“Con Fabrizio sono serena” aveva dichiarato Vittoria Puccini in un’intervista a Vanity Fair, riferendosi all’uomo che le ha restituito la gioia. E la serenità. L’uomo che ha cambiato il senso delle cose è Fabrizio, Fabrizio Lucci, direttore di fotografia conosciuto sul set di Anna Karenina. Si è lasciata alle spalle delle storie travagliate – con Alessandro Preziosi, padre di sua figlia Elena di sette anni, e con Claudio Santamaria – e ora è finalmente serena e libera di dichiarare a cuor leggero: “Questo amore non mi fa paura“. Vittoria parla anche della sua reticenza nei primi approcci: “Di indole sono chiusa, non mi apro, non mi lascio andare, ho parecchi freni”.
“Rinuncio volentieri alla parità sessuale nelle prime uscite. Mi piace essere indipendente ma mi si deve aprire la portiera e offrire la cena”. E del sesso parla così: “Non sono d’accordo con chi dice che a 30 è meglio che a 20. La qualità non la dà l’anagrafe ma con chi lo fai. Che cosa c’è in ballo”.
Al cinema, in Tutta colpa di Freud è Marta, una collezionista di “maschi complicati”, figlia di uno psicanalista, che fa la libraia che si innamora di un ladro di libri. Sul set si rifiuta di vendere Cinquanta sfumature di grigio, ma a Vanity Fair confessa: “Il sesso è tra le fondamenta dell’amore“. E dà un suggerimento per testare un primo invito a cena: “Consiglio ‘la prova della torta’. Arrivati al dolce, se lui offre un assaggio, è di animo gentile, e si può proseguire. Se no, è un ingordo, da evitare di frequentare”.
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