Verissimo, il dramma di Walter Nudo. E una lezione importante

Walter Nudo racconta nel salotto di Silvia Toffanin i momenti drammatici vissuti a causa dell'ictus

Pubblicato: 25 Maggio 2019 17:14Aggiornato: 5 maggio 2022 11:08

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Redazione

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Walter Nudo torna per la prima volta in tv dopo l’ictus e racconta il suo dramma a Silvia Toffanin, a Verissimo.

“Ho pensato di morire”, ammette Walter Nudo, mentre ricostruisce, visibilmente emozionato, gli attimi più drammatici della sua vita.

Ero a Los Angeles e, come tutte le mattine, stavo facendo meditazione. A un certo punto ho fatto un movimento di scatto, mi sono seduto sul letto e ho sentito un tuffo all’orecchio destro, la testa ha iniziato a girarmi, mi è salito subito un senso di nausea fortissimo, la mano sinistra non reagiva agli impulsi. Mi veniva da vomitare, sudavo freddo, girava tutto, mi dicevo ‘dai che ce la fai’, ma mi sono accorto che non riuscivo nemmeno a parlare, stavo avendo un ictus ed ero preoccupato di non riuscire a fare un scioglilingua! Ma in quel momento mai avrei immaginavo di stare subendo un ictus.

Walter Nudo riesce a uscire dall’albergo e a trascinarsi in ospedale, dove i medici gli fanno subito una diagnosi precisa e spaventosa: ictus. La notizia lo coglie inaspettatamente, ma poi l’attore prende una decisione ancora più spiazzante, rischiando la sua salute:

I dottori mi hanno detto che il problema veniva dal cuore: una piccola malformazione congenita, il 20% delle persone ce l’ha. Io mi sono diretto all’aeroporto e ho preso un aereo per Milano. Volevo essere operato qui, è stata una pazzia,c non consiglio a nessuno di farlo.

L’operazione è andata bene. Walter, circondato dall’affetto dei suoi figli Elvis e Martin, dei suoi amici e del pubblico che lo ha inondato di messaggi, si sta riprendendo benissimo. Ma la paura è stata tanta. L’attore, da vero combattente, non si è arreso, ma quello che ha passato, ammette, lo ha segnato.

Quando ti succede una cosa del genere, non è solo un problema solo fisico, ma anche psicologico. All’improvviso scopri la tua fragilità, ti senti meno di quello che eri, hai paura di non tornare più lo stesso.

Io di certo, dopo questa esperienza non sono più l’uomo di prima, ma anche in questa esperienza vedo un’opportunità. In fondo è stato un regalo, mi ha fatto capire tante cose.

E in quei momenti il pensiero è volato a un amico speciale che aveva passato il suo stesso dramma:

Ho pensato molto a Fabrizio Frizzi, al suo modo di reagire all’ictus. Dopo quello che è successo sono stato invaso di messaggi e amore, io credo che tutti cerchiamo amore ma, secondo me, noi che facciamo questo mestiere, di più: lo facciamo proprio per ricevere più amore. E credo che il fatto che Fabrizio sia tornato subito a lavorare, sia stato il suo modo di ridare indietro tutto l’affetto ricevuto dal pubblico nel momento in cui ha avuto questa esperienza. Una grande persona, un esempio.

Una lezione di vita che Walter non dimenticherà, così come il tenero ricordo di Frizzi.

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