Consigli per non alzarsi con il piede sbagliato

Ecco alcuni consigli per evitare di alzarsi con il piede sbagliato e compromettere l'andamento di tutta la giornata

Pubblicato: 5 Ottobre 2023 15:47

Silvia Menini

Naturopata e Giornalista

Naturopata in costante formazione, è anche giornalista pubblicista, scrittrice, sommelier ed esperta di marketing.

È sicuramente capitato a tutti di svegliarsi la mattina mettendo giù un piede e sapere già che la giornata sarebbe andata male, con quel sordo e fastidioso doloretto nella parte bassa della schiena o con quel senso di inquietudine e negatività che accompagna poi l’intera giornata rendendola un vero e proprio supplizio.

Per evitare questo sconveniente, si possono mettere in atto dei piccoli accorgimenti e rituali già durante la giornata, ma anche prima di andare a letto o quando ci si sveglia e si è ancora sotto le coperte. È infatti risaputo che svegliarsi male e pensare subito a quanto stressante sarà la giornata potrebbe influenzare negativamente la performance cognitiva ed essere quindi controproducente. La convinzione di affrontare una giornata pesante, anche se poi effettivamente non è così, impatta negativamente sulla mente che ne risente in termini di memoria e porta ad essere inesorabilmente meno brillanti ed efficienti.

Uno studio del Center for Healthy Aging, pubblicato sulla rivista “The Journals of Gerontology: Psychological Sciences”, ha dimostrato come un malumore che ci prende quando ci svegliamo facendoci percepire la giornata come stressante, riduce drasticamente la memoria che invece dovrebbe aiutarci a imparare e conservare le informazioni anche quando si è distratti. Durante gli esperimenti condotti, infatti, coloro che di più anticipavano nella propria mente lo stress, riportavano una scarsa memoria durante la giornata. Ecco, quindi, che immaginare o anticipare eventi negativi può portare non solo cattivo umore ma gravare anche sulla psiche. È altresì importante riuscire a incanalare positivamente i pensieri, soprattutto al mattino, in modo da influenzare al meglio l’andamento della giornata.

Sono due quindi gli aspetti da tenere in considerazione quando si pensa a come alzarsi bene dal letto: il lato fisico e quindi evitare dolori e fastidi che possono mettere di cattivo umore fin dal mattino, ma anche il lato psicologico che, oltre ad essere strettamente correlato al primo, permette di affrontare la quotidianità decisamente in un’ottica completamente diversa: di buonumore e pieni di energia.

Quale piede appoggiare per primo? Un excursus storico

Ovviamente non esiste un modo giusto o sbagliato per alzarsi dal letto, ma nella storia ci sono varie interpretazioni circa il piede giusto da appoggiare per primo a terra al risveglio. Secondo molte culture, toccare terra con il piede sinistro può essere interpretato come un cattivo presagio in quanto tutto ciò che sta a destra è bene mentre ciò che sta a sinistra è male, oltre ad essere il lato associato al diavolo. Perfino nell’antica Babilonia si credeva che la destra fosse la direzione della giustizia mentre la sinistra quella del lato oscuro, la menzogna. Alzarsi quindi dal letto con il piede sinistro significava iniziare la giornata contro natura e contro il favore degli dèi.

Anche i Greci e i Romani si assicuravano di appoggiare a terra prima il piede destro e lo stesso valeva per quando entravano in casa. Da qui l’usanza di prendere la sposa in braccio per varcare la soglia perché si temeva che potesse usare il piede sinistro e preferivano assicurarsi che ciò non accadesse.

Alcune popolazioni balcaniche addirittura dormivano con il piede sinistro fasciato in modo che, anche se si fosse appoggiato a terra per primo, si sarebbe evitato il contatto diretto con la pelle, tenendo così lontana la cattiva sorte. Anche nella religione islamica vige la medesima concezione secondo cui il piede destro dovrebbe essere l’ultimo a lasciare il pavimento la notte e il primo a toccarlo la mattina.

Anche la psicosomatica ci ha messo del suo in quanto nella filosofia cinese dello Yin e dello Yang, la parte destra del corpo veniva considerata quella maschile e quindi più legata al pensiero logico e razionale, all’autorità e aggressività. Mentre quella sinistra, Yin, veniva associata agli aspetti femminili della personalità e quindi ricettività, emotività, pensiero olistico e creativo. In culture prettamente maschiliste, la sinistra equivaleva al disordine e al male.

Cosa ci dice la scienza

Andando oltre queste credenze popolari e scaramanzie, anche la scienza si è pronunciata, ricollegando la modalità con cui si scende dal letto a una questione di salute e di equilibrio della mente.

“Svegliarsi col piede sbagliato” è interpretato come una metafora legata alla cattiva postura che si assume alzandosi dal letto per evitare dolori alla schiena e problemi posturali. Viene quindi raccomandato di sdraiarsi a pancia in su e fare dei profondi respiri, portare poi le gambe al petto, spostarsi in posizione laterale di fianco e, appoggiandosi sulle mani, sollevando il busto mentre si portano contemporaneamente le gambe sul pavimento. Una volta seduti sul bordo del letto, tenere la schiena dritta e i piedi ben appoggiati a terra e, prima di alzarsi definitivamente, praticare qualche esercizio per sciogliere i muscoli del collo. Una volta terminato, sollevarsi senza fare movimenti troppo veloci.

Secondo esperti del sonno come lo psicologo Pete Cohen, la parte sinistra ci aiuta a pensare in modo razionale per tutta la giornata. Infatti, la parte destra del cervello è quella responsabile delle emozioni, tra cui la paura e lo stress che possono limitare il vivere le esperienze positive. Anche l’esperto di Feng Shui Jan Cisek ha confermato che alzarsi dal letto con il piede sinistro è associato a salute, famiglia, soldi e potere.

Indipendentemente dal piede che si utilizza, proponiamo alcuni consigli utili, facili da seguire e che possono veramente far scendere dal letto con il piede giusto!

Essere regolari

Avere un sonno ristoratore e alzarsi riposati è fondamentale per l’umore e accogliere il giorno entrante con pieno entusiasmo. Da qui l’importanza di rispettare gli orari e andare a dormire non troppo tardi e possibilmente alla stessa ora, così come anche alzarsi alla stessa ora compatibilmente con gli impegni lavorativi settimanali e la possibilità di prendersela con più calma durante i fine settimana. Questo perché ognuno ha dentro un proprio orologio biologico che è anche strettamente collegato al momento in cui il sole sorge e tramonta. Tutti i processi fisiologici seguono questo andamento e la notte rappresenta il momento preposto alla depurazione degli organi e del sangue che, se svegli e attivi, non avviene in maniera efficace, con tutte le conseguenze del caso.

Adattarsi in modo graduale al momento in cui si va a dormire

Se si decide di andare a dormire a una cert’ora, già un paio di ore prima si dovrebbe iniziare a creare un ambiente rilassato e proficuo al raggiungimento del pieno rilassamento in modo da coadiuvare il sonno. Ecco, quindi, l’importanza di abbassare il tono della voce, il volume della televisione, spegnere le luci e smettere di mangiare. Ovviamente cellulare e tablet andrebbero messi da parte per evitare che il cervello si mantenga troppo attivo. Questi piccoli accorgimenti sono importanti in quanto le stimolazioni sensoriali, soprattutto di tipo elettronico, interferiscono con il ciclo del sonno e si è visto come le luci provenienti da computer e cellulari impattano sulla melatonina che è un regolatore del ciclo sonno-veglia e che viene rilasciata proprio durante le ore serali.

Ritagliarsi un momento per se stessi durante la giornata

I passatempi che appassionano mettono di buonumore e rilassano hanno un fortissimo potere terapeutico. Leggere un libro, disegnare o dipingere, portare a spasso il cane, fare una passeggiata all’aria aperta o anche solo fare le parole crociate possono essere di aiuto per stimolare l’organismo e la produzione endogena di sostanze che innescano il buonumore. Se tale approccio viene applicato proprio nelle ore serali, si permette al corpo di raggiungere il rilassamento e predisporsi così a un sonno ristoratore.

Concedersi un bagno caldo o un massaggio

Una piccola coccola è proprio quello che ci vuole per allontanare stress e tensioni accumulati durante la giornata. Si può fare un bagno caldo magari anche utilizzando oli essenziali che conciliano il sonno, un automassaggio alle gambe pesanti dopo una giornata fuori casa o anche solo spazzolare delicatamente i capelli in modo da stimolare la microcircolazione.

Scegliere cibi che coadiuvano il sonno

Il magnesio è un ottimo aiuto per conciliare il rilassamento e il sonno. I cibi che ne sono ricchi sono adatti ad essere consumati la sera proprio per facilitare l’addormentamento ed evitare risvegli notturni. Le migliori fonti vegetali di magnesio sono: avocado, banane, fichi, pesche, melanzane, soia (anche il tofu), leguminose in generale, cereali integrali, avena, verdure a foglia verde (spinaci, carciofi e bieta).

Anche la frutta secca e i semi rappresentano un’ottima soluzione da sgranocchiare per colmare quel languorino pre-nanna in quanto ricchi di questo minerale: semi di zucca, semi di chia (che svolgono una azione sedativa e che possono essere utilizzati in tante preparazioni), mandorle, nocciole, noci, pistacchi e anacardi. Se assunti anche durante la giornata, permettono di stimolare i processi mentali come la memoria, l’attenzione e la concentrazione oltre, ovviamente, a combattere l’ansia. Mangiare carboidrati complessi (possibilmente integrali) a cena permette di avere un effetto rilassante, ma se si prediligono le proteine animali, ecco che il pesce azzurro, crostacei e molluschi, offrono una buona fonte di magnesio.

Il salmone, grazie alla presenza di Omega 3, fa sì che i risvegli notturni diminuiscano e permette di addormentarsi con maggiore facilità. Anche il formaggio grana può essere consumato come fonte proteica ricca di magnesio. I datteri possono essere mangiati anche come dolce post cena o, in alternativa, anche i fichi secchi ma senza esagerare visto l’elevato apporto calorico.

Tra gli alimenti che riducono il nervosismo, curano l’insonnia e migliorano la concentrazione mentale ci sono anche i funghi in particolar modo il Poria che rilassa il sistema nervoso e il Reishi che nutre il cuore, placa lo spirito e calma la mente. Anche le amarene essiccate sono utili in caso di insonnia in quanto hanno una azione rilassante sul sistema nervoso, favoriscono la melatonina e se ne possono mangiare un paio prima di andare a dormire. Così come le more di gelso che sono indicate in caso di insonnia, tachicardia e palpitazioni.

La tisana della “buonanotte”

Prepararsi una tisana prima di andare a dormire è già di per sé un rituale che calma e che permette di concentrarsi sul rilassamento. Se poi si scelgono quelle che coadiuvano il buon dormire allora è fatta!

Ottime scelte sono: passiflora, tiglio, verbena e valeriana che hanno un effetto calmante e rilassante.

L’ambiente in cui si dorme

Da non sottovalutare è l’atmosfera presente nella camera da letto che dovrebbe essere buia e priva di rumori che potrebbero compromettere il buon sonno. Anche la temperatura non deve essere né troppo alta ma nemmeno troppo bassa. L’ideale sarebbe dormire a circa 18°.

Pensieri positivi

Di notte si processano gli avvenimenti della giornata e spesso succede che i sogni che si fanno siano influenzati dagli ultimi avvenimenti o pensieri che non si è fatto in tempo a rielaborare. Ecco, quindi, l’importanza di focalizzare l’attenzione, una volta sdraiati, su pensieri prettamente positivi e motivanti. È sicuramente un ottimo modo per riposare bene e svegliarsi con il sorriso.

Avere una routine mattutina piacevole

Cosa c’è di più piacevole dell’aprire gli occhi e pensare alla doccia calda, alla colazione golosa e nutriente, allo yoga che ci si concede prima di essere inghiottiti dalla quotidianità? Basta anche una piccola passeggiata all’aria aperta per tonificare non solo il corpo ma anche lo spirito. Per i più pigri, invece, una buona e nutriente colazione con un caffè fumante. Insomma, qualsiasi cosa che abbia un solo fattore: fare qualcosa per se stessi.

Bere un bicchiere di acqua

La mattina è il momento in cui il corpo risulta maggiormente disidratato. Durante il sonno, infatti, non si è bevuto ma il corpo ha rilasciato comunque liquidi attraverso il respiro. Proprio per questo motivo la prima cosa che si dovrebbe fare una volta svegli è proprio quella di concedersi un bicchiere di acqua, ancora meglio se tiepida.

Pianificare

Spesso la mattina ci si alza e si prova un senso di stordimento, incontrando evidenti difficoltà a rimettere i pensieri in ordine. In questi casi è utile pianificare la giornata già il giorno prima, in modo da non farsi cogliere impreparati appena svegli. Se si hanno bambini da gestire si può far preparare gli zaini già la sera prima, così come gli abiti da indossare e, perché no, già apparecchiare la tavola pronta per la colazione.

Fare dei brevi ma efficaci esercizi a letto prima di alzarsi

Mettersi in posizione supina, ovvero di schiena, raccogliere le ginocchia al petto ed eseguire dei piccolissimi movimenti laterali delle gambe, spostando tutta la parte al di sotto del bacino, un po’ a destra ed un po’ a sinistra, il tutto per una trentina di secondi.

Secondariamente aprire le braccia a croce e lasciare cadere le ginocchia a sinistra, sempre dalla posizione di massima raccolta delle ginocchia verso il petto, tenere la posizione per 30 secondi e successivamente passare a farlo a destra con la stessa tempistica.

Terzo, lasciare distendere una gamba, mentre si tiene l’altra flessa e raccolta al petto, mantenere la posizione per 30 secondi e successivamente cambiare gamba.

Ultima coccola: porre le dita appena sotto il costato e fare dei piccoli auto massaggi, seguendo la gabbia toracica. In questo modo si rilassa il diaframma. In questo modo si potrà affrontare meglio la mattinata, senza dolori o rigidità iniziali di schiena.

 

Fonti bibliografiche

Waking Up on the Wrong Side of the Bed: The Effects of Stress Anticipation on Working Memory in Daily Life, The Journals of Gerontology 

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