Bello, tenebroso, con il fascino del “cattivo”: Stefano Dionisi, attore dalle mille sfaccettature e dal grande talento, ha alle spalle una lunga carriera ricca di successi e una vita che non sempre si è rivelata facile, tra un’infanzia complicata e una malattia da affrontare.
Stefano Dionisi, la carriera tra cinema e tv
Una carriera ricca di successi quella di Stefano Dionisi, attore dal grande talento: bello e tenebroso, l’artista ha spesso vestito i panni del cattivo di turno, collezionando oltre ottanta partecipazioni tra pellicole e produzioni per il piccolo schermo.
Dionisi comincia a muovere i primi passi nel mondo della recitazione ad appena 18 anni, quando debutta in televisione nel 1986 con il film Rose per la regia di Tomaso Sherman. Poi arriva l’importantissimo ruolo da protagonista in Farinelli – Voce regina, e si aprono le porte del successo: recita con Marcello Mastroianni in Sostiene Pereira del 1996, poi in Bambola di Juan José Bigas Luna, in La tregua di Francesco Rosi, Il partigiano Johnny di Guido Chiesa, L’albero delle pere di Francesca Archibugi, Non ho sonno di Dario Argento, Ovunque sei di Michele Placido, Il sangue dei vinti di Michele Soavi, Ride di Valerio Mastandrea, solo per citare i titoli più celebri.
Molto presente anche in TV, tra i suoi personaggi più importanti si ricorda Luciano Liggio in L’ultimo dei corleonesi, Don Rodrigo in Renzo e Lucia di Francesca Archibugi, Sergio Suderghi in Il Commissario Nardone, senza dimenticare il ruolo di Valerio Petrucci, padre biologico di Anna Martini, nella decima e ultima stagione di Un medico in famiglia.
La vita privata e la malattia
Non è stata una vita facile quella di Stefano Dionisi: suo padre va via di casa quando lui aveva solo quattro anni, e per pagarsi le lezioni di recitazione al teatro La Scaletta di Roma lavora come cameriere e lavapiatti.
Dopo il successo arriva inevitabilmente il gossip: la sua vita privata finisce ben presto sotto i riflettori. Negli anni Novanta si lega a Claudia Gerini, ma la storia non finisce bene, tanto che l’attrice racconterà che Dionisi non avrebbe digerito la rottura, arrivando ad aggredire il suo fidanzato dell’epoca.
La vita sentimentale dell’attore è stata alquanto turbolenta: ha avuto una storia di cinque anni con Chiara Caselli, poi con Barbara Lerici, e nel 1995 ha sposato la produttrice americana Annie Stewart, con la quale ha avuto un figlio, Milo, nato nel 1997. Il matrimonio è finito dopo poco e l’attore ha ritrovato la felicità accanto a una nuova compagna, la produttrice Elena Cara.
La sua esistenza però è stata segnata profondamente dalla malattia mentale, che ha raccontato nel libro La barca dei folli. Viaggio nei vicoli bui della mia mente, edito da Mondadori. L’attore ha parlato dei ricoveri in ospedale psichiatrico e del TSO dopo un attacco psicotico avvenuto proprio su un set, nel 2011. Il trattamento sanitario obbligatorio ha rappresentato per l’attore l’inizio di una serie di ricoveri, che hanno portato alla diagnosi di disturbo affettivo maniaco depressivo.
La malattia mentale che lo accompagna ormai da anni – aveva 28 anni quando si manifestarono i primi sintomi – ha radici familiari (pare che il padre e la zia soffrissero degli stessi disturbi), ma non solo: a influire anche l’improvviso successo, che lo ha travolto, e le relazioni finite male.
Stefano Dionisi, cosa fa oggi
L’attore non ha mai smesso di recitare: tra le ultime fiction a cui ha partecipato ci sono L’isola di Pietro di Giulio Manfredonia, La compagnia del cigno di Ivan Cotroneo e La vita promessa di Ricky Tognazzi; senza dimenticare il ruolo nel 2021 in Tre piani di Nanni Moretti.
Sul piccolo schermo è tornato nel 2023 in Blanca 2, dove interpreta il “Polibomber”, un misterioso attentatore seriale che semina il panico a Genova, facendo esplodere diverse bombe per la città.