» conclude Di Mauro.

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